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giovedì 1 novembre 2012

Miami, incontri

Martedì sera, percorrendo la Calle 8, ho individuato un centro per l'attivazione delle "sim" e riparazione dei cellulari. Normalmente le offerte per i residenti, sono vantaggiose e offrono anche la possibilità dell'apparecchio incluso nel contratto, se però si vuole attivare una "sim" senza contratto, con le compagnie tradizionali e i prezzi sono diventati proibitivi: circa 80 dollari con 30 di traffico incluso per un mese. Qualche anno fa i prezzi erano più o meno come quelli italiani, con la differenza che poi, nel traffico, si pagano anche le chiamate ricevute. In questo centro però, mi hanno informato sull'esistenza di una "sim provvisoria" senza contratto, del valore di 40 dollari per la durata di 15 giorni con incluse le chiamate nazionali senza limiti (gli USA sono grandi...), naturalmente la cosa mi è interessata, ma...Sandy ha messo lo zampino anche li. Il sistema informatico non dava accesso al provider telefonico, probabilmente ubicato al nord del Paese, per l'attivazione della linea e pertanto sono rimasto d'accordo che sarei ripassato ieri mattina. Una volta tornato sul posto, visto che il negozio non era ancora aperto, sono entrato in una delle tante piccole caffetterie cubane che popolano, in modo particolare, la parte "bassa" della calle 8. Un locale piccolo, lungo e stretto, dove si fa un'ottima colazione con buona scelta di piatti e bevande. La mia attenzione è stata richiamata da una grande specchiera, dietro al bancone, sotto la quale erano esposte molte cornici con caricature di personaggi firmate da Aristide.
Un nome che mi ha riportato alla Cuba di tanti anni fa, quando quella firma appariva su "Bohemia" dagli anni '60, "Pa' lante" nella decade del '70 o la mitica "Opina" che con le sue pagine di politica, cultura, moda, umorismo, ma sopratutto servizi e annunci classificati, era il mensile più popolare e richiesto dal '79 al '90, quando venne chiuso anche per una rivalità personale tra Balari e l'allora ideologo del Partito, Carlos Aldana. La scusa fu che era una pubblicazione troppo "borghese" e di stampo "capitalista". Il suo direttore responsabile Eugenio Rodriguez Balari (per tutti "Balari") era il vice presidente del'Istituto della Domanda Interna che si occupava di fare ricerche di mercato sulle necessità più sentite dalla popolazione.
Opina giunse a tirare 500 mila copie con la stampa distribuita in tre tipografie che da sole non ne avrebbero avuta la capacità. Il personaggio più popolare delle vignette di Aristide, fra molti altri, fu però quello pubblicato da "Bohemia" nel periodo '66/'70. Era un acuto osservatore chiamato Subdesarrollo Pérez, dal quale Tomás Gutiérrez Alèa (Titón) venne ispirato, almeno nel titolo per il suo grande film "Memorias del subdesarrollo", con Sergio Corrieri e Omár Valdés. Il personaggio piaceva anche al Governo per la sua acutezza nel focalizzare i problemi, ma...quando alzó un po' troppo il tiro venne censurato. Aristide fu appartato e rimase nel limbo per 8 anni. La sua era una storia che veniva da lontano, figlio di un esponente del Partido Ortodoxo di Eduardo Chivás era entrato a "Bohemia" nel 1961 quando era diretto da Enrique de la Osa che poi diresse contemporaneamente anche il giornale Revolución, quando l'allora direttore Carlos Franqui decise di rimanere in Italia durante un suo viaggio all'estero. Aristide era un validissimo collaboratore di de la Osa, non solo come vignettista, ma anche come fotografo e giornalista, quindi forte del suo curriculum, un bel giorno decise di uscire dal "limbo" e si presentó all'UNEAC (Unione degli Scrittori e Artisti di Cuba) reclamando la sua "riabilitazione" che gli venne concessa, ma nessuna delle testate gli dava più lavoro finché Balari lo convocò per un progetto ambizioso che non aveva ancora un nome: Opina era in gestazione. Doveva essere una rivista di élite, ma Aristide gli disse: "Vuoi una rivista su carta prestigiosa che si stampi in 100 copie, o una su carta corrente che possa tirarne qualche migliaio?" Lo scaltro Balari optò naturalmente per la seconda ipotesi. Le dificoltà oggettive per le pubblicazioni cubane erano davvero grandi e la qualità "fisiche" dei prodotti pessime. Opina però, nonostante queste difficoltá che non potevano essere superate, si impose per la qualità del suo prodotto intellettuale. Il responsabile della fotografia era Alberto Díaz "Korda". I servizi si staccavano nettamente dalla stampa politica ufficiale e offrivano una rivista d'evasione, ma sopratutto di servizi per la popolazione. Non faceva tempo ad arrivare nelle rivendite che era esaurita al prezzo di 40 centesimi nel formato tabloide e con una dozzina di pagine.
All'inizio del "periodo especial" il mago dei cartoni animati Juan Padrón propose ad Aristide di "dissotterrare" Subdesarrollo Pérez per farne una serie animata, ma egli non si sentì di dare il beneplacito, oggi ne è un po' pentito.
Questa, in sintesi è la parte fondamentale della biografia di Aristide che però un bel giorno del 1993 decise di rimanere in Colombia per poi arrivare negli Stati Uniti nel 2008. Adesso, pur da pensionato, continua a produrre eccellenti caricature e la sua compagna di tanti anni è la gerente di un'anonima caffetteria della calle 8 di Miami, dove campeggiano le cornici con i disegni firmati Aristide.
Non lo avevo mai conosciuto personalmente, anche se probabilmente ci saremo incrociati più volte nei nostri antichi lavori, conoscenze in comune ne abbiamo molte e mi ha fatto un'immenso piacere aver fatto questo incontro casuale.


