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domenica 6 luglio 2014

Imprimatur

IMPRIMATUR: viaggio di piacere in classe d'eccellenza

sabato 5 luglio 2014

Giapponesi all'Avana

Come previsto, alle 9,15 in punto, entrava nel porto dell'Avana la prima delle tre navi da guerra giapponesi in visita di cortesia a Cuba. 23 salve di cannone da bordo e altrettante di risposta dalla fortezza di San Carlos de la Cabaña sono stati lo scambio di saluti tra ospiti e anfitrioni. A poca distanza sono entrate nel canale che conduce alla Baia di Carenas le altre due unità nipponiche. Nel frattempo, la fregata argentina A.R.A. Libertad, veliero scuola proseguiva, alla fonda nel porto, a ricevere a bordo i visitatori cubani interessati a conoscere da vicino le caratteristiche della nave e del suo equipaggio.

Salve di artigleria all'entrata nel porto

Risposta dagli spalti della fortezza








Imprigionamento

IMPRIGIONAMENTO: museruola

venerdì 4 luglio 2014

Impresario

IMPRESARIO: azienda in Brasile

giovedì 3 luglio 2014

USA e immigrazione


Un aneddoto interessante l’ho sentito in  modo informale, senza dovizia di particolari, come si fa durante le cene tra amici, si trattava di questo: durante una manifestazione promossa dal K.K.K., non ho capito se ad Austin o a San Antonio, comunque nel Texas, un gruppo di manifestanti si era riversato nelle strade con cartelli e slogan inneggianti alla repressione dell’immigrazione illegale e all’espulsione dei clandestini. Ad un certo punto, davanti a loro si è presentato un uomo, accompagnato da un bambino. Due figure inermi. Richiamando l’attenzione dei promotori della manifestazione l’uomo, nativo americano o “Indiano d’America”, se si vuole, è riuscito a far udire la sua voce con la quale chiedeva ai manifestanti che diritto avessero loro di giudicare gli altri “illegali”, dal momento che essi stessi discendevano da chi aveva usurpato la sua terra e quella dei suoi antenati senza chiedere permesso a nessuno e usando la violenza. A quel punto, la voce della coscienza è entrata in azione e la manifestazione si è sciolta.

Da quanto mi hanno raccontato, il fatto è stato ripreso e riprodotto da diversi notiziari delle televisioni statunitensi. Non credo mi abbiano raccontato una balla, non ce n’era motivo, ma anche se fosse una leggenda metropolitana, lo trovo un aneddoto curioso e interessante. 

Impomiciare

IMPOMICIARE: non scambiare effusioni spinte

mercoledì 2 luglio 2014

Ritorno a casa, dolce casa











Come previsto, siamo rientrati all.Avana il 1° luglio. Il viaggio di ritorno, via Gran Cayman, la cui pista di atterraggio e decollo finisce praticamente in mare..., è uguale per durata a quello di andata: “solo” 4 ore con sorvolo dell’arcipelago cubano.
I voli per l’area centroamericana e caraibica, così come i charter per gli USA sono raggruppati al terminal 2 dell’aeroporto José Martí, dove i controlli doganali sono relativamente più rigorosi rispetto al 3, dove atterano i voli a lungo raggio.
Siamo usciti con i bagagli, pagando le imposte doganali in moneta nazionale, dal momento che si trattava della prima importazione dell’anno (le eventuali future si pagherebbero in CUC), in tempi e modalità ragionevoli, ma...all’arrivo a casa, dolce casa, ci aspettava la sorpresa di essere senza linea telefonica, dal momento che i tecnici dell’ETECSA stavano lavorando nella zona per rinnovare il cablaggio. Problema superato il giorno 2  nel tardo pomeriggio.
Un’altra “piacevole” sorpresa, anche se prevedibile, è stata quella di trovare la batteria della Polsky completamente scarica, nonostante fosse stata scollegata, ma un mese è stato comunque troppo per il venerando accumulatore.
Il risultato finale è stato di una giornata  casalinga a disposizione di tecnici e caricabatteria, in uno sprazzo di ripristino provvisorio, ho provato a connetermi alla rete e per poco mi viene da piangere...quando ci si abitua bene...Spero tra oggi e domani di riprendere i ritmi (lenti) quotidiani.
Duro anche l’impatto col caldo, lo stesso di Miami, l’estate si comincia a sentire specialmente per l’umidità, con la differenza che là, si vive non “con”, ma nell’Aria condizionata.

Solo 90 miglia al nord è veramente un’altra galassia, ma chi ha voluto la bicicletta deve anche pedalare...






martedì 1 luglio 2014

Impiegatizio

IMPIEGATIZIO: da lavoro a un tale

lunedì 30 giugno 2014

Everglades 2














Everglades


Uscendo da Miami in direzione ovest con la US41, ovvero il prolungamento della calle 8, si entra nelle Everglades che in pratica si fondono con le stessa città nella sua periferia. Il territorio fa parte della riserva indiana dei Miccossukee che con i Seminole, più a nord, sono i nativi della Florida. La zona è pantanosa anche se le sue acque non sono stagnanti completamente, ma si muovono come un immenso fiume in direzione sud est, verso l'oceano. La natura pianeggiante del terreno non consente alle acque di defluire come normalmente succede per i fiumi, pertanto il centro della Florida è saturo di laghi e stagni.
La fauna è ricchissima, con infinite varietà di volatili, rettili e pesci. Non mancano però i mammiferi come i Puma di pianura (panther per gli americani).
Il panorama di per sé non è particolarmente affascinante, anzi abbastanza monotono, ma colpisce la grandiosità dell'ambiente con strade che si perdono all'orizzonte in cui è difficile resistere alla tentazione di non superare le 55 miglia permesse. La grande visibilità permette di concedersi qualche momento di infrazione avendo cura, avvicinandosi a macchie di vegetazione o incroci, di rallentare per evitare di incappare in qualche pattuglia della polizia che in genere non è molto tenera con gli indisciplinati. Le Everglades oltre che ad ovest, in direzione del Golfo del Messico, si estendono anche verso Nord (Tampa e Orlando)ove si trova la riserva dei Seminole. Sicuramente sono degne di una visita anche per provare i famosi aircraft che però, personalmente, non credo valgano la pena di una ripetizione dato il rumore assordante, tanto che ad abbordarli viene consegnata dell'ovatta per le orecchie che comunque non basta...Lungo la US41, si trovano molti punti per l'imbarco su questi veicoli particolar e punti per poter fare spuntini o anche veri pranzi, come il ristorante tipico dei Miccosukee che offrono anche di rana o alligatore. Quest'anno non ero ancora stato a far visita a questo immenso parco naturale, fino ad oggi, ultimo giorno della vacanza in Florida.














Te la do anch'io l'America 4