Siamo agli sgoccioli della campagna elettorale degli Stati Uniti, per quello che posso percepire a Miami, almeno apparentemente, i repubblicani sono più...visibili. La strategia di Obama è "positiva" nel senso che il suo messaggio sottolinea quello che è stato fatto e quello che gli resta fare se gli rinnovano il mandato per i prossimi 4 anni. Al di la delle promesse non mantenute...La strategia di Romney invece è impostata sul "negativo", facendo leva solo sugli aspetti negativi dell'avversario e qua in Florida prendendo come esempio di potenziali votanti democratici i classici "demoni" come Chavez o i simpatizzanti e famigliari dei fratelli Castro. Il messaggio è chiaro: "non vorrete esssere come loro...". Una delle cose che la differenziano dalle campagne europee, specialmente italiane, è l' inesistenza di grandi affissioni, al massimo sono cartelli di circa mezzo metro quadrato che non tappezzano di certo la città, ma sono abbastanza diradati, per poi lasciare carta strappata ovunque. La segretezza del voto è garantita, ma è un diritto, non un "dovere" o un dogma come da noi. Qua la gente non ha paura a far vedere le proprie preferenza appendendo fuori di casa o alle finestre il nome del proprio preferito o portandosi l'icona sui vestiti o il cappello oltre che su gadget di varia natura.
"manifesti elettorali"
Manifestazione di propaganda repubblicana di fronte allo "storico" Versailles da parte di cubanoamericani
Intanto...di fronte al locale dello "zoccolo duro anticasatrista" continuano a esibirsi artisti provenienti dall'Isola
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mercoledì 31 ottobre 2012
Miami - Non tutti i mali vengono per nuocere
Ieri mattina (martedì) dopo essere uscito dall'albergo di Miami Beach a pochi isolati di distanza (per fortuna), ho inavvertitamente urtato un marciapiedi con fragoroso scoppio della gomma anteriore destra. Con mio grande disappunto ho scoperto che nel baule non c'era né la ruota di scorta, né il crick. Lasciata la macchina all'ingresso carraio di una scuola, dove mi ha cortesemente assistito la custode, sono rientrato in albergo per chiamare il call center di Advantage, la società con cui ho affittato la macchina. La comunicazione è rigorosamente in inglese per quello che riguarda le varie fasi di digitazione dei numeri, la lingua non è proprio il mio forte anche se ne ho una conoscenza elementare, quindi alla risposta dell'operatrice le ho chiesto se parlasse spagnolo...dopo un po' è arrivata in linea una traduttrice che mi aiutava nella comunicazione. Spiegato il problema, mi hanno detto di attendere in luogo che nel giro di un'ora sarebbero venuti a soccorrermi. In effetti l'ora è stata superata solo di poco, quindi abbastanza efficienti, ma... mi aspettavo che il carro attrezzi arrivasse con una (o due) ruota/e, invece niente...ha caricato la macchina e ci ha portati in un deposito vicino al Centro (unificato) delle agenzie di autonoleggio dell'aeroporto, dove ha lasciato la macchina e me in attesa di un addetto della Advantage. Arrivato poco dopo, con mille scuse per l'inconveniente, mi ha accompagnato al Centro e mi ha indirizzato a un signor Richard della Advantage, il quale non era colui che mi ha ricevuto all'arrivo...ma un messicano. Anch'egli molto cortese mi ha chiesto scusa per l'errore commesso da qualcuno che "avrebbero scoperto" e con le scuse mi ha dato le chiavi di un'auto di categoria superiore a quella che avevo pagato, a titolo di scuse e cortesia dell'Advantage. Direi che siamo usciti con un bel pareggio...negligenza mia e mancanza loro...Direi che sono stati molto corretti, nel "risarcirmi" il tempo perso e il disturbo arrecatomi, in pratica se n'è andata mezza giornata, viste anche le distanze da percorrere. A Miami si è "molto vicini" a un quarto d'ora di auto su strade a due o tre corsie per senso di marcia..."vicini" se si è a mezz'ora..
Per completare la giornata, avrei voluto tornare presto in albergo, ma...volendo passare da Bscayne Boulevard, che è la tratta metropolitana di Miami della mitica US 1 che attraversa tutta la costa est da sud a nord, ho trovato un ingorgo degno dei migliori tempi di San Siro perché c'era l'esordio in campionato della squadra di pallacanestro locale...i Miami Lakers alla American Airlines Arena che è proprio sulla Biscayne...di fronte al porto.
Per completare la giornata, avrei voluto tornare presto in albergo, ma...volendo passare da Bscayne Boulevard, che è la tratta metropolitana di Miami della mitica US 1 che attraversa tutta la costa est da sud a nord, ho trovato un ingorgo degno dei migliori tempi di San Siro perché c'era l'esordio in campionato della squadra di pallacanestro locale...i Miami Lakers alla American Airlines Arena che è proprio sulla Biscayne...di fronte al porto.
lunedì 29 ottobre 2012
Miami
Aerei americani in pista all'Avana
Sono arrivato a Miami con un viaggetto di quasi 6 ore, partenza alle 16.20, un ora per raggiungere Gran Cayman, sosta di un'ora e mezza con ritiro bagagli e nuovo check-in, poi un'ora e venti per arrivare a Miami. Il bello è che nella fascia oraria compresa tra le 14 e le 20 c'erano in partenza dal terminal 2 dell'Aeroporto José Martí la bellezza di 9 voli diretti per Miami più quello via Cayman e quello di Bahamas. Il volo diretto dura meno di un'ora, ma è consentito solo ai cittadini cubani che viaggiano nei due sensi, non sono ammessi stranieri, nemmeno residenti, per via delle norme americane che escludono voli commerciali con Cuba, solo voli "umanitari" per riunire le famiglie.
Per fare questa tratta ci sono le due possibilità di cui sopra oppure, restando nei tragitti "brevi" quello via Cancún. Sicuramente volare con Air Cayman è molto più confortevole che con le altre due linee, nonstante i tragitti siano brevi fa sempre piacere salire su un aereo pulito, ben curato e con sedili confortevoli. Per contro via Cayman c'è il problema del doppio check-in che esiste anche su Cancún, ma non su Nassau che fra l'altro è anche il tragitto più breve se si trovano i voli in coincidenza. L'aeroporto di Gran Cayman, pur avendo un terminal relativamente piccolo è abbastanza ben dimensionato con relazione alle piste. Molto curato anch'esso nella pulizia e l'ordine, assomiglia abbastanza a quello di Barbados, con la "scuola" della Madre Patria Inghilterra per l'ordine e la cura dei giardini.
All'arrivo a Miami, come prevedibile, l'addetto al controllo passaporti, parlando in uno spagnolo fortemente accentato e qualche parola di italiano, mi ha guardato come un marziano e mi ha chiesto cosa ci facessi a Cuba come residente e quando gli ho detto che ci ero per lavoro nel turismo specializzato mi ha risposto con un "puah" e un gesto della mano, riconsegnandomi il passaporto. Al ritiro dell'auto noleggiata ho chiesto agli addetti se la patente cubana fosse valida in Florida e la risposta è stata: "Naaaaa, noi con Castro non abbiamo niente a che fare".
Il resto...tutto bene, almeno finora.
domenica 28 ottobre 2012
Vecchia, ma carina e...aggiornata
Primo giorno di scuola, in una scuola americana, la maestra presenta alla classe un nuovo compagno arrivato in USA da pochi giorni: Sakiro Suzuki (figlio di un alto dirigente della Sony).
Inizia la lezione e la maestra dice alla classe:
"Adesso facciamo una prova di cultura. Vediamo se conoscete bene la storia americana."
Chi disse: "Datemi la liberta o datemi la morte"?
La classe tace, ma Suzuki alza la mano.
"Davvero lo sai, Suzuki? Allora dillo tu ai tuoi compagni!"
"Fu Patrick Henry nel 1775 a Philadelphia!"
"Molto bene, bravo Suzuki!"
"E chi disse: Il governo è il popolo, il popolo non deve scomparire nel nulla ?"
Di nuovo Suzuki in piedi:
"Abraham Lincoln nel 1863 a Washington!"
La maestra stupita allora si rivolge alla classe:
"Ragazzi, vergognatevi, Suzuki è giapponese, è appena arrivato nel nostro paese e conosce meglio la nostra storia di voi che ci siete nati!"
Si sente una voce bassa bassa:
"Vaffanculo a 'sti bastardi giapponesi!!!"
"Chi l'ha detto?" chiede indispettita la maestra.
Suzuki alza la mano e, senza attendere, risponde:
"Il generale Mac Arthur nel 1942 presso il Canale di Panama e Lee Iacocca nel 1982 alla riunione del Consiglio di Amministrazione della General Motors a Detroit."
La classe ammutolisce, ma si sente una voce dal fondo dire:
"Mi viene da vomitare!"
"Voglio sapere chi è stato a dire questo!!" urla la maestra.
Suzuki risponde al volo: "George Bush Senior rivolgendosi al Primo ministro Giapponese Tanaka durante il pranzo in suo onore nella residenza imperiale a Tokyo nel 1991."
Uno dei ragazzi allora si alza ed esclama scazzato:
"Succhiamelo!"
"Adesso basta! Chi è stato a dire questo?" urla inviperita la maestra.
Suzuki risponde imperterrito: "Bill Clinton a Monica Lewinsky nel 1997, a Washington, nello studio ovale della Casa Bianca."
Un altro ragazzo si alza e urla:
"Suzuki del cazzo!"
"Valentino Rossi rivolgendosi a Ryo al Gran Premio del Sudafrica nel Febbraio 2005."
La classe esplode in urla di isteria, la maestra sviene.
Si spalanca la porta ed entra il preside:
"Cazzo, non ho mai visto un casino simile!"
E il Giapponesino: "Silvio Berlusconi, luglio 2008, nella sua villa Certosa in Sardegna."
Il preside prosegue gelido:
“Ora vi sistemo per le feste!”
“Mario Monti, novembre 2011 alla vigilia delle festività Natalizie, dopo l’incarico ricevuto dal Presidente della Repubblica....!!!"
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Inizia la lezione e la maestra dice alla classe:
"Adesso facciamo una prova di cultura. Vediamo se conoscete bene la storia americana."
Chi disse: "Datemi la liberta o datemi la morte"?
La classe tace, ma Suzuki alza la mano.
"Davvero lo sai, Suzuki? Allora dillo tu ai tuoi compagni!"
"Fu Patrick Henry nel 1775 a Philadelphia!"
"Molto bene, bravo Suzuki!"
"E chi disse: Il governo è il popolo, il popolo non deve scomparire nel nulla ?"
Di nuovo Suzuki in piedi:
"Abraham Lincoln nel 1863 a Washington!"
La maestra stupita allora si rivolge alla classe:
"Ragazzi, vergognatevi, Suzuki è giapponese, è appena arrivato nel nostro paese e conosce meglio la nostra storia di voi che ci siete nati!"
Si sente una voce bassa bassa:
"Vaffanculo a 'sti bastardi giapponesi!!!"
"Chi l'ha detto?" chiede indispettita la maestra.
Suzuki alza la mano e, senza attendere, risponde:
"Il generale Mac Arthur nel 1942 presso il Canale di Panama e Lee Iacocca nel 1982 alla riunione del Consiglio di Amministrazione della General Motors a Detroit."
La classe ammutolisce, ma si sente una voce dal fondo dire:
"Mi viene da vomitare!"
"Voglio sapere chi è stato a dire questo!!" urla la maestra.
Suzuki risponde al volo: "George Bush Senior rivolgendosi al Primo ministro Giapponese Tanaka durante il pranzo in suo onore nella residenza imperiale a Tokyo nel 1991."
Uno dei ragazzi allora si alza ed esclama scazzato:
"Succhiamelo!"
"Adesso basta! Chi è stato a dire questo?" urla inviperita la maestra.
Suzuki risponde imperterrito: "Bill Clinton a Monica Lewinsky nel 1997, a Washington, nello studio ovale della Casa Bianca."
Un altro ragazzo si alza e urla:
"Suzuki del cazzo!"
"Valentino Rossi rivolgendosi a Ryo al Gran Premio del Sudafrica nel Febbraio 2005."
La classe esplode in urla di isteria, la maestra sviene.