Nel giro di pochi minuti, quasi secondi, direi, Aristide mi ha fatto omaggio di una caricatura e di un suo catalogo:









Miami - Carte di credito a rischio

Dopo il mio arrivo, oltre alle vicissitudini dell'auto, risolte positivamente con un po' di perdita di tempo, si sono aggiunte quelle della carta di credito VISA, per quel che ho capito abbastanza diffuse: tante di queste carte "no USA" non vengono "riconosciute" dalla maggior parte dei POS americani, pertato sono inutilizzabili in molte situazioni. Dopo diversi tentativi e molto stress ho scoperto che, ad esempio, si può ritirare contante ai bancomat della "Chase", fra i pochi che le riconoscono, pertanto pur provando a pagare le piccole spese con la carta, mi rifornisco preventivamente del contante per evitare brutte sorprese ed in effetti finora ho sempre dovuto fare i pagamenti "cash".
Per lo shopping, sconsiglio di portare le gentili signore al Dolphin Mall, un centro commerciale che è nato anni fa con un target medio e adesso è medio alto, ma il problema non sta nelle "firme" presenti, se non nell'immensa mostruosità delle sue dimensioni per cui a qualche gentile signora, particolarmente portata agli acquisti, potrebbe non bastare una giornata intera per vistarlo tutto. Se proprio lo dovete fare, visitate la "mia" boutique, giusto di fronte a Kalvin Klein.


Uno dei punti di ingresso alla città di Miami Beach che è amministrativamente autonoma da Miami.





Dettagli della "calle 8"



Per la serie chi ha fede resiste a tutto






Il dolphin Mall



mercoledì 31 ottobre 2012

Miami al voto

Siamo agli sgoccioli della campagna elettorale degli Stati Uniti, per quello che posso percepire a Miami, almeno apparentemente, i repubblicani sono più...visibili. La strategia di Obama è "positiva" nel senso che il suo messaggio sottolinea quello che è stato fatto e quello che gli resta fare se gli rinnovano il mandato per i prossimi 4 anni. Al di la delle promesse non mantenute...La strategia di Romney invece è impostata sul "negativo", facendo leva solo sugli aspetti negativi dell'avversario e qua in Florida prendendo come esempio di potenziali votanti democratici i classici "demoni" come Chavez o i simpatizzanti e famigliari dei fratelli Castro. Il messaggio è chiaro: "non vorrete esssere come loro...". Una delle cose che la differenziano dalle campagne europee, specialmente italiane, è l' inesistenza di grandi affissioni, al massimo sono cartelli di circa mezzo metro quadrato che non tappezzano di certo la città, ma sono abbastanza diradati, per poi lasciare carta strappata ovunque. La segretezza del voto è garantita, ma è un diritto, non un "dovere" o un dogma come da noi. Qua la gente non ha paura a far vedere le proprie preferenza appendendo fuori di casa o alle finestre il nome del proprio preferito o portandosi l'icona sui vestiti o il cappello oltre che su gadget di varia natura.


