Come era prevedibile l’offerta di cambio al nero prosegue, aumentando il tasso fino a 130 per dollaro e la spinta inflattiva prosegue. Tanto per avere un’idea i prezzi dei prodotti agricoli sono arrivati anche a decuplicarsi rispetto a quando era in vigore il CUC ( Peso Cubano convertibile). Probabilmente fino a che non si apra anche la vendita, da parte dello Stato, oltre che l’acquisto, le cose non dovrebbero migliorare. Anzi!
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mercoledì 10 agosto 2022
mercoledì 20 luglio 2022
Inflazione a Cuba
Inflazione, una parola che fa paura e che fino al “riordinamento economico e riunificazione monetaria” a Cuba era praticamente sconosciuta o quasi. L’abolizione del Peso Cubano Convertibile (CUC) è stata la maggior causa scatenante. È vero che si trattava di una moneta “virtuale” e non utilizzabile per scambi fuori dal Paese, ma aveva creato un equilibrio fra la domanda e l’offerta interna. Una volta abolito è stato un susseguirsi di aumenti di prezzo incessante, dapprima strisciante e adesso sfacciato. La misura che si pensa di adottare adesso è quella di aumentare i salari, indubbiamente necessaria, ma da sé non credo sia la soluzione del problema perché porterebbe comunque a un incremento ulteriore dei prezzi da parte dei commercianti sapendo che ci sarebbe maggior disponibilità di potere acquisitivo e costretti, molti di loro, al mercato nero della valuta dove le monete forti sono quotate quattro volte rispetto al cambio ufficiale. Purtroppo non sono un economista, ma solo uno che vede il commercio privato, una volta quasi inesistente in Moneta Nazionale (CUP), espandersi in modo esponenziale e con estrema avidità. Nel mercato statale, ormai, si fa fatica a trovare qualsiasi cosa e anche i prodotti assegnati con la “Libreta” (tessera annonaria) hanno subito aumenti e soprattutto sono diminuiti come varietà.
Anche in questo caso devo dire: si stava meglio quando si stava peggio?
lunedì 11 luglio 2022
:utanasia, diritto o no?
Uno dei temi che mi ha lasciato perplesso, in un Paese che dovrebbe essere laico e progressista come Cuba, è quello sull’eutanasia e il suicidio assistito. Entrambi vietati per Legge. Evidentemente i quattro secoli di dominazione spagnola, spesso guidata dalla Santa Inquisizione, hanno lasciato un solco difficile da riempire.
Non
c’è dubbio che il divieto di morire in modo indolore e non traumatico, per sua
scelta o quella di persone strettamente vicine, per chi non abbia più le
condizioni umane di una vita degna di questo nome, sia una prevaricazione
palese dei Diritti Umani. Purtroppo nel Mondo la maggior parte dei Governi,
anche laici, è schierata da quella parte e i Popoli o non possono disporre
della possibilità di invertire la tendenza o hanno problemi di maggiori
dimensioni ancora irrisolti, quando appunto, non siano abbagliati da dogmi
senza fondamenti ragionevoli.
Quello
che mi ha stupito, nel caso di Cuba, è che ci sono persone ancora legate a
vecchie credenze religiose, perché di credenze si tratta quando non hanno
nessun fondamento logico o scientifico secondo le quali, come principio, “solo
Dio può dare e togliere la vita”. Al di là del fatto che la vita la danno un
padre e una madre e non Dio, se questi esistesse e fosse onnipotente, perché
non si incaricherebbe lui stesso di eliminare sofferenze e disagi estremi
inutili? Magari i disagi sono sempre inutili, anche non quelli estremi…Tutti
quelli che soffrono hanno gravi peccati da scontare? E la benevolenza di Dio
con il perdono, dov’è?
Purtroppo
la realtà è che i problemi di esistenza e di sussistenza li deve sempre
risolvere l’Uomo, quello fisico e reale e molto spesso o non se ne cura o ha
impedimenti a farlo.
Resta
poi il fatto che ancora in molti Paesi, non favorevoli all’eutanasia, sia
vigente la pena di morte (sic!) morti di serie A e B.
