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lunedì 29 ottobre 2012
Miami
Aerei americani in pista all'Avana
Sono arrivato a Miami con un viaggetto di quasi 6 ore, partenza alle 16.20, un ora per raggiungere Gran Cayman, sosta di un'ora e mezza con ritiro bagagli e nuovo check-in, poi un'ora e venti per arrivare a Miami. Il bello è che nella fascia oraria compresa tra le 14 e le 20 c'erano in partenza dal terminal 2 dell'Aeroporto José Martí la bellezza di 9 voli diretti per Miami più quello via Cayman e quello di Bahamas. Il volo diretto dura meno di un'ora, ma è consentito solo ai cittadini cubani che viaggiano nei due sensi, non sono ammessi stranieri, nemmeno residenti, per via delle norme americane che escludono voli commerciali con Cuba, solo voli "umanitari" per riunire le famiglie.
Per fare questa tratta ci sono le due possibilità di cui sopra oppure, restando nei tragitti "brevi" quello via Cancún. Sicuramente volare con Air Cayman è molto più confortevole che con le altre due linee, nonstante i tragitti siano brevi fa sempre piacere salire su un aereo pulito, ben curato e con sedili confortevoli. Per contro via Cayman c'è il problema del doppio check-in che esiste anche su Cancún, ma non su Nassau che fra l'altro è anche il tragitto più breve se si trovano i voli in coincidenza. L'aeroporto di Gran Cayman, pur avendo un terminal relativamente piccolo è abbastanza ben dimensionato con relazione alle piste. Molto curato anch'esso nella pulizia e l'ordine, assomiglia abbastanza a quello di Barbados, con la "scuola" della Madre Patria Inghilterra per l'ordine e la cura dei giardini.
All'arrivo a Miami, come prevedibile, l'addetto al controllo passaporti, parlando in uno spagnolo fortemente accentato e qualche parola di italiano, mi ha guardato come un marziano e mi ha chiesto cosa ci facessi a Cuba come residente e quando gli ho detto che ci ero per lavoro nel turismo specializzato mi ha risposto con un "puah" e un gesto della mano, riconsegnandomi il passaporto. Al ritiro dell'auto noleggiata ho chiesto agli addetti se la patente cubana fosse valida in Florida e la risposta è stata: "Naaaaa, noi con Castro non abbiamo niente a che fare".
Il resto...tutto bene, almeno finora.
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questi Americani sono simpatici come una cartella esattoriale di equitalia. comunque buona parmanenza a Miami.
RispondiEliminaè sempre un piacere leggerti.
Riccardo
Per fortuna non credo siano tutti così, nemmeno i più accaniti anticastristi cubani loro, almeno, sono simpatici. Comunque Miami mi piace sempre, forse anche perchè ci trovo vecchi amici. Sabato andrò a Orlando per quelche giorno, l'avevo vista soltanto di passaggio. Da scoprire (per me).
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