"manifesti elettorali"



Manifestazione di propaganda repubblicana di fronte allo "storico" Versailles da parte di cubanoamericani


Intanto...di fronte al locale dello "zoccolo duro anticasatrista" continuano a esibirsi artisti provenienti dall'Isola

Miami - Non tutti i mali vengono per nuocere

Ieri mattina (martedì) dopo essere uscito dall'albergo di Miami Beach a pochi isolati di distanza (per fortuna), ho inavvertitamente urtato un marciapiedi con fragoroso scoppio della gomma anteriore destra. Con mio grande disappunto ho scoperto che nel baule non c'era né la ruota di scorta, né il crick. Lasciata la macchina all'ingresso carraio di una scuola, dove mi ha cortesemente assistito la custode, sono rientrato in albergo per chiamare il call center di Advantage, la società con cui ho affittato la macchina. La comunicazione è rigorosamente in inglese per quello che riguarda le varie fasi di digitazione dei numeri, la lingua non è proprio il mio forte anche se ne ho una conoscenza elementare, quindi alla risposta dell'operatrice le ho chiesto se parlasse spagnolo...dopo un po' è arrivata in linea una traduttrice che mi aiutava nella comunicazione. Spiegato il problema, mi hanno detto di attendere in luogo che nel giro di un'ora sarebbero venuti a soccorrermi. In effetti l'ora è stata superata solo di poco, quindi abbastanza efficienti, ma... mi aspettavo che il carro attrezzi arrivasse con una (o due) ruota/e, invece niente...ha caricato la macchina e ci ha portati in un deposito vicino al Centro (unificato) delle agenzie di autonoleggio dell'aeroporto, dove ha lasciato la macchina e me in attesa di un addetto della Advantage. Arrivato poco dopo, con mille scuse per l'inconveniente, mi ha accompagnato al Centro e mi ha indirizzato a un signor Richard della Advantage, il quale non era colui che mi ha ricevuto all'arrivo...ma un messicano. Anch'egli molto cortese mi ha chiesto scusa per l'errore commesso da qualcuno che "avrebbero scoperto" e con le scuse mi ha dato le chiavi di un'auto di categoria superiore a quella che avevo pagato, a titolo di scuse e cortesia dell'Advantage. Direi che siamo usciti con un bel pareggio...negligenza mia e mancanza loro...Direi che sono stati molto corretti, nel "risarcirmi" il tempo perso e il disturbo arrecatomi, in pratica se n'è andata mezza giornata, viste anche le distanze da percorrere. A Miami si è "molto vicini" a un quarto d'ora di auto su strade a due o tre corsie per senso di marcia..."vicini" se si è a mezz'ora..
Per completare la giornata, avrei voluto tornare presto in albergo, ma...volendo passare da Bscayne Boulevard, che è la tratta metropolitana di Miami della mitica US 1 che attraversa tutta la costa est da sud a nord, ho trovato un ingorgo degno dei migliori tempi di San Siro perché c'era l'esordio in campionato della squadra di pallacanestro locale...i Miami Lakers alla American Airlines Arena che è proprio sulla Biscayne...di fronte al porto.






