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mercoledì 28 dicembre 2016

Commenti ai post

Cara Befana,


visto che è passato il Natale e non mi è arrivato quanto avevo chiesto, non potresti mandarmi, almeno tu, la possibilità di tornare ad avere i commenti su questo blog? Il signor Google non mi da il minimo ascolto.

In attesa di non ricevere come al solito, il carbone, mi preparo ad appendere la calza (virtuale).

Il titolare del blog.

Ma il Premio Nobel per la Pace è per chi fa meglio la guerra?

Dopo Barack Hussein Obama che appena ricevuto l’onorificenza, con relativo congruo appannaggio, ha incrementato e continua ad incrementare la distruzione di quello che resta del Medio Oriente, tocca a Juan Manuel Santos, presidente colombiano mostrare la faccia non proprio da colomba, volendo far entrare il suo Paese nella NATO che proprio non è una delle organizzazioni predilette da Gandhi o da Madre Teresa di Calcutta, dopo aver strombazzato che l’America Latina è “territorio di pace”,.
Va bene che la politica è la politica con tutti i suoi giochi di menzogne, ma mi sembra che a tutto ci sia un limite. O no?

venerdì 9 dicembre 2016

Mi sento tanto Santiago al rientro dalla pesca...

È iniziato il 38° Festival del Nuovo Cine Latinoamericano e purtroppo non credo di poterlo seguire per una serie di contingenze creatasi durante la mia breve assenza e che qua richiedono tempo per essere risolte.
Elenco problemini da risolvere:
Ricerca cibo per Cane
Ricerca bottiglioni acqua minerale
Auto con problemi di carburazione
Split condizionatore che non raffredda
Lavatrice che non centrifuga
Miglioramento connessione internet (senza soluzione, anzi...)



Casa, dolce casa

Dopo il blitz europeo sono tornato all’Avana, la mia limousine 126 polacca, classe 1987 ferma da 12 giorni, è partita senza tante storie, ma...ho trovato una gomma (posteriore destra) un po’ sgonfia, l’avevo fatta riparare non da molto perché il sistema “tubeless” dei cerchi in lega non stava sigillando bene il pneumatico. Dopo alcuni chilometri, poi, mi ha fatto tribulare per un difetto congenito nel sistema di carburazione e sono riuscito a compiere il mio tragitto con ritorno a casa solo a tappe. Il tutto sotto un discreto solleone e 32 gradi al’ombra che qua non abbonda. Internet funziona sempre peggio. Risveglio brusco, ma non fuori dalla norma. Come diceva Rossella O’ Hara: “Domani è un altro giorno”.

venerdì 2 dicembre 2016

Le sorprese della vita

Oggi (venerdì), mentre ero in giro per Milano ed essendo nella zona, mi è venuto spontaneo  entrare al Consolato Generale di Cuba per la firma sul libro delle condoglianze. Si dava il caso che in quel momento usciva il console di Turchia a Milano, dalla quale ero appena rientrato dopo il blitz raccontato. Entrato nella stanza allestita per l’espletamento di questà incombenza ho notato il grande mazzo di fiori con nastro rosso con a fianco l’ingrandimento di una foto di Fidel Castro che mi è sembrata famigliare, guardandola meglio, mi sono reso conto che era una foto scattata da me il giorno dell’inaugurazione della Scuola del Nuovo Cine Latinoamericano di San Antonio de los Baños il 15 dicembre 1986, giusto trent’anni fa, nell’ambito delle attività collaterali al Festival del Cinema dell’Avana. Lo scatto è stato effettuato in un momento in cui era pensieroso, molto probabilmente sul suo successivo intervento a seguire quello di Fernando Birri e Gabriel García Márquez, presidente della omonima Fondazione del Cinema. Dopo un attimo di stupore e anche di soddisfazione, mi sono ricordato che quell’ingrandimento lo avevo fatto e regalato al Console di circa una ventina di anni prima a Milano, Andrés Gonzáles Garrído, al quale era piaciuta l’immagine e che dopo il termine del suo mandato era rimasta sulla parete dell’ufficio del Console in carica.

Il personale del consolato si è interessato alla storia e origine dell’immagine, dicendo che per loro era quella che preferivano, tanto che mi hanno chiesto di posare per un breve video e una foto che pubblicheranno sul tweet di @consulcubamilano e sul sito facebook del Consolato di Cuba a Milano.



Sotto: con Birri e il "Gabo"in attesa dei rispettivi discorsi, nella medesima sequenza




Istanbul, Costantinopoli...