Si spalanca la porta ed entra il preside:
"Cazzo, non ho mai visto un casino simile!"
E il Giapponesino: "Silvio Berlusconi, luglio 2008, nella sua villa Certosa in Sardegna."
Il preside prosegue gelido:
“Ora vi sistemo per le feste!”
“Mario Monti, novembre 2011 alla vigilia delle festività Natalizie, dopo l’incarico ricevuto dal Presidente della Repubblica....!!!"
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sabato 27 ottobre 2012
Sandy, effetti collaterali
Il passaggio dell'uragano Sandy, oltre ad aver devastato grandi porzioni del territorio orientale di Cuba, fra cui particolarmente la città di Santiago, ha lasciato dietro di se degli "effetti collaterali" causati dalle enormi masse di aria umida che aveva "risucchiato" dal Sud America e dall'Oceano Pacifico. Quest'aria umida ha causato un incremento della nuvolosità con forti piogge createsi ai margini della zona propria dell'uragano causando forti precipitazioni che stanno mettendo in crisi anche le province centrali (Las Villas, Santi Spiritus, Cienfuegos e Ciego de Avila. I bacini di raccolta sono pressochè saturi, il sottosuolo anche e i fiumi e torrenti stanno esondando e inonadndo il territorio che attraversano.
venerdì 26 ottobre 2012
Tragico bilancio di Sandy
Soltanto nella serata di ieri si è saputo che il bilancio in costi di vite umane non è stato indenne, come sembrava nei primi momenti successivi al passaggio dell'uragano. Nella provincia di Santiago ci sono state 9 vittime a cui si aggiungono altre due in quella di Guantanamo. Le cause principali sono dovute a crolli di costruzioni proprie o dei vicini o cadute di alberi, in qualche caso non si è ancora avuta notizia certa sui motivi dei decessi. Anche i danni materiali, principalmente sulle abitazioni, si sono rivelati peggiori del previsto.
In merito al "fenomeno" Sandy il dottor Rubiera, massimo esponente della Metereologia a Cuba ha dichiarato che a memoria d'uomo non si sono verificate caratteristiche come quelle di Sandy sul territorio cubano. Solamente nel 1958, si è verificato un fenomeno ciclonico che ha attraversato il Paese da sud a nord nella parte orientale, senza peraltro avere la categoria due e sopratutto la vastità di "copertura" territoriale di Sandy. Secondo gli studi e le statitiche rilevate poi, la maggior parte degli uragani abbattutisi con forza su Cuba, hanno colpito prevalentemente la zona centrale e quella occidentale, anche qulli di categoria superiore (4 nella scala) hanno perlopiù lambito le coste orientali con movimento est/ovest abbattendosi poi nei territori occidentali.
Le eccezioni si sono verificate solo negli ultimi anni con gli uragani Dennis e Ike nel 2008, comunque sempre diretti da oriente a occidente, che hanno colpito la zona orientale con forza 4. Questi due casi si sono verificati solo negli ultimi anni con un preoccupante sintomo di cambiamento nel comportamento climatico. Quest'anno anche Issac, meno violento, ha lambito la costa nord orientale, però sempre col tradizionale spostamento est/ovest.
Sandy che è stata la formazione depressionaria n° 19 della attuale stagione, da parte sua passerà alla storia anche per le caratteristiche proprie della sua costituzione compatta che ha potuto resistere anche all'impatto col suolo montagnoso dell'oriente cubano senzaperdere minimamente di intensità. Fortunatamente molti di questi fenomeni, quest'anno, si sono sviluppati sull'Atlantico senza conseguenze sulle terre emerse. La stagione ciclonica comunque si chiude ufficialmente il 30 novembre.
In merito al "fenomeno" Sandy il dottor Rubiera, massimo esponente della Metereologia a Cuba ha dichiarato che a memoria d'uomo non si sono verificate caratteristiche come quelle di Sandy sul territorio cubano. Solamente nel 1958, si è verificato un fenomeno ciclonico che ha attraversato il Paese da sud a nord nella parte orientale, senza peraltro avere la categoria due e sopratutto la vastità di "copertura" territoriale di Sandy. Secondo gli studi e le statitiche rilevate poi, la maggior parte degli uragani abbattutisi con forza su Cuba, hanno colpito prevalentemente la zona centrale e quella occidentale, anche qulli di categoria superiore (4 nella scala) hanno perlopiù lambito le coste orientali con movimento est/ovest abbattendosi poi nei territori occidentali.
Le eccezioni si sono verificate solo negli ultimi anni con gli uragani Dennis e Ike nel 2008, comunque sempre diretti da oriente a occidente, che hanno colpito la zona orientale con forza 4. Questi due casi si sono verificati solo negli ultimi anni con un preoccupante sintomo di cambiamento nel comportamento climatico. Quest'anno anche Issac, meno violento, ha lambito la costa nord orientale, però sempre col tradizionale spostamento est/ovest.
Sandy che è stata la formazione depressionaria n° 19 della attuale stagione, da parte sua passerà alla storia anche per le caratteristiche proprie della sua costituzione compatta che ha potuto resistere anche all'impatto col suolo montagnoso dell'oriente cubano senzaperdere minimamente di intensità. Fortunatamente molti di questi fenomeni, quest'anno, si sono sviluppati sull'Atlantico senza conseguenze sulle terre emerse. La stagione ciclonica comunque si chiude ufficialmente il 30 novembre.
giovedì 25 ottobre 2012
Uragani e nuove leggi
Come previsto è passato Sandy, diventato uragano di categoria 2 e per fortuna non ha lasciato vittime. Come sempre i servizi predisposti hanno funzionato egregiamente e ci sono stati solo inevitabili danni materiali a ciò che era materialmente impossibile proteggere. Passata la notte Sandy ha preso il mare in direzione nord, lasciando la provincia di Holguin, la più direttamente interessata, dopo quella di Santiago.
Intanto la TV ha trasmesso uno speciale di un'ora e mezza illustrando, con ospiti in studio, le novità inserite nella nuova legge migratoria con l'annuncio di una nuova modifica che non era ancora stata inserita nel testo appena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale: coloro che hanno "disertato" potranno rientrare a patto che siano passati almeno 8 anni dal "fatto". Bisogna chiarire che per "disertore" si intende la persona che è andata all'estero in "missione ufficiale", quindi rappresentando Cuba in qualche modo, politico, sportivo o culturale ed ha abbandonato la delegazione chiedendo asilo, dopo il 1994.