lunedì 29 ottobre 2012

Miami




Aerei americani in pista all'Avana











Sono arrivato a Miami con un viaggetto di quasi 6 ore, partenza alle 16.20, un ora per raggiungere Gran Cayman, sosta di un'ora e mezza con ritiro bagagli e nuovo check-in, poi un'ora e venti per arrivare a Miami. Il bello è che nella fascia oraria compresa tra le 14 e le 20 c'erano in partenza dal terminal 2 dell'Aeroporto José Martí la bellezza di 9 voli diretti per Miami più quello via Cayman e quello di Bahamas. Il volo diretto dura meno di un'ora, ma è consentito solo ai cittadini cubani che viaggiano nei due sensi, non sono ammessi stranieri, nemmeno residenti, per via delle norme americane che escludono voli commerciali con Cuba, solo voli "umanitari" per riunire le famiglie.
Per fare questa tratta ci sono le due possibilità di cui sopra oppure, restando nei tragitti "brevi" quello via Cancún. Sicuramente volare con Air Cayman è molto più confortevole che con le altre due linee, nonstante i tragitti siano brevi fa sempre piacere salire su un aereo pulito, ben curato e con sedili confortevoli. Per contro via Cayman c'è il problema del doppio check-in che esiste anche su Cancún, ma non su Nassau che fra l'altro è anche il tragitto più breve se si trovano i voli in coincidenza. L'aeroporto di Gran Cayman, pur avendo un terminal relativamente piccolo è abbastanza ben dimensionato con relazione alle piste. Molto curato anch'esso nella pulizia e l'ordine, assomiglia abbastanza a quello di Barbados, con la "scuola" della Madre Patria Inghilterra per l'ordine e la cura dei giardini.
All'arrivo a Miami, come prevedibile, l'addetto al controllo passaporti, parlando in uno spagnolo fortemente accentato e qualche parola di italiano, mi ha guardato come un marziano e mi ha chiesto cosa ci facessi a Cuba come residente e quando gli ho detto che ci ero per lavoro nel turismo specializzato mi ha risposto con un "puah" e un gesto della mano, riconsegnandomi il passaporto. Al ritiro dell'auto noleggiata ho chiesto agli addetti se la patente cubana fosse valida in Florida e la risposta è stata: "Naaaaa, noi con Castro non abbiamo niente a che fare".
Il resto...tutto bene, almeno finora.

domenica 28 ottobre 2012

Vecchia, ma carina e...aggiornata

Primo giorno di scuola, in una scuola americana, la maestra presenta alla classe un nuovo compagno arrivato in USA da pochi giorni: Sakiro Suzuki (figlio di un alto dirigente della Sony).
Inizia la lezione e la maestra dice alla classe:
"Adesso facciamo una prova di cultura. Vediamo se conoscete bene la storia americana."
Chi disse: "Datemi la liberta o datemi la morte"?
La classe tace, ma Suzuki alza la mano.
"Davvero lo sai, Suzuki? Allora dillo tu ai tuoi compagni!"
"Fu Patrick Henry nel 1775 a Philadelphia!"
"Molto bene, bravo Suzuki!"
"E chi disse: Il governo è il popolo, il popolo non deve scomparire nel nulla ?"
Di nuovo Suzuki in piedi:
"Abraham Lincoln nel 1863 a Washington!"
La maestra stupita allora si rivolge alla classe:
"Ragazzi, vergognatevi, Suzuki è giapponese, è appena arrivato nel nostro paese e conosce meglio la nostra storia di voi che ci siete nati!"
Si sente una voce bassa bassa:
"Vaffanculo a 'sti bastardi giapponesi!!!"
"Chi l'ha detto?" chiede indispettita la maestra.
Suzuki alza la mano e, senza attendere, risponde:
"Il generale Mac Arthur nel 1942 presso il Canale di Panama e Lee Iacocca nel 1982 alla riunione del Consiglio di Amministrazione della General Motors a Detroit."
La classe ammutolisce, ma si sente una voce dal fondo dire:
"Mi viene da vomitare!"
"Voglio sapere chi è stato a dire questo!!" urla la maestra.
Suzuki risponde al volo: "George Bush Senior rivolgendosi al Primo ministro Giapponese Tanaka durante il pranzo in suo onore nella residenza imperiale a Tokyo nel 1991."
Uno dei ragazzi allora si alza ed esclama scazzato:
"Succhiamelo!"
"Adesso basta! Chi è stato a dire questo?" urla inviperita la maestra.
Suzuki risponde imperterrito: "Bill Clinton a Monica Lewinsky nel 1997, a Washington, nello studio ovale della Casa Bianca."
Un altro ragazzo si alza e urla:
"Suzuki del cazzo!"
"Valentino Rossi rivolgendosi a Ryo al Gran Premio del Sudafrica nel Febbraio 2005."
La classe esplode in urla di isteria, la maestra sviene.
Si spalanca la porta ed entra il preside:
"Cazzo, non ho mai visto un casino simile!"
E il Giapponesino: "Silvio Berlusconi, luglio 2008, nella sua villa Certosa in Sardegna."
Il preside prosegue gelido:
“Ora vi sistemo per le feste!”
“Mario Monti, novembre 2011 alla vigilia delle festività Natalizie, dopo l’incarico ricevuto dal Presidente della Repubblica....!!!"