Ho fatto un salto, con mia moglie, a Istanbul a trovare quello che resta dei miei parenti e devo dire che tempo a parte ho ricevuto una calda accoglienza e ospitalità. Siamo partiti il mar... mattna ed arrivati nel pomeriggio con un tempo di mer...pioggia, vento e freddo.
Il giorno dopo, mer...ha confermato il prefisso, anzi lo ha rafforzato con una gelida tramontana. Solo la mattina di giov... si è avuta una schiarita che ha permesso di vedere la città in tutto il suo splendore, poi, mentre ci si avviava allaeroporto è tornato a prepararsi il maltempo. In ogni caso sono contento di essere tornato nella culla di una parte dei miei antenati dove, dopo quasi quarant’anni, ho trovato uno sviluppo incredibile ed allora imprevedibile.












lunedì 28 novembre 2016

Gli onori resi al Comandante

Sto seguendo via Cubavision Internacional le immagini degli omaggi e interviste rese al Comandante. Devo dire che per quel poco che l’ho conosciuto, al di la della sua grande cultura e intelligenza, o forse proprio per quello, aveva uno spiccato senso dell’umorismo e un ottimismo inossidabile senza il quale, molto probabilmente non avrebbe avuto il percorso storico che ha avuto.
Non ha mai avuto paura della morte e negli ultimi tempi era completamente preparato all’evento.viste in momenti e luoghi imprevisti. Credo che sorriderebbe se gli si facesse presente che è stato coerente fino alla fine: quando tutti lo “volevano” morto era vivo e vegeto, nel momento in cui lo si vedeva vivo e vegeto, almeno nel limite del possibile, se ne è andato appena poche ore dopo aver ricevuto l’ennesimo Capo di Stato (vietnamita) che riceveva privatamente in una tappa “obbligatoria”  dopo le loro visite ufficiali a Cuba

Milano oh cara! AhhhhhhhTM

Oggi ero in giro per Milano dove ho piacevolmente, anche se brevemente, conversato conun vecchio compagno di lavoro, Umberto, però mica solo lui è vecchio...Ritornando verso l’albergo in zona Rogoredo ed essendo sulla linea 1 della metropolitana sento un annuncio che dice “....il traffico della linea 3 è interrotto tra le stazioni di Porta Romana e Centrale, è in funzione un servizio sostitutivo di superficie....”. A Duomo scendo per cercare il “collegamento” e vedo in via Mazzini dei bus che svolgono questo servizio in direzione Centrale. Mi sposto, ovviamente, sul marciapiedi opposto dove, dopo lunga attesa senza vedere nessun bus, un funzionario???? o disfunzionario dell’onnipotente ATM mi informa che “in Missori ci sono gli autobus”. Come si dice a Milano: Gnénte! Un altro disfunzionario ATM dice che con il tram linea 16, si arrivava a Crocetta dove c’era il collegamento. Una sola fermata e la più lunga..., ma anche a Crocetta nada...mentre in senso opposto i bus avevano una frequenza più che accettabile. Quindi a scarpe fino a Porta Romana dove era in attesa un treno zeppo di gente che non sapeva in che direzione andasse. Solo dopo qualche minuto di attesa, la voce del manovratore annunciava che il treno aveva limitato la sua corsa e tornava a San Donato, come doveva essere, solo che se gli annunci non vengono dati in maniera chiara c’è anche chi non capisce e nella fattispecie erano in tanti, infatti appena sentito l’annuncio, almeno la metà dei passeggeri è scesa.
La causa, purtroppo, è stata il suicidio di un anziano. In merito al suicidio dei disservizi dell’ATM, non ho altre parole.



sabato 26 novembre 2016

La fine di un'epoca

La notizia era attesa, con diversi stati d'animo, da molto tempo. Bene o male, secondo i punti di vista: Fidel Castro è stato un grande della Storia ed è superfluo dire che tutti i Media del mondo, molto più autorevoli e organizzati di queste note ne parlano e parleranno diffusamente, molto meglio di me.
Da parte mia posso dire che come milioni di (ex) giovani più o meno della mia generazione e anche delle successive l'ho ammirato e condiviso molte delle sue scelte. Ho anche avuto il privilegio di averlo incontrato più volte, in occasioni ufficiali e indubbiamente ne sono stato "affascinato". La personalità era veramente fuori dal comune.












venerdì 25 novembre 2016

Ingredibbileeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!

Sono dovuto arrivare in Europa per recuperare il mio account per gestire il blog che spero riprenda al mio ritorno a Cuba (o forse anche prima). Chiedo scusa ai lettori ma, forse non è stata tutta colpa mia...

sabato 22 ottobre 2016

Dizionario del mare per lupi di terra

BRAGOZZO: pantalone rustico

giovedì 20 ottobre 2016

Dizionario del mare per lupi di terra

BRACA: mutanda, pantalone

martedì 18 ottobre 2016

Apagones, che passione

La settimana scorsa, quasi ogni giorno, abbiamo avuto un black aut di corrente che durava dalle due alle 5 ore circa, ieri invece "solo" 10. Si tratta di lavori di manutenzione, senza preavviso naturalmente. Oltre alla sostituzione di pali di sostegno, trasformatori e cavi, si aggiungono periodicamente i lavori di potatura degli alberi per limitare eventuali danni da uragani e trormente e io continuo a chiedermi come mai si insiste con le linee aeree, sia di luce che di telefono, in una zona prediletta dagli eventi estremi. In quanto a internet, per almeno 16/18 ore al giorno: "c'è congestione sulle linee" come annuncia un bel messaggio registrato con musichetta di sottofondo oppure la linea cade dopo qualche minuto, mentre uno sta leggendo o scrivendo. Che gioia! 