Non sono quindi "disertori" coloro che sono usciti in qualunque modo a titolo personale e non sono più rientrati, questi infatti possono già rientrare da tempo, per visita e per un soggiorno massimo di due settimane che con i nuovi provvedimenti saranno di tre mesi. Credo che la nuova legge sia un buon passo avanti ed ha sicuramente sfoltito la burocrazia ed alleggerito i costi delle pratiche per viaggiare eliminando i costi di soggiorno all'estero per spese consolari. Pur senza enfatizzare tanto, è stato anche chiarito per chi non lo sapesse che la libertà di uscire da Cuba, non dipende più tanto dal governo dell'Isola quanto dalla disponibilità dei paesi di destinazione prescelta nel rilasciare il visto di ingresso. Cosa che peraltro è comune a moltissimi altri Paesi.
Intanto la TV ha trasmesso uno speciale di un'ora e mezza illustrando, con ospiti in studio, le novità inserite nella nuova legge migratoria con l'annuncio di una nuova modifica che non era ancora stata inserita nel testo appena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale: coloro che hanno "disertato" potranno rientrare a patto che siano passati almeno 8 anni dal "fatto". Bisogna chiarire che per "disertore" si intende la persona che è andata all'estero in "missione ufficiale", quindi rappresentando Cuba in qualche modo, politico, sportivo o culturale ed ha abbandonato la delegazione chiedendo asilo, dopo il 1994.
Non sono quindi "disertori" coloro che sono usciti in qualunque modo a titolo personale e non sono più rientrati, questi infatti possono già rientrare da tempo, per visita e per un soggiorno massimo di due settimane che con i nuovi provvedimenti saranno di tre mesi. Credo che la nuova legge sia un buon passo avanti ed ha sicuramente sfoltito la burocrazia ed alleggerito i costi delle pratiche per viaggiare eliminando i costi di soggiorno all'estero per spese consolari. Pur senza enfatizzare tanto, è stato anche chiarito per chi non lo sapesse che la libertà di uscire da Cuba, non dipende più tanto dal governo dell'Isola quanto dalla disponibilità dei paesi di destinazione prescelta nel rilasciare il visto di ingresso. Cosa che peraltro è comune a moltissimi altri Paesi.
mercoledì 24 ottobre 2012
Tempesta Tropicale Sandy
Alle 7.30 di questa mattina, la tempesta tropicale "Sandy" si trovava a 155 km a sud di Kungston (Giamaica) e a 410 a sud-sudovest da Santiago de Cuba con venti di 110 km/h, quindi in prossimità di trasformarsi in uragano di categoria 1 per cuo i venti devono essere di 119 km/h. Ha aumentato la velocità di traslazione, che può essere un vantaggio nel senso che permarrebbe meno tempo sulle zone colpite, viaggiando a 13 km/h in direzione nord per cui è atteso per le 23 circa di questa sera nella parte orientale di Cuba in uno spazio compreso tra la provincia di Camagüey e quella di Santiago, dovrebbe attraversare il Paese da sud a nord uscendo in Atlantico verso le 05 di domani mattina. Nel toccare terra, prima in Giamaica e poi a Cuba si dovrebbe debilitare leggermente, per quello che riguarda la circolazione dei venti, ma sicuramente porterà piogge abbondanti in territori che sono già saturi di acqua sia nei bacini che nel sottosuolo, presentando così, grave rischio di inondazioni. Nelle zono costiere, specie le più basse, è anche altissimo il rischio di penetrazioni del mare. Il fenomeno meteorologico è costantemente vigilato e la protezione civile all'erta per ogni possibile emergenza. Radio e televisione continuano informando la popolazione sugli sviluppi della situazione.
martedì 23 ottobre 2012
Servizi privati a Cuba
Ormai i servizi privati a Cuba non sono certo una novità e se ne trovano di tutti i tipi, ma è sempre meglio affidarsi a qualcuno che ci possa aiutare in caso di bisogno e sappia quali sono quelli affidabili...
http://www.cubainliberta.webnode.it
http://www.cubainliberta.webnode.it
giovedì 18 ottobre 2012
La nuova legge migratoria
Indubbiamente, la tanto attesa legge sull'emigrazione ha fatto dei notevoli passi avanti verso la libertà di movimento dei cittadini cubani (e stranieri residenti). Credo però che si dovrebbe spiegare meglio, a una popolazione non abituata, il significato e le possibilità di questa nuova legge. In molti casi, presi da facili entusiasmi, alcuni credono che se non appartengono alle categorie "limitate" sia sufficiente avere il nuovo passaporto, o aggiornare il vecchio, per andare dove gli pare. Anche in Italia e credo ovunque, all'imbarco per un volo verso un Paese che richiede il visto d'ingresso si viene controllati sulla presenza del medesimo nella documentazione di viaggio. La realtà è che come tutti i Paesi del terzo Mondo o non convenzionati con l'area Schengen, per avere il visto d'ingresso in Europa e il resto del Mondo industrializzato, bisogna passare una buona serie di filtri e setacci. Altri meno disnformati, ma magari in malafede, invece sostengono che con questa legge "el Gobierno se ha limpiado y los malos son los otros". Quelli che avranno vantaggi reali sono invece coloro che hanno un doppio passaporto in quanto potranno uscire (e rientrare) col passaporto cubano e passare le frontiere "aperte" senza bisogno di visto col loro documento comunitario o altro convenzionato. Nel frattempo, all'Avana, le ambasciate straniere credo si stiano preparando per ricevere un vero e proprio assalto a partire dal prossimo 14 di gennaio...così come gli uffici di Inmigración se non autorizzano gli aggiornamenti dei passaporti prima dell'entrata in vigore dela legge. Troppo semplice? Speriamo di no.
martedì 16 ottobre 2012
lunedì 15 ottobre 2012
Lo sapevate che...?
Il bomber Paolo Rossi, nel 1996 è stato invitato dalla Federazione Cubana del Calcio per una visita ufficiale?
