Nei prossimi mesi è prevista l'approvazione di una nuova legge sugli investimenti stranieri, che in realtà non sarà proprio "nuova", ma conterrà sostanziali modifiche principalmente per la riesportazione degli utili sulla falsariga delle disposizioni della Zona franca del Mariel . Non è certo cosa da poco e favorirà (credo) nuovi investimenti. Mi è giunta notizia, invece, che i "soliti bene informati" qua e la, spargono false aspettative e speranze a chi spera di aprire la sua piccola azienda a carattere "famigliare" pur senza avere la residenza. Per non alimentare queste voci, mi sembra giusto pubblicare una nota da fonte cubana sicuramente più informata dei fantasisti del web.
Fonte TTC.
Di Eileen Martínez Sosin. On Cuba
Il mese di marzo porterà con sé non solo l’attesa primavera, ma anche molte nuove aspettative. Proprio a primavera, l’Assemblea Nazionale di Cuba voterà infatti una nuova legge sugli investimenti turistici stranieri.
Il capitale straniero svolge un ruolo sempre più attivo nell’economia del Paese e il Ministero del Turismo (MINTUR) ha già pronto un pacchetto di future opportunità per gli investitori interessati.
Secondo José Reinaldo Daniel (direttore per gli affari esteri MINTUR), gli investimenti riguarderanno principalmente le joint venture destinate alla costruzione di alberghi, e a imprese e progetti di costruzione associate a campi da golf; ma anche a contratti di gestione e alla commercializzazione di alberghi e franchising di famosi ristoranti cubani in altri paesi fuori da Cuba.
Nel Paese, attualmente, diverse aree in forte sviluppo sono alla ricerca di maggiori risorse (a livello di expertise, tecnologia, etc.): è il caso di Cienfuegos, di Rancho Luna o di Pasacaballos. Fra queste, anche Perla del Sur, rinomata per la qualità della sua architettura e per il suo patrimonio culturale (oltre che per la sua splendida baia costituita da 88 chilometri quadrati e oltre 10 chilometri di litorale).
Caratteristiche come queste sono alla base di un progetto che intende migliorare il polo del turismo cubano; offrendo un prodotto di qualità sia a livello di accoglienza nelle città, sia per quanto riguarda il settore delle crociere e della logistica nautica.
Anche la città di Trinidad e la vicina penisola di Ancon sono aree di forte interesse per gli investimenti turistici, in quanto rappresentano una destinazione sempre più richiesta (che giustificherebbe dunque un aumento consistente nella ricettività: hotel, camere, ma anche immobili in affitto / basti considerare che, così come affermato dalla delegazione provinciale del MINTUR, la sola Trinidad conta circa 600 affittacamere).
Playa Santa Lucia, a nord di Camagüey, è caratterizzata da un’imponente barriera corallina (perfetta per immersioni e altre attività subacquee). In questa zona sono presenti dieci lotti per altrettanti progetti di sviluppo (in previsione della realizzazione di circa 5.000 nuove camere).
A nord di Las Tunas si trova Covarrubias, area poco sfruttata, ma con un grande “potenziale turistico” per vacanze da spiaggia e sport acquatici, grazie anche alla presenza di terreni dove sarebbe possibile costruire campi da golf. Stesso potenziale anche per Guardalavaca (Holguin), che meriterebbe certamente un considerevole aumento della capacità alberghiera.
Oltre alle garanzie offerte agli investitori stranieri a Cuba dall’attuale legge 77 (rimpatrio gratuito dei profitti, senza espropriazione e con un regime fiscale agevolato, etc. /in special modo per le forme di turismo associate al patrimonio storico e culturale) sicuri punti di forza per l’attivazione dei progetti sono: una manodopera altamente qualificata; collegamenti aerei diretti da/per 43 città; un sistema sanitario avanzato; un ambiente sano e una politica stabile.
Più nello specifico, in relazione alla realizzazione di nuovi campi da golf e nuovi complessi immobiliari, l’obiettivo fondamentale della partecipazione straniera dovrebbe essere quello di ottenere finanziamenti esterni, ampliare l’accesso ai mercati fonte di turismo e coordinare le metodologie gestionali.
Gli accordi per attuare soluzioni di franchising prevedono la standardizzazione sistematica sia per quanto riguarda il controllo di qualità, sia in merito alla formazione e alla gestione complessiva. Il gruppo Palmares gestisce attualmente 11 di queste strutture in franchising, (“riproduzioni” fedeli di ristoranti cubani di fama mondiale come La Bodeguita del Medio e El Floridita: cinque sono attualmente presenti in Messico; il resto si trova tra Regno Unito, Austria, Ucraina, Ungheria, Repubblica Ceca e Argentina).
Alla fine del 2013 Cuba ha ricevuto 14.000 visitatori in più rispetto l’anno precedente (confermando una crescita dello 0,5%). La capacità ricettiva attuale ha raggiunto le 60.500 camere (il 63% delle quali sono situate in alberghi a quattro e cinque stelle). Tre terminal crociere, sette porti turistici e 10 aeroporti internazionali completano attualmente i servizi offerti dall’isola.
Recentemente sono stati firmati cinque nuovi contratti di gestione (con l’introduzione di due nuovi marchi, uno dei quali è la società NH, che si era ritirata da Cuba nel mese di febbraio e che gestirà ora l’Hotel Capri).
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venerdì 21 febbraio 2014
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