Dizionario del mare per lupi di terra

BRACCIO: arto superiore, se "falso" è da borsaiolo

domenica 16 ottobre 2016

Dizionario del mare per lupi di terra

BOZZELLO: piccolo ematoma cusato da contusione

sabato 15 ottobre 2016

Dizionario del mare per lupi di terra

BOZZA: prima tiratura di un testo da correggere e passare alla stampa

venerdì 14 ottobre 2016

Dizionario del mare per lupi di terrra

BOROSA: può esssere "vecia" per un alpino raffreddato che la tiene di riserva

giovedì 13 ottobre 2016

Dario Fo, un'altro grande ci lascia

Proprio ieri ho pubblicato uno scorcio di ricordo della settimana che ho, in parte condiviso con Dario Fo e famiglia. Oggi mi è arrivata la notizia della sua scomparsa o che è “andato avanti” come suol dire il mio ex collega Gianfranco Peletti, con un’espressione che alleggerisce la drammaticità dell’evento.
Immagino che fonti e persone molto più autorevoli abbiano, o stiano per farlo, pubblicato “il coccodrillo” riguardante la vita e opera del grande artista e Premio Nobel per la Letteratura. Da parte mia, oltre al grande piacere e onore di averlo conosciuto, ricordo quando ero bambino e ascoltavo un programma radiofonico, di cui non ricordo il nome, nel quale faceva sketch con il suo collega e amico Franco Parenti altro grande, col quale ha condiviso lunghi anni di attività teatrale. Ricordo vagamente anche qualche film vagamente neorealista e di “bocca buona” interpretato assieme alla sua adorata Franca e sinceramente, almeno dal punto di vista fisico, mi sembrava fosse davvero una strana coppia. Evidentemente, invece, c’erano cose ben più profonde e importanti che legavano quel tipo bruttino, magro, allampanato e con i denti da coniglio a quella bionda esplosiva, la “Marilyn Monroe dei poveri”, naturalmente di allora.
Nella sua lunga vita dopo aver scelto di percorrere una propria strada, senza peraltro terminare l’amicizia, affetto e stima personale con Franco. Cominciò a scrivere e interpretare testi sempre più impegnati. Ebbe anche un lungo periodo di collaborazione con Enzo Jannacci, col quale compose molte canzoni milanesi, interpretate, fra i tanti, anche da Cochi e Renato coi quali collaborò anche nei loro testi surreali e strampalati.
A lui si deve anche il salvataggio e la riutilizzazione della Palazzina Liberty dell'ex Ortomercato, guarda caso, diventata poi roccaforte della destra che a suo tempo voleva abbatterla.
Senza dubbio la sua opera maggiore rimane il “Mistero buffo”, portato sulle scene di tutto il mondo e sempre aggiornato col passare dei tempi. Parte del testo era in legnanese abbastanza stretto, per cui alcuni dettagli erano difficili da capire anche per i milanesi. Ma erano proprio dettagli. La mimica e il “gramelot” utilizzato, rendevano comprensibile l’insieme dell’opera anche a chi parla lingue distanti dalle radici latine.
Anche lui, come molti grandi, fra i quali il principe Antonio De Curtis iniziò dalla gavetta e dalla fame, con un tipo di comicità molto semplice e ingenua, probabilmente adatta ai tempi.
Poi fu maturando sempre più, nella sua arte e nella sua vita rivolta all’aiuto dei più sfortunati con scelte, a volte estremiste che non condividevo, ma che segnano il profilo della sua grande umanità.

Non mi resta che salutarlo con una frase storica che era il tormentone del suo duetto radiofonico con Franco Parenti, ciao Dario: “poer nanu”.

mercoledì 12 ottobre 2016

Raggiunti i tre milioni di visitatori a Cuba

Alla fine del mese di settembre scorso, si sono raggiunti i tre milioni di turisti che hanno visitato Cuba, si conta di arrivare a 3,7 entro la la fine del 2016. E dire che il "grosso" dei nordamericani non può ancora venire...nel frattempo si aprono nuovi mercati e si aggiungono linee aeree straniere che operano su Cuba. Una delegazione del Ministero del Turismo si trova attualmente in Italia per promuovere il "prodotto" in uno dei maggiori mercati emissori.

Dizionario del mare per lupi di terra

BORDO: orlo