Mentre il "Mago HH", al secolo Helenio Herrera oltre ad essere stato a Cuba in vacanza nel 1985 con la moglie Fiora Gandolfi, vi era già venuto nel 1952 quando era tecnico dell'Atletico Madrid per una serie di incontri amichevoli con le squadre del Centro Gallego, Juventud Asturiana e Marianao che facevano parte della Lega Professionistica Cubana. La prima visita di una squadra spagnola avvenne 25 anni prima (1927) con il Real Madrid.
Mentre il "Mago HH", al secolo Helenio Herrera oltre ad essere stato a Cuba in vacanza nel 1985 con la moglie Fiora Gandolfi, vi era già venuto nel 1952 quando era tecnico dell'Atletico Madrid per una serie di incontri amichevoli con le squadre del Centro Gallego, Juventud Asturiana e Marianao che facevano parte della Lega Professionistica Cubana. La prima visita di una squadra spagnola avvenne 25 anni prima (1927) con il Real Madrid.
domenica 14 ottobre 2012
Ristabilita la comunicazione (si spera)
Dopo oltre un mese di agonia (e di pagamenti a vuoto) nel tardo pomeriggio di ieri hanno ripristinato la mia linea di telefono e il collegamento a internet. Vediamo quanto dura...
giovedì 11 ottobre 2012
Ex atleti si ritrovano
L’incontro con Reinoso è stato il preludio a una rimpatriata tra ex atleti di livello nazionale e internazionale. Una sorpresa nel vedere riuniti sportivi di discipline tanto diverse dall’ex professionista nel Baseball della Lega Maggiore degli Stati Uniti, tornato a Cuba per fare il tecnico e formare le generazioni successive alla sua, Luis Zaya, allo schermidore, agli atleti di diverse specialità della “Regina” dal disco alla pista, ai calciatori. Tutti riuniti dalla filosofia che lo sport è uno, indipendentemente dalla specialità praticata. Questa, mi hanno detto è stata la filosofia dello sport cubano dal 1959 in poi, i centri di preparazione e formazione sono unici, da quelli provinciali a quello nazionale per gli atleti di alto rendimento del "Cerro Pelado" e tutti vi si ritrovano per praticare la propria scelta agonistica. Si cresce assieme e si cimentano le amicizie interdisciplinari che vanno al di la delle sole grandi manifestazioni internazionali quando la delegazione li riunisce ancora tutti, quelli prescelti e qualificati, per difendere i colori della Patria, sia nel terreno domestico che all’estero. Un filo di nostalgia è stato nel ricordare le loro gesta competendo al fianco di grandi atleti italiani quali Pietro Mennea, Roberto Frinolli, Furio Fusi o Eddy Ottoz, così come dei loro predecessori Livio Berruti o Giovanni Ottolina
La riunione è stata organizzata a casa dello stesso Reinoso per celebrare i 30 anni del suo ritiro dallo sport agonistico, in coincidenza con un’altra giornata di “protesta”, il 10 di ottobre. Fra tutti spiccava la presenza di Silvio Leonard, il secondo essere umano ad essere sceso sotto i 10” nei 100 metri piani (con misurazione automatica) e il suo 9”98 è tutt’ora il record nazionale che resiste da 35 anni. E’ stato medaglia d’argento a Mosca ’80 nei 100 e quarto nei 200. Finalista della Coppa del Mondo del ’79 a Montreal nei 200, campione panamericano Mexico ’75 e Portorico ’79 e centroamericano in Dominicana nel ’74 e Medellin ’78. Nel 1977 ha vinto 39 gare sulle 40 disputate. In totale ha accumulato, nei tre metalli, 7 medaglie centroamericane e ben 6 ori nelle Coppe del Mondo.
Fra i Presenti anche Juan García, campione centroamericano dei 400 ostacoli e finalista olimpico di México ’78 nella staffetta 4x400 ostacoli e con lui il compagno di disciplina e campione panamericano e centroamericano, appunto, dei 400 ostacoli Frank Montié Álvarez.
André Simón, campione mondiale dei 60mt indoor e bronzo a Barcellona ’92 nella staffetta 4x100.
Presenti anche José Santacruz finalista nel disco a Mosca ’80 e recordman centroamericano, Gustavo Olivero, nazionale di scherma. Un via-vai di ex atleti, tutti di grnde livello, anche se alcuni “solo” nazionale come Andrés Wood, specialista nelle distanze corte con la “Dinamo” del Minint, o figure come Nelson Víctor Rodríguez ingegnere specialista nella preparazione di apparecchi per la medicina sportiva che inventò, negli anni ’80, un’apparecchio per misurare la velocità del lancio della palla da Baseball ed è istruttore delle equipe mediche.
Una bella festa insomma, per celebrare la “protesta” di Reinoso che abbandonava i pali all’età di 32 anni che per un portiere è ancora fruttifera.
Reinoso con Zaya e un ex compagno di squadra
Silvio Leonard
Da sinistra: Wood, Simón, Montié,Leonard e Rodriguez
Da sinistra: Olivero, Wood, Simón, Leonard, Montié
I due ostacolisti: García e Montié
La riunione è stata organizzata a casa dello stesso Reinoso per celebrare i 30 anni del suo ritiro dallo sport agonistico, in coincidenza con un’altra giornata di “protesta”, il 10 di ottobre. Fra tutti spiccava la presenza di Silvio Leonard, il secondo essere umano ad essere sceso sotto i 10” nei 100 metri piani (con misurazione automatica) e il suo 9”98 è tutt’ora il record nazionale che resiste da 35 anni. E’ stato medaglia d’argento a Mosca ’80 nei 100 e quarto nei 200. Finalista della Coppa del Mondo del ’79 a Montreal nei 200, campione panamericano Mexico ’75 e Portorico ’79 e centroamericano in Dominicana nel ’74 e Medellin ’78. Nel 1977 ha vinto 39 gare sulle 40 disputate. In totale ha accumulato, nei tre metalli, 7 medaglie centroamericane e ben 6 ori nelle Coppe del Mondo.