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sabato 27 ottobre 2012

Sandy, effetti collaterali

Il passaggio dell'uragano Sandy, oltre ad aver devastato grandi porzioni del territorio orientale di Cuba, fra cui particolarmente la città di Santiago, ha lasciato dietro di se degli "effetti collaterali" causati dalle enormi masse di aria umida che aveva "risucchiato" dal Sud America e dall'Oceano Pacifico. Quest'aria umida ha causato un incremento della nuvolosità con forti piogge createsi ai margini della zona propria dell'uragano causando forti precipitazioni che stanno mettendo in crisi anche le province centrali (Las Villas, Santi Spiritus, Cienfuegos e Ciego de Avila. I bacini di raccolta sono pressochè saturi, il sottosuolo anche e i fiumi e torrenti stanno esondando e inonadndo il territorio che attraversano.

venerdì 26 ottobre 2012

Tragico bilancio di Sandy

Soltanto nella serata di ieri si è saputo che il bilancio in costi di vite umane non è stato indenne, come sembrava nei primi momenti successivi al passaggio dell'uragano. Nella provincia di Santiago ci sono state 9 vittime a cui si aggiungono altre due in quella di Guantanamo. Le cause principali sono dovute a crolli di costruzioni proprie o dei vicini o cadute di alberi, in qualche caso non si è ancora avuta notizia certa sui motivi dei decessi. Anche i danni materiali, principalmente sulle abitazioni, si sono rivelati peggiori del previsto.
In merito al "fenomeno" Sandy il dottor Rubiera, massimo esponente della Metereologia a Cuba ha dichiarato che a memoria d'uomo non si sono verificate caratteristiche come quelle di Sandy sul territorio cubano. Solamente nel 1958, si è verificato un fenomeno ciclonico che ha attraversato il Paese da sud a nord nella parte orientale, senza peraltro avere la categoria due e sopratutto la vastità di "copertura" territoriale di Sandy. Secondo gli studi e le statitiche rilevate poi, la maggior parte degli uragani abbattutisi con forza su Cuba, hanno colpito prevalentemente la zona centrale e quella occidentale, anche qulli di categoria superiore (4 nella scala) hanno perlopiù lambito le coste orientali con movimento est/ovest abbattendosi poi nei territori occidentali.
Le eccezioni si sono verificate solo negli ultimi anni con gli uragani Dennis e Ike nel 2008, comunque sempre diretti da oriente a occidente, che hanno colpito la zona orientale con forza 4. Questi due casi si sono verificati solo negli ultimi anni con un preoccupante sintomo di cambiamento nel comportamento climatico. Quest'anno anche Issac, meno violento, ha lambito la costa nord orientale, però sempre col tradizionale spostamento est/ovest.
Sandy che è stata la formazione depressionaria n° 19 della attuale stagione, da parte sua passerà alla storia anche per le caratteristiche proprie della sua costituzione compatta che ha potuto resistere anche all'impatto col suolo montagnoso dell'oriente cubano senzaperdere minimamente di intensità. Fortunatamente molti di questi fenomeni, quest'anno, si sono sviluppati sull'Atlantico senza conseguenze sulle terre emerse. La stagione ciclonica comunque si chiude ufficialmente il 30 novembre.

giovedì 25 ottobre 2012

Uragani e nuove leggi

Come previsto è passato Sandy, diventato uragano di categoria 2 e per fortuna non ha lasciato vittime. Come sempre i servizi predisposti hanno funzionato egregiamente e ci sono stati solo inevitabili danni materiali a ciò che era materialmente impossibile proteggere. Passata la notte Sandy ha preso il mare in direzione nord, lasciando la provincia di Holguin, la più direttamente interessata, dopo quella di Santiago.

