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martedì 25 marzo 2014
Premiato Juan Carlos Tabío
In occasione del 55° anniversario della fondazione dell'ICAIC (Instituto Cubano del Arte e Industria Cinematografica), avvenuta il 24 marzo del 1959, è stato assegnato il Premio Nazionale del Cinema per il 2014. La giuria, presieduta da Miguel Barnet, scrittore e presidente dell'UNEAC (Unione degli Artisti e Scrittori Cubani) ha scelto come vincitore il regista Juan Carlos Tabío che è senza dubbio il più prolifico realizzatore delle migliori commedie cubane da 30 anni a questa parte. Lunga carriera, percorsa dai gradini più bassi della cinematografia fino a diventare autore, sceneggiatore e realizzatore di tante pellicole d'intrattenimento intelligente. Ha esordito nel 1973 con il documentario "Miriam Makeba" per passare qualche anno dopo alla realizzazione di lungometraggi. Fra i tanti sono certamente indimenticabili: "Se permuta" (1984), Fresa y chocolate (1993, condiviso con il grande Tomás Gutiérrez Aléa, "Titón") per cui è stato candidato all'Oscar, "Guantanamera" (1995), "Lista de espera" (2000), "El cuerno del abundancia" (2008).
La cerimonia è avvenuta nel Centro Culturale (guarda caso) Fresa y Chocolate che è il locale storico dei cineasti cubani e stranieri di passaggio per l'Avana e che era conosciuto, prima, come "Bar esperanza, el último que cierra", per l'occasione era presentata dal volto del cinema in TV: Marta Araujo. Causa lo spazio non eccessivo, molta gente non ha potuto assistere, ma tra il pubblico erano presenti grandi nomi del cinema e della cultura che con Juan Carlos hanno avuto in qualche modo a che fare. Tra gli altri, il Ministro della Cultura Juan González Toledo che ha consegnato il premio, il presidente dell'ICAIC Omar González, uno dei fondatori dell'ICAIC: il cineasta Julio García Espinosa, accompagnato dall'inseparabile moglie Dolores Calviño, direttrice della Cinematéca e Mirta Ibarra, protagonista di alcuni film di Juan Carlos, fra i quali "Fresa y Chocolate" oltre al collega e Premio uscente Manuel Pérez. L'annuncio di Miguel Barnet è stato accolto da una "standing ovation".
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