Fra i Presenti anche Juan García, campione centroamericano dei 400 ostacoli e finalista olimpico di México ’78 nella staffetta 4x400 ostacoli e con lui il compagno di disciplina e campione panamericano e centroamericano, appunto, dei 400 ostacoli Frank Montié Álvarez.
André Simón, campione mondiale dei 60mt indoor e bronzo a Barcellona ’92 nella staffetta 4x100.
Presenti anche José Santacruz finalista nel disco a Mosca ’80 e recordman centroamericano, Gustavo Olivero, nazionale di scherma. Un via-vai di ex atleti, tutti di grnde livello, anche se alcuni “solo” nazionale come Andrés Wood, specialista nelle distanze corte con la “Dinamo” del Minint, o figure come Nelson Víctor Rodríguez ingegnere specialista nella preparazione di apparecchi per la medicina sportiva che inventò, negli anni ’80, un’apparecchio per misurare la velocità del lancio della palla da Baseball ed è istruttore delle equipe mediche.
Una bella festa insomma, per celebrare la “protesta” di Reinoso che abbandonava i pali all’età di 32 anni che per un portiere è ancora fruttifera.
Reinoso con Zaya e un ex compagno di squadra
Silvio Leonard
Da sinistra: Wood, Simón, Montié,Leonard e Rodriguez
Da sinistra: Olivero, Wood, Simón, Leonard, Montié
I due ostacolisti: García e Montié
mercoledì 10 ottobre 2012
José Francisco Reinoso, un pezzo di storia del calcio cubano
Dopo molti anni mi ritrovo faccia a faccia con José Francisco Reinoso che avevo conosciuto dopo il suo ritiro dallo sport attivo, all’epoca in cui era Presidente della Federazione Cubana di Futból. Le nostra relazione si concluse in modo abbastanza polemico e segnò la rinuncia da parte mia alla conduzione di un segmento dedicato al calcio di CHTV che fu il predecessore dell’odierno Canal Habana.
Come succede, gli anni passano, le vecchie “ferite” si rimarginano e non posso dimenticare che Reinoso, prima di diventare un dirigente è stato un grande portiere della nazionale, certamente il migliore che ha avuto il calcio cubano dopo il 1959, così come la stessa nazionale in cui ha militato a cavallo degli anni ’70 e ’80 è stata quella che ha espresso il miglior gioco e risultati dello stesso periodo.
Oggi Reinoso è dirigente commerciale e giornalista per l’Agenzia Prensa Latina e la sua passione per il calcio non è certo tramontata, ha collezionato una buona quantità di materiale grafico non solo su di se e la “sua” squadra, ma anche documenti rari sul calcio cubano degli anni ’50 e precedenti, dove si ricorda anche l’unica partecipazione di Cuba alla fase finale del Campionato Mondiale, nel 1938, vinto dall’Italia.
Gli ho chiesto cosa ha portato un ragazzino come lui a praticare uno sport che non era certo popolare a Cuba. Mi ha detto che da studente, mentre era in un internato dell’Avana, dopo aver concluso la campagna di alfabetizzazione, alla quale aveva preso parte, alcuni compagni lo spinsero a vedere una partita di Cuba contro la Giamaica e a lui rimase impresso il portiere giamaicano per la sua maestria nello stare fra i pali e catturare il pallone. In quel momento decise che sarebbe diventato come lui...
Tra i suoi ricordi più preziosi le foto con un giovane Maradona, recentemente ingaggiato dal Napoli. Il suo curriculum, da calciatore e non, è di tutto rispetto:
Nella "Plaza" con Fidel al ritorno da Cali'71 con la medaglia di bronzo Panamericana.
Foto archivio J.F. Reinoso
Come succede, gli anni passano, le vecchie “ferite” si rimarginano e non posso dimenticare che Reinoso, prima di diventare un dirigente è stato un grande portiere della nazionale, certamente il migliore che ha avuto il calcio cubano dopo il 1959, così come la stessa nazionale in cui ha militato a cavallo degli anni ’70 e ’80 è stata quella che ha espresso il miglior gioco e risultati dello stesso periodo.
Oggi Reinoso è dirigente commerciale e giornalista per l’Agenzia Prensa Latina e la sua passione per il calcio non è certo tramontata, ha collezionato una buona quantità di materiale grafico non solo su di se e la “sua” squadra, ma anche documenti rari sul calcio cubano degli anni ’50 e precedenti, dove si ricorda anche l’unica partecipazione di Cuba alla fase finale del Campionato Mondiale, nel 1938, vinto dall’Italia.
Gli ho chiesto cosa ha portato un ragazzino come lui a praticare uno sport che non era certo popolare a Cuba. Mi ha detto che da studente, mentre era in un internato dell’Avana, dopo aver concluso la campagna di alfabetizzazione, alla quale aveva preso parte, alcuni compagni lo spinsero a vedere una partita di Cuba contro la Giamaica e a lui rimase impresso il portiere giamaicano per la sua maestria nello stare fra i pali e catturare il pallone. In quel momento decise che sarebbe diventato come lui...
Tra i suoi ricordi più preziosi le foto con un giovane Maradona, recentemente ingaggiato dal Napoli. Il suo curriculum, da calciatore e non, è di tutto rispetto:
Nella "Plaza" con Fidel al ritorno da Cali'71 con la medaglia di bronzo Panamericana.
Foto archivio J.F. Reinoso
martedì 9 ottobre 2012
Un problema risolto
Questa mattina sono tornato all'ufficio di Inmigración, ben organizzato ed efficiente, si vede che non era chiuso per "fumigación". In meno di 40 minuti ho potuto completare la mia pratica e reltiva "intervista". Personale cortese e disponibile. Venerdì pomeriggio posso ritirare il mio permesso di uscita. Ci andrò sabato mattina, "fumigación" permettendo...
lunedì 8 ottobre 2012
Ottobre cubano
Ottobre è un mese pieno di date storiche per Cuba: il 6 ricorre l’anniversario, quest’anno 36°, dell’attentato al volo di Cubana de Aviacióni sui cieli di Barbados, i cui responsabili vivono, o sono vissuti, tranquillamente negli Stati Uniti con la protezione del Governo e dell’FBI che ha dato loro copertura, protezione e ogni tipo di aiuto. In cambio ha arrestato e condannato a pene quantomeno spropositate 5 persone che seppur svolgendo attività illecita, svolgendo servizio di “intelligence” clandestino (dal momento che per le vie ufficiali non si era mai avuta collaborazione), infiltrate nei gruppi reazionari e terroristi, allo scopo di evitare ulteriori attentati e sabotaggi contro il propio Paese, senza minimamente minacciare la sicurezza interna.
