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mercoledì 23 aprile 2014
Punto di vista - La Baia dei Porci
FONTE: TTC - Travel Trade Caribbean
Punto di vista. Baia dei Porci : Scopri il segreto meglio custodito a Cuba
Posted by: Redazione TTC in Ecoturismo gennaio 21, 2014 1 Comment 483 Views
Baia dei Porci, Cuba.
Joseph Frey, Speciale per The Globe and Mail
A chi serve una tuta da sub quando la temperatura della superficie dell’oceano è di 31 gradi centigradi e l’aria del mattino raggiunge i 30 gradi? Davanti a me si trovano le acque tranquille color turchese e blu profondo della Baia dei Porci di Cuba con la sua incredibile barriera sottomarina a 450 metri sotto la superficie. Sono due minuti di nuoto tranquillo dalla riva: una vera rarità. Devo solo guadare.
Questa regione di Cuba ha attirato la mia attenzione per la prima volta due anni fa, quando sono stato coinvolto in un progetto per mappare la biodiversità delle barriere coralline nel Parco Nazionale Marino di Punta Francés, sull’Isola della Gioventù.
Ci sono molti turisti lungo la costa meridionale e sottosviluppata di Cuba. Questa regione, con spiagge di sabbia sparse e la costa di calcare fatta di resti di barriere coralline preistoriche, è remota. Ma quanto più qualcosa è remoto più mi attira.
Questa volta sono qui solo per divertimento: una settimana di immersioni con mia moglie Diane. Dopo aver guidato per due ore da L’Avana, superiamo il villaggio Australia (la cui centrale zuccheriera era servita come quartiere generale a Fidel Castro durante l’invasione della Baia dei Porci nel 1961). Un’altra mezzora di strada e arriviamo a Playa Larga sulla costa orientale della baia, dove abbiamo affittato un alloggio presso una famiglia.
Dal momento in cui Raul Castro divenne presidente di Cuba nel 2008 il suo governo ha lentamente aperto l’economia, attraverso la legalizzazione di piccole imprese che possono essere aperte da cubani in 180 diverