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giovedì 5 maggio 2011

Cuba e la televisione

La televisione a Cuba è nata 4 anni prima che in Italia: nel 1950 e quasi immediatamente le trasmissioni furono irradiate a colori. Questo immenso mezzo di diffusione ebbe i suoi alti e bassi dovuti alle situazioni politiche ed economiche delle varie decadi. Chi ha visto la televisione cubana degli anni '80 e '90 non può che rimanere sorpreso per i progressi fatti. Dai due canali di allora: Cubavisione e Tele Rebelde che trasmettevano poche ore al giorno e con i notiziari in “catena” e quasi privi di immagini esterne, se non di archivio, si è arrivati a 5 canali nazionali e uno per ogni Provincia. Due di loro, Cubavision e Multivision trasmettono le 24 ore e gli altri canali pur con orari più ridotti offrono delle varianti...più o meno divertenti oltre che istruttive. La qualità e quantità di programmi ha fatto grandi passi, i notiziari non sono più obbligatori a catena, la tecnologia viene usata in maniera moderna e agile, i servizi informativi offrono ampi reportages girati all'esterno e quello che più conta...è arrivata anche la “diretta” (sarà stato Gianni Minà a descriverne “il bello”?), ma... ci sono orari in cui di 6 canali disponibili, in 5 trasmettono programmi per i bambini in contemporanea. Ora, capisco che l'infanzia è più che degna di importanti attenzioni, ma è proprio necessario questo spiegamento di forze simultaneo? Probabilmente i giovanissimi sarebbero soddisfatti magari con due o tre opzioni, credo e i più grandi avrebbero a loro volta un minimo di scelta.
Un'altra delle antiche abitudini, abbastanza “sgradevoli” all'udito è quella che hanno i conduttori di ripetere ossessivamente, magari a distanza di pochi minuti gli incarichi dei personaggi che stanno apparendo in video. Ma sarebbe una mancanza di rispetto annunciare Raul Castro come “Presidente” o “il nostro Presidente”, se vogliamo, invece che con la litania: il Generale d'Esercito Raul Castro Ruz, Presidente del Consiglio di Stato e dei Ministri e Primo Segretario del Partito Comunista di Cuba...mi sembra che oltre portare via mezzo notiziario solo con i “titoli” che non riguardano solo il “presidente”, ma anche i Vice, il ripetersi continuamente della filastrocca stanca anche i più “fedeli”. O no?
Sarei quasi tentato di indire un referendum:

  1. Si tratta della prolissità latinoamericana?
  2. Si tratta di servilismo e piaggeria degli annunciatori e giornalisti?
  3. Si tratta di metodo imposto?

Sarebbe bello saperlo, ma sopratutto sarebbe ancora meglio se “tagliassero” un po' queste adulazioni gratuite e innecessarie.

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