Tra l’8 e il 9 di questo stesso mese, ricorre il 45° anniversario della cattura e l’uccisione dell’ormai inerme e febbricitante Ernesto Guevara. Un personaggio che comunque lo si voglia vedere, ha lasciato una traccia nei giovani di ogni generazione e di ogni Paese del mondo.
Il 10 l’inizio delle guerre per l’indipendenza col “Grito de Yara” del 1868 lanciato da Carloos Manuel de Céspedes.
Il 15 di questo mese del 1962 ebbe inizio la famosa “crisi di ottobre” con la minaccia di una guerra nucleare che avrebbe coinvolto tutto il pianeta e terminò con lo smantellamento delle basi missilistiche installate a cuba dall’Unione soVietica
Il 28 la scomparsa di camilo Cienfuegos nel 1959.
Tra l’8 e il 9 di questo stesso mese, ricorre il 45° anniversario della cattura e l’uccisione dell’ormai inerme e febbricitante Ernesto Guevara. Un personaggio che comunque lo si voglia vedere, ha lasciato una traccia nei giovani di ogni generazione e di ogni Paese del mondo.
Il 10 l’inizio delle guerre per l’indipendenza col “Grito de Yara” del 1868 lanciato da Carloos Manuel de Céspedes.
Il 15 di questo mese del 1962 ebbe inizio la famosa “crisi di ottobre” con la minaccia di una guerra nucleare che avrebbe coinvolto tutto il pianeta e terminò con lo smantellamento delle basi missilistiche installate a cuba dall’Unione soVietica
Il 28 la scomparsa di camilo Cienfuegos nel 1959.
Problemi quotidiani
Sono ancora in “lotta” col telefono. Dal giorno 11 settembre scorso l’apparecchio di casa è rimasto muto per una decina di giorni, poi ha ripreso a funzionare a singhizzo per un paio di giorni prima di cessare il servizio di nuovo. Dopo un’altra decina di giorni il servizio è ripreso...in condominio con altri tre o quattro utenti con i quali si incrociano le chiamate in entrata o uscita. Inutile dire che mi è impossibile l’accesso a internet che nei pochi giorni di attività successiva alla prima interruzione, mi era consentito alla mirabolante velocità media di 21kb con punte da 16 a 37. Inutile dire che (a volte) era sufficiente a malapena per la posta. Sabato (6 ottobre) dopo un’ennesima richiesta a Etecsa, sono stato contattato da un funzionario che mi ha chiesto quale fosse il problema che presentava il mio telefono (riportato e sollecitato non so quante volte). Scusandosi per i disguidi e dicendosi d’accordo sulle mie “insoddisfazioni” mi ha detto che il “mio” problema verrà risolto nel giro di tre/quattro giorni. Fino a questo momento nessuno aveva fatto pronostici sulla possibile soluzione. Vedremo.Fatto sta che il fine settimana e la sera li passo senza potermi connettere aun servizio che comunque mi viene fatturato in valuta, oltre al costo del “consumo” sulla linea (quando c’è) in moneta nazionale. Il servizio “voce, va come va e per fortuna ci sono i cellulari (in valuta) per comunicazioni prioritarie se necessario.
Un’altra “perla” di come funzionano i servizi pubblici l’ho assaggiata proprio stamattina (sempre 6/10). Dovendo uscire dal Paese il 28 prossimo, mi sono recato all’Ufficio Inmigración di mia competenza (Plaza/Cerro) che si trova in calle 17 y K nel Vedado dove si suppone che l’orario del sabato sia dalle 8 alle 12. Erano le 10 e tutto pimpante mi sono presentato alla reception dove l’addetta di turno mi ha bellamente detto: “Estamos cerrados porque vienen a fumigar”. Non c’era ombra di “fumigadores” nei dintorni, comunque ho chiesto se “dopo” avrebbero riaperto, ma mi è stato detto di no perché “Ya estamos cerrados” e senza darmi la possibilità di chiedere altro mi ha liquidato seccamente con un “Le sugiero que venga el Lúnes a las 8 de la mañana”.
Fra le tante cose che non capisco c’è anche il perché amareggiare la gente più del necessario, viste le difficoltà quotidiane. Se è possibile evitarlo con un po’ di buon senso, perché non farlo? Non si tratta certo di un problema legato al “bloqueo” Si tratta di rispettare i diritti di un pubblico al quale sono rivolti i servizi per i quali si dovrebbero rispettare gli orari previsti. Non mi sembra giusto che persone che non abitano nelle immediate adiacenze di questo ufficio debbano fare il tragitto a vuoto quando dovrebbero trovare attenzione negli orari previsti. Potrei aver capito se un discorso del genere me lo avesse fatto il “bodeguero” dell’angolo, ma non un Ufficio che fornisce un servizio pubblico che fra l’altro non è nemmeno gratuito, ma che si paga la bellezza di 150 cuc. solo per il “tramite”, senza contare che se non si va con tutto il necessario la prima volta per ritirare i moduli da riempire, si deve tornare una seconda per presentarli compilati e con quanto richiesto e una terza per ritirare l’agognato permesso. Fra gli allegati da presentare ci sono le foto e i bolli necesari, da prendere in banca o in posta (altra coda) dal momento che (giustamente) non si paga in contanti. Poi qualcuno si chiede come mai la produzione, nei centri di lavoro, non decolla...A questo proposito, nel caso specifico, viene normale chiedersi: Ma la “fumigación” non poteva farsi dopo le 12, ora di chiusura al pubblico? In alternativa non potevano chiudere l’accesso, almeno, quando arrivassero gli addetti alla disinfestazione?
