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domenica 27 aprile 2014

Punto di vista. Il turista americano sceglie Cuba


Fonte: T.T.C. Travel Trade Caribbean

Posted by: Redazione TTC in Turismo in Cifre 1 giorno ago 0 38 Views

Nonostante l’embargo economico degli Stati Uniti, gli americani sono i principali attori del turismo a Cuba. E dopo sette anni di crescita costante, i viaggiatori statunitensi nel 2014 saranno da “record”.
Secondo un dettagliato report del Consulting Group Havana US-based, fornito da The Associated Press, nei primi tre mesi del 2014 ci sono stati più turisti in visita a Cuba provenienti dagli Stati Uniti che dai principali paesi europei in tutto il 2013.
Lo studio, basato sui dati di flusso turistico degli aeroporti statunitensi e su quelli dell’Ufficio Nazionale di Statistica Cubana, conferma che circa 173.550 viaggiatori statunitensi hanno visitato Cuba dal gennaio al marzo 2014 (contro i 149.515 dall’Inghilterra, i 115.984 dalla Germania e i 96.640 dalla Francia in tutto il 2013).
Il numero di visitatori statunitensi a Cuba negli ultimi sette anni è aumentato in maniera quasi esponenziale, passando da circa 245.000 nel 2007 a quasi 600.000 nel 2013. Nonostante il governo cubano non li riconosca pubblicamente, i dati confermano che gli Stati Uniti rappresentano attualmente la più grande fonte di turisti a Cuba, seconda solo al Canada. Emilio Morales, presidente del gruppo di consulenza che ha redatto in il report, conferma: “Il flusso turistico statunitense nel primo trimestre del 2014 è stato considerevole.
A questo punto ci aspettiamo un 2014 da record”. In media, i viaggiatori cubano-americani spendono circa 3.238 dollari a persona durante il loro soggiorno e questo rappresenta una fonte importante per l’economia dell’isola. Una buona parte dei viaggiatori statunitensi sono cubano-americani che rientrano in visita alle loro famiglie, ma molti altri non hanno alcun legame familiari con l’isola e viaggiano per partecipare a programmi accademici e culturali.
Il continuo aumento dei viaggi degli Stati Uniti verso Cuba può essere considerato il risultato delle minori restrizioni attuate dalla presidenza di Barack Obama; che ha di fatto allentato le restrizioni sui viaggi verso l’isola. Nel 2009, Obama ha modificato i limiti fino ad allora imposti dalla precedente legislazione di George W. Bush permettendo, da un lato, maggiore frequenza e flessibilità per i cubano-americani in rientro a Cuba per visitare i parenti; e, dall’altro, ripristinando nel 2011 i cosiddetti viaggi ” people-to-people”, che permettono ai cittadini statunitensi di ottenere licenze di viaggio per partecipare ad attività culturali ed educative a diretto contatto con il popolo cubano.
Tra le mete più ambite dai turisti statunitensi, L’Avana si conferma certamente come destinazione top per la maggior parte dei viaggiatori; seguita a breve distanza da Santa Clara e Camaguey.
Mentre i dati promettono un altro grande anno per i viaggi dagli Stati Uniti, rimane però un ostacolo: Cuba ha sospeso i servizi consolari nel mese di febbraio per non essere stata in grado di trovare una nuova banca statunitense per i conti diplomatici. Così, mentre molti viaggiatori americani avevano già presentato domanda di visto per le visite di primavera a Cuba, la situazione rimane irrisolta e la situazione assume risvolti negativi.
“In questo momento, la situazione sta peggiorando “, ha dichiarato Armando García (proprietario di Marazul, uno dei maggiori operatori di voli charter di Cuba”). Abbiamo seri problemi con i viaggiatori cubano-americani nati negli Stati Uniti perché non abbiamo i loro visti. Questo sta influenzando negativamente il flusso dei viaggi”.

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