La
religione o le religioni, purtroppo, praticano la teoria che altro non è che
quella cantata in uno strepitoso successo di Mina: “parole, parole, parole,
soltanto parole…” Ma la biologia ha bisogno di fatti, sia per vivere che per
morire degnamente e possibilmente senza sofferenze.
domenica 26 giugno 2022
Assenza...
Da un po' di tempo sto trascurando queste pagine, ma chi avesse interesse a seguirmi può farlo su FB. Aldo Abuaf
sabato 7 maggio 2022
Una perdita irreparabile in vite umane e non solo
Erano circa le 11 di ieri, venerdì 6 maggio, quando mi trovavo in giro nel mio quartiere di Playa per fare un po’ di spesa e all’improvviso sentivo parlare di un “incendio” all’hotel Saratoga. Uno degli alberghi di categoria superiore ristrutturato nella decade del ’90 assieme ad altri immobili turistici storici. Poco dopo la voce si è trasformata in “esplosione” e la connessione a Internet è stata interrotta per non saturare la rete. Nei primi momenti del fatto, per chi non era in zona, era impossibile rendersi conto della portata di quanto accaduto e circolavano altre voci sulla possibilità di un attentato, subito scartate appena si è avuta la reale dimensione dei fatti. Un incidente. Da cosa è stato provocato? Difficile saperlo e forse impossibile: fatalità? imprudenza? disattenzione? negligenza? rimane il fatto che l’esplosione si è verificata durante lo scarico di una cisterna contenente 12.300 litri di gas liquido nei depositi dell’albergo.
Grazie ai mezzi
di comunicazione esistenti, tutti nel Mondo, hanno potuto vedere le immagini di
quello che rimane dell’Hotel Saratoga, ubicato sul lato orientale del Paseo del
Prado all’angolo della Calle Monte, dove c’è il limite dell”Avana Vecchia e di
Centro Avana. Prospiciente al Parque de la Fraternidad con la sua bella Fuente
de la India (nel senso di indigena) e a poco più di un centinaio di metri dal
Capitolio, oggi sede dell'Accademia e del museo della Scienza e Medioambiente.
Questo maledetto
incidente ha dato un saldo, ancora provvisorio, di 22 morti e 74 feriti di cui
alcuni gravi. Vittime mietute tra i pochi lavoratori dell’albergo che si
apprestavano a metterlo in condizione di una prossima riapertura dopo la
chiusura forzata dovuta alla Pandemia, ma anche fra ignari passanti tra i quali
una turista spagnola, una donna incinta e un bambino. Il Saratoga è stato
sventrato dal piano terra al quarto piano, mentre i due piani superiori seppure
danneggiati hanno resistito rimanendo però in uno stato di precario e
pericoloso equilibrio. Anche gli edifici circostanti hanno subito danni più o
meno rilevanti, tra loro un’altro storico edificio, adiacente all’albergo, sul
lato della Calle Monte: il leggendario Teatro Martí.
Due strutture
dell’epoca coloniale che difficilmente potranno essere recuperate e riportate
alle condizioni originali con un danno che oltre all’impagabile costo in vite
umane, aggiunge quello culturale e patrimoniale che per l’Avana e Cuba è
decisamente troppo.