Ieri 7 del mese si è svolta l'assemblea dell'ANIR (Asociación Nacional Inventores y Racionalizadores) una benemerita associazione di cervelli che nel corso di questo 50 anni ha contribuito con invenzioni e modifiche a sopperire alle importazioni di tecnologia ed a riparare o dare manutenzione ai macchinari di molti centri produttivi ormai obsoleti o pressoché inutilizzabili. Mi domando perchè non si crea un ramo dell'associazione per modernizzare e razionalizzare anche settori come la burocrazia, i servizi e il commercio? Anch'essi formano parte della sfera economica.
Un’altra “perla” di come funzionano i servizi pubblici l’ho assaggiata proprio stamattina (sempre 6/10). Dovendo uscire dal Paese il 28 prossimo, mi sono recato all’Ufficio Inmigración di mia competenza (Plaza/Cerro) che si trova in calle 17 y K nel Vedado dove si suppone che l’orario del sabato sia dalle 8 alle 12. Erano le 10 e tutto pimpante mi sono presentato alla reception dove l’addetta di turno mi ha bellamente detto: “Estamos cerrados porque vienen a fumigar”. Non c’era ombra di “fumigadores” nei dintorni, comunque ho chiesto se “dopo” avrebbero riaperto, ma mi è stato detto di no perché “Ya estamos cerrados” e senza darmi la possibilità di chiedere altro mi ha liquidato seccamente con un “Le sugiero que venga el Lúnes a las 8 de la mañana”.
Fra le tante cose che non capisco c’è anche il perché amareggiare la gente più del necessario, viste le difficoltà quotidiane. Se è possibile evitarlo con un po’ di buon senso, perché non farlo? Non si tratta certo di un problema legato al “bloqueo” Si tratta di rispettare i diritti di un pubblico al quale sono rivolti i servizi per i quali si dovrebbero rispettare gli orari previsti. Non mi sembra giusto che persone che non abitano nelle immediate adiacenze di questo ufficio debbano fare il tragitto a vuoto quando dovrebbero trovare attenzione negli orari previsti. Potrei aver capito se un discorso del genere me lo avesse fatto il “bodeguero” dell’angolo, ma non un Ufficio che fornisce un servizio pubblico che fra l’altro non è nemmeno gratuito, ma che si paga la bellezza di 150 cuc. solo per il “tramite”, senza contare che se non si va con tutto il necessario la prima volta per ritirare i moduli da riempire, si deve tornare una seconda per presentarli compilati e con quanto richiesto e una terza per ritirare l’agognato permesso. Fra gli allegati da presentare ci sono le foto e i bolli necesari, da prendere in banca o in posta (altra coda) dal momento che (giustamente) non si paga in contanti. Poi qualcuno si chiede come mai la produzione, nei centri di lavoro, non decolla...A questo proposito, nel caso specifico, viene normale chiedersi: Ma la “fumigación” non poteva farsi dopo le 12, ora di chiusura al pubblico? In alternativa non potevano chiudere l’accesso, almeno, quando arrivassero gli addetti alla disinfestazione?
Ieri 7 del mese si è svolta l'assemblea dell'ANIR (Asociación Nacional Inventores y Racionalizadores) una benemerita associazione di cervelli che nel corso di questo 50 anni ha contribuito con invenzioni e modifiche a sopperire alle importazioni di tecnologia ed a riparare o dare manutenzione ai macchinari di molti centri produttivi ormai obsoleti o pressoché inutilizzabili. Mi domando perchè non si crea un ramo dell'associazione per modernizzare e razionalizzare anche settori come la burocrazia, i servizi e il commercio? Anch'essi formano parte della sfera economica.
mercoledì 3 ottobre 2012
Havana de Primera
Un gruppo musicale, o meglio un’orchestra giovane che in pochi anni ha saputo raggiungere le vette della popolarità sia a Cuba che all’estero. Compie fra pochi giorni i suoi 4 anni di vita, essendo sorta ufficialmente il 4 ottobre del 2008 fondata da Alexander Abreu, cienfueguero classe 1976, diplomato presso la escuela nacional de Arte (ENA) che è a sua volta leader, compositore, arrangiatore e trombettista e cantante. Alexander ha esordito anche, come attore, in un episodio del film "7 días en La Habana".
L’orchestra è composta da 15 musicisti di provenienza culturale diversa, alcuni sono diplomati in musica, altri sono autodidatti di grande talento. Molti di loro provengono dal gruppo di Issac Delgado che si è sciolto dopo la scelta di Issac di rimanere all’estero. Solo dopo un anno di esistenza, ancora in “rodaggio”, la band è stata scelta per accompagnare, pressoché al completo, i prestigiosi solisti che hanno preso parte al Concierto por la Paz del 2009, fra i quali Lorenzo Cherubini “Jovanotti” e Miguel Bosé. Il “padre” de Los Van Van, Juan Formell, li ha voluti per allietare gli invitati alle sue ultime recenti nozze, un gesto che garantisce la qualità. Sono in commercio due dischi e quattro videoclips, un altro disco è attualmente in fase di produzione.
L’idea di formare un gruppo suo, è stata suggerita ad Alexander da un amico italiano: Eugenio Seminara che conobbe lavorando in Danimarca col gruppo “Danzón”. Tra un locale e l’altro di Copenhagen e dintorni Eugenio gli disse: “Sei molto bravo, ma se vuoi sfondare con la tua musica devi tornare a Cuba e formare un tuo gruppo”. E così fece. La fortuna aiuta gli audaci e proprio in quel periodo i musicisti del gruppo di Issac rimasero a spasso...
Un’orchestra veramente di “spessore”, in grado di eseguire ogni tipo di musica, i loro spettacoli vanno dal tradizionale cubano (bolero, salsa, son, ecc.) fino al jazz, latino o classico, come hanno dimostrato anche sul palco del recente Festival Latinoamericando di Assago.
Le premesse ci sono e il successo è arrivato immediatamente. Tanti auguri perché duri a lungo.
martedì 2 ottobre 2012
34 festival del Nuovo Cine Latinoamericano
Annunciata dal 4 al 14 di dicembre la 34ma edizione del Festival cinematografico dell'Avana. Quest'anno dedicata ai 100 anni della cinematografia portoricana. Lo scorso venerdì si sono chiuse le iscrizioni per i film in concorso. Si attende di conoscere quante sono le pellicole ammesse, i Paesi partecipanti e le sezioni "fuori concorso".
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