Intanto la TV ha trasmesso uno speciale di un'ora e mezza illustrando, con ospiti in studio, le novità inserite nella nuova legge migratoria con l'annuncio di una nuova modifica che non era ancora stata inserita nel testo appena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale: coloro che hanno "disertato" potranno rientrare a patto che siano passati almeno 8 anni dal "fatto". Bisogna chiarire che per "disertore" si intende la persona che è andata all'estero in "missione ufficiale", quindi rappresentando Cuba in qualche modo, politico, sportivo o culturale ed ha abbandonato la delegazione chiedendo asilo, dopo il 1994.
Non sono quindi "disertori" coloro che sono usciti in qualunque modo a titolo personale e non sono più rientrati, questi infatti possono già rientrare da tempo, per visita e per un soggiorno massimo di due settimane che con i nuovi provvedimenti saranno di tre mesi. Credo che la nuova legge sia un buon passo avanti ed ha sicuramente sfoltito la burocrazia ed alleggerito i costi delle pratiche per viaggiare eliminando i costi di soggiorno all'estero per spese consolari. Pur senza enfatizzare tanto, è stato anche chiarito per chi non lo sapesse che la libertà di uscire da Cuba, non dipende più tanto dal governo dell'Isola quanto dalla disponibilità dei paesi di destinazione prescelta nel rilasciare il visto di ingresso. Cosa che peraltro è comune a moltissimi altri Paesi.

mercoledì 24 ottobre 2012

Tempesta Tropicale Sandy

Alle 7.30 di questa mattina, la tempesta tropicale "Sandy" si trovava a 155 km a sud di Kungston (Giamaica) e a 410 a sud-sudovest da Santiago de Cuba con venti di 110 km/h, quindi in prossimità di trasformarsi in uragano di categoria 1 per cuo i venti devono essere di 119 km/h. Ha aumentato la velocità di traslazione, che può essere un vantaggio nel senso che permarrebbe meno tempo sulle zone colpite, viaggiando a 13 km/h in direzione nord per cui è atteso per le 23 circa di questa sera nella parte orientale di Cuba in uno spazio compreso tra la provincia di Camagüey e quella di Santiago, dovrebbe attraversare il Paese da sud a nord uscendo in Atlantico verso le 05 di domani mattina. Nel toccare terra, prima in Giamaica e poi a Cuba si dovrebbe debilitare leggermente, per quello che riguarda la circolazione dei venti, ma sicuramente porterà piogge abbondanti in territori che sono già saturi di acqua sia nei bacini che nel sottosuolo, presentando così, grave rischio di inondazioni. Nelle zono costiere, specie le più basse, è anche altissimo il rischio di penetrazioni del mare. Il fenomeno meteorologico è costantemente vigilato e la protezione civile all'erta per ogni possibile emergenza. Radio e televisione continuano informando la popolazione sugli sviluppi della situazione.

martedì 23 ottobre 2012

Servizi privati a Cuba

Ormai i servizi privati a Cuba non sono certo una novità e se ne trovano di tutti i tipi, ma è sempre meglio affidarsi a qualcuno che ci possa aiutare in caso di bisogno e sappia quali sono quelli affidabili...
http://www.cubainliberta.webnode.it

giovedì 18 ottobre 2012

La nuova legge migratoria

Indubbiamente, la tanto attesa legge sull'emigrazione ha fatto dei notevoli passi avanti verso la libertà di movimento dei cittadini cubani (e stranieri residenti). Credo però che si dovrebbe spiegare meglio, a una popolazione non abituata, il significato e le possibilità di questa nuova legge. In molti casi, presi da facili entusiasmi, alcuni credono che se non appartengono alle categorie "limitate" sia sufficiente avere il nuovo passaporto, o aggiornare il vecchio, per andare dove gli pare. Anche in Italia e credo ovunque, all'imbarco per un volo verso un Paese che richiede il visto d'ingresso si viene controllati sulla presenza del medesimo nella documentazione di viaggio. La realtà è che come tutti i Paesi del terzo Mondo o non convenzionati con l'area Schengen, per avere il visto d'ingresso in Europa e il resto del Mondo industrializzato, bisogna passare una buona serie di filtri e setacci. Altri meno disnformati, ma magari in malafede, invece sostengono che con questa legge "el Gobierno se ha limpiado y los malos son los otros". Quelli che avranno vantaggi reali sono invece coloro che hanno un doppio passaporto in quanto potranno uscire (e rientrare) col passaporto cubano e passare le frontiere "aperte" senza bisogno di visto col loro documento comunitario o altro convenzionato. Nel frattempo, all'Avana, le ambasciate straniere credo si stiano preparando per ricevere un vero e proprio assalto a partire dal prossimo 14 di gennaio...così come gli uffici di Inmigración se non autorizzano gli aggiornamenti dei passaporti prima dell'entrata in vigore dela legge. Troppo semplice? Speriamo di no.

martedì 16 ottobre 2012

Umorismo condominiale

Un chiaro esempio di eccellenti rapporti tra vicini:


lunedì 15 ottobre 2012

Lo sapevate che...?

Il bomber Paolo Rossi, nel 1996 è stato invitato dalla Federazione Cubana del Calcio per una visita ufficiale?


Mentre il "Mago HH", al secolo Helenio Herrera oltre ad essere stato a Cuba in vacanza nel 1985 con la moglie Fiora Gandolfi, vi era già venuto nel 1952 quando era tecnico dell'Atletico Madrid per una serie di incontri amichevoli con le squadre del Centro Gallego, Juventud Asturiana e Marianao che facevano parte della Lega Professionistica Cubana. La prima visita di una squadra spagnola avvenne 25 anni prima (1927) con il Real Madrid.





domenica 14 ottobre 2012

Ristabilita la comunicazione (si spera)

Dopo oltre un mese di agonia (e di pagamenti a vuoto) nel tardo pomeriggio di ieri hanno ripristinato la mia linea di telefono e il collegamento a internet. Vediamo quanto dura...

giovedì 11 ottobre 2012

Ex atleti si ritrovano

L’incontro con Reinoso è stato il preludio a una rimpatriata tra ex atleti di livello nazionale e internazionale. Una sorpresa nel vedere riuniti sportivi di discipline tanto diverse dall’ex professionista nel Baseball della Lega Maggiore degli Stati Uniti, tornato a Cuba per fare il tecnico e formare le generazioni successive alla sua, Luis Zaya, allo schermidore, agli atleti di diverse specialità della “Regina” dal disco alla pista, ai calciatori. Tutti riuniti dalla filosofia che lo sport è uno, indipendentemente dalla specialità praticata. Questa, mi hanno detto è stata la filosofia dello sport cubano dal 1959 in poi, i centri di preparazione e formazione sono unici, da quelli provinciali a quello nazionale per gli atleti di alto rendimento del "Cerro Pelado" e tutti vi si ritrovano per praticare la propria scelta agonistica. Si cresce assieme e si cimentano le amicizie interdisciplinari che vanno al di la delle sole grandi manifestazioni internazionali quando la delegazione li riunisce ancora tutti, quelli prescelti e qualificati, per difendere i colori della Patria, sia nel terreno domestico che all’estero. Un filo di nostalgia è stato nel ricordare le loro gesta competendo al fianco di grandi atleti italiani quali Pietro Mennea, Roberto Frinolli, Furio Fusi o Eddy Ottoz, così come dei loro predecessori Livio Berruti o Giovanni Ottolina
La riunione è stata organizzata a casa dello stesso Reinoso per celebrare i 30 anni del suo ritiro dallo sport agonistico, in coincidenza con un’altra giornata di “protesta”, il 10 di ottobre. Fra tutti spiccava la presenza di Silvio Leonard, il secondo essere umano ad essere sceso sotto i 10” nei 100 metri piani (con misurazione automatica) e il suo 9”98 è tutt’ora il record nazionale che resiste da 35 anni. E’ stato medaglia d’argento a Mosca ’80 nei 100 e quarto nei 200. Finalista della Coppa del Mondo del ’79 a Montreal nei 200, campione panamericano Mexico ’75 e Portorico ’79 e centroamericano in Dominicana nel ’74 e Medellin ’78. Nel 1977 ha vinto 39 gare sulle 40 disputate. In totale ha accumulato, nei tre metalli, 7 medaglie centroamericane e ben 6 ori nelle Coppe del Mondo.
Fra i Presenti anche Juan García, campione centroamericano dei 400 ostacoli e finalista olimpico di México ’78 nella staffetta 4x400 ostacoli e con lui il compagno di disciplina e campione panamericano e centroamericano, appunto, dei 400 ostacoli Frank Montié Álvarez.
André Simón, campione mondiale dei 60mt indoor e bronzo a Barcellona ’92 nella staffetta 4x100.
Presenti anche José Santacruz finalista nel disco a Mosca ’80 e recordman centroamericano, Gustavo Olivero, nazionale di scherma. Un via-vai di ex atleti, tutti di grnde livello, anche se alcuni “solo” nazionale come Andrés Wood, specialista nelle distanze corte con la “Dinamo” del Minint, o figure come Nelson Víctor Rodríguez ingegnere specialista nella preparazione di apparecchi per la medicina sportiva che inventò, negli anni ’80, un’apparecchio per misurare la velocità del lancio della palla da Baseball ed è istruttore delle equipe mediche.
Una bella festa insomma, per celebrare la “protesta” di Reinoso che abbandonava i pali all’età di 32 anni che per un portiere è ancora fruttifera.

Reinoso con Zaya e un ex compagno di squadra

Silvio Leonard

Da sinistra: Wood, Simón, Montié,Leonard e Rodriguez

Da sinistra: Olivero, Wood, Simón, Leonard, Montié

I due ostacolisti: García e Montié








mercoledì 10 ottobre 2012

José Francisco Reinoso, un pezzo di storia del calcio cubano

Dopo molti anni mi ritrovo faccia a faccia con José Francisco Reinoso che avevo conosciuto dopo il suo ritiro dallo sport attivo, all’epoca in cui era Presidente della Federazione Cubana di Futból. Le nostra relazione si concluse in modo abbastanza polemico e segnò la rinuncia da parte mia alla conduzione di un segmento dedicato al calcio di CHTV che fu il predecessore dell’odierno Canal Habana.
Come succede, gli anni passano, le vecchie “ferite” si rimarginano e non posso dimenticare che Reinoso, prima di diventare un dirigente è stato un grande portiere della nazionale, certamente il migliore che ha avuto il calcio cubano dopo il 1959, così come la stessa nazionale in cui ha militato a cavallo degli anni ’70 e ’80 è stata quella che ha espresso il miglior gioco e risultati dello stesso periodo.
Oggi Reinoso è dirigente commerciale e giornalista per l’Agenzia Prensa Latina e la sua passione per il calcio non è certo tramontata, ha collezionato una buona quantità di materiale grafico non solo su di se e la “sua” squadra, ma anche documenti rari sul calcio cubano degli anni ’50 e precedenti, dove si ricorda anche l’unica partecipazione di Cuba alla fase finale del Campionato Mondiale, nel 1938, vinto dall’Italia.
Gli ho chiesto cosa ha portato un ragazzino come lui a praticare uno sport che non era certo popolare a Cuba. Mi ha detto che da studente, mentre era in un internato dell’Avana, dopo aver concluso la campagna di alfabetizzazione, alla quale aveva preso parte, alcuni compagni lo spinsero a vedere una partita di Cuba contro la Giamaica e a lui rimase impresso il portiere giamaicano per la sua maestria nello stare fra i pali e catturare il pallone. In quel momento decise che sarebbe diventato come lui...
Tra i suoi ricordi più preziosi le foto con un giovane Maradona, recentemente ingaggiato dal Napoli. Il suo curriculum, da calciatore e non, è di tutto rispetto:




















Nella "Plaza" con Fidel al ritorno da Cali'71 con la medaglia di bronzo Panamericana.














Foto archivio J.F. Reinoso

martedì 9 ottobre 2012

Un problema risolto

Questa mattina sono tornato all'ufficio di Inmigración, ben organizzato ed efficiente, si vede che non era chiuso per "fumigación". In meno di 40 minuti ho potuto completare la mia pratica e reltiva "intervista". Personale cortese e disponibile. Venerdì pomeriggio posso ritirare il mio permesso di uscita. Ci andrò sabato mattina, "fumigación" permettendo...