domenica 24 aprile 2022
Se non fosse per le dimensioni
apocalittiche della tragedia ci sarebbe da morire dal ridere nel vedere l’ex
compagno Sputin, ex capo del KGB, con il Patriarca Ortodosso Kiril mentre
pregano con tanto di ceri. Due personaggi sinistri che usano la Religione in
funzione della Guerra, mentendo sapendo di mentire. Non mi stupirei che Sputin,
prima o poi arrivi alla Guerra totale con armi vietate e anche nucleari e
troverà anche il pretesto per coinvolgere la Nato, che non è un Ente di
Benficenza. Tra la Pandemia, i cambiamenti climatici provocati da tutti noi, le
50 o 60 guerre e guerriglie sparse per il mondo con target infinitamente più
bassi, ma dove muoino, vengono ferti, torturati e deportati migliaia di
innocent, sommate all’ecatombe Ucraina ho paura che il genere umano abbia vita
corta su questo Pianeta nonostante e anche per colpa della tecnologia che è
divisa tra “buona” e “cattiva”, fatto salvo che anche quella “buona” ha le sue
controindicazioni. Non so se potessi arrivare ai 90 o 100 anni, cosa a cui non
ci tengo particolarmente, però almeno altri due o tre…
Nel caso dell’affrontare il bellicismo, se non altro la fazione cattolica, dopo secoli di sanguinose conquiste e genocidi in nome di Dio, agisce con più ipocrisia avendo lasciato le orde di sangue nel passato, oggi prega per la pace, peccato che i discorsi di Papa Francesco siano monologhi nel deserto e le preghiere di milioni di cristiani non si sa chi le ascolti. Sarò proprio sbagliato io a non essere credente e nemico del potere nordamericano a cui si è aggiunto quello russo con ottime prospettive per il cinese e se glie ne danno il tempo all’indiano (non d’America
martedì 5 aprile 2022
Libro fotografico di Cuba
Sia blogspot che FB non mi consentono la pubblicazione del libro fotografico su Cuba, che fosse interessato me lo può richiedere via mail a abuafaldo@gmail.com
sabato 5 marzo 2022
Ancora sui misteri cubani
Premesso che non sono economista né esperto di mercati, ma credo di avere un minimo di buon senso, mi domando come mai a Cuba non si trovano prodotti autoctoni nemmeno in moneta liberamente convertibile. Un’Isola dove non si trova il sale da mesi è degna di un romanzo di fantascienza, ma questo è solo un esempio.
Sempre, in un
Paese circondato dal mare, non si trovano prodotti ittici. In un Paese
tropicale, la frutta e verdura si trovano solo in modo instabile e a caro
prezzo presso i rivenditori privati che con una scelta felice, hanno cominciato
a produrre e vendere già da diversi anni, il decreto era stato approvato da
Fidel Castro. Purtroppo, i prodotti sul mercato nazionale, raramente sono di
prima scelta e non hanno stabilità di distribuzione.
La ragione
ufficiale è l’esportazione per acquisire valuta in maniera di fronteggiare il
“bloqueo” statunitense che strangola l’economia e di conseguenza la vita
quotidiana dei cubani. Ma, dico io, dal momento che esiste legalmente, sempre
da anni, la possibilità di possedere e commerciare in moneta liberamente
convertibile, come mai non si riducono parzialmente le esportazioni mettendo
sul mercato interno i beni praticamente introvabili? Questo ridurrebbe tempi e
costi legati all’esportazione e la valuta, comunque proveniente dall’estero,
verrebbe incamerata dal mercato interno.
Uno dei dubbi,
da non economist, è se questa valuta, depositata nelle banche statali
renda di più che
non con una circolazione più fluida. Ma ci si è chiesto quanti possessori di
moneta liberamente convertibile la tengano sotto il materasso invece di
depositarla in banca in attesa e speranza di “tempi migliori”? Credo che gli
ideatori del “riordinamento monetario e salariale” nonché l’abolizione del CUC,
peso cubano convertibile (solo a Cuba) dopo aver causato un’inflazione quasi
sconosciuta da queste parti, non abbiano valutato questa possibilità che magari
poteva funzionare seppure con un eventuale minor guadagno, ma con il
miglioramento della vita di tutti i giorni.
martedì 22 febbraio 2022
Secolo 21° o 12°?
Siamo nel terzo millennio (dopo Cristo) e c’è ancora gente che non crede o non si fida della Scienza che porta risultati e numeri indiscutibili. Certo ha avuto i suo i errori, prontamente, nel limite del possibile, scoperti e rimediati.
Oltre a questo ci
sono politici e magistrati con mentalità medievale,come dimostrano le sentenze
della Corte Costituzionale, chiaramente marchiata Amato.
È inconcepibile che
in un Mondo civile non si consenta di andarsene a chi non ha una vita umana sia
per sua scelta o per chi li rappresenta quando nella maggior parte dei casi non
sono assolutamente in grado di intendere e volere. Per non parlare di aborti
vietati a minorenni stuprate e spesso anche con discapacità mentale.
Questa sarebbe la
”Società Civile”, ma civile secondo quali parametri di una umanità prossima a
sbarcare su Marte e a conquistare gli spazi extra terrestri? Rimane però il
fatto che si è liberissimi di contagiare e morire per fortuna oggi meno, grazie
alla Scienza, di Covid.
Intanto nel Qatar,
dove si svolgerà il prossimo Campionato Mondiale di Calcio, una giovane
messicana che fa parte del sistema organizzativo, è stata assalita e violentata
nella sua camera d’albergo. Nonostante le prove fotografiche e mediche
presentate al processo non è stata creduta e i giudici hanno assolto con formula
piena lo stupratore condannando alla pena di 100 frustate (sic!) la povera
disgraziata.
Bentornato Medio
Evo, ammesso che in qualche momento ci abbia lasciato.
martedì 15 febbraio 2022
La Storia si ripete...
Molte similitudini con i fatti della Crisi di Ottobre1962 anche se lo scenario geografico è l’opposto. Allora, l’URSS che era composta dalla federazione di 15 repubbliche più o meno consenzienti, stava spedendo a Cuba dei missili balistici di media gittata che dovevano servire alla difesa dell’Isola per una possibile invasione degli Stati Uniti che già si erano impadroniti con le buone o le cattive delle altre isole maggiori e qualcuna anche minore, dei Caraibi con esclusione della Giamaica che era sotto protezione inglese. Giorni di massima tensione con un blocco navale americano che impediva alle navi sovietiche di raggiungere Cuba. Dopo una serie di trattative febbrili, il leader soviético Nikita Khruscëv ordinò il rientro alla base della sua spedizione dopo aver raggiunto un accordo col presidente nordamericano John F. Kennedy e con forte dispetto di Fidel Castro e dei cubani che inventarono il jingle “Nikita, mariquita lo que se da no se quita” (Nikita, finocchietto non si toglie quello che si è promesso). L’accordo prevedeva che gli USA non sarebbero intervenuti militarmente a Cuba, cosa che non impedí loro di adottare un altro mezzo di guerra sporca sotto forma di embargo economico, commerciale e finanziario che sta strangolando l’Isola caraibica da oltre 60 anni. Seppure nato come “Decreto Presidenziale”, questo provvedimento è passato ad essere Legge su proposta dei senatori Helms e Burton, quindi può essere rimosso solo con l’approvazione del Congresso, cosa alquanto difficile. Il bello (si fa per dire) è che questo cambio è avvenuto con la presidenza di Bill Clinton che è stato uno dei meno duri nei confronti di Cuba assieme a Jimmy Carter e naturalmente Barack Obama che nel limite delle possibilità imposte dalla legge ha potuto smussare alcune restrizioni che sono ancora di pertinenza presidenziale. L’avvento di Donald Trump ha riportato da capo il discorso e Joe Biden ha ulteriormente peggiorato le cose.
Chiusa questa
parentesi comparativa, oggi vediamo la stessa prepotenza degli Stati uniti appoggiata
dai Paesi della NATO, strumento militare inventato e manovrato da loro, per poter fare il bello e
cattivo tempo in Europa installando basi militari ovunque, specialmente alle
frontiere della Russia con la connivenza di alcuni paesi che facevano parte della
disciolta Unione delle repubbliche Sovietiche, come i tre Paesi Baltici.
Estonia, Lettonia e Lituania. Sentendosi ulteriormente minacciata, la Russia ha
voluto dare segnale di non accettare l’eventuale ingresso alla NATO anche
dell’Ucraina, fra l’altro popolata da molti cittadini di origine russa specie
nella sua parte orientale. Va anche ricordato che fino dalla sua fondazione, la
NATO (leggi Stati Uniti), ha installato basi missilistiche in Turchia ai
confini dell’allora Unione Sovietica.
Se nel 1962 Khruscëv
ha fatto un passo indietro, anche perché sapeva di essere inferiore
nell’armamento nucleare e Cuba è molto distante da Mosca e dintorni, oggi
probabilmente la storia e la geografía sono molto diverse pertanto ben venga il
senso di responsabilità di Vladimir Putin che sicuramente non è un Angelo e
smettiamola con i gazzettieri lacché, foraggiati dagli Stati uniti e suoi
satelliti, sempre pronti a fare dell’Orso russo un nemico sanguinario seppure
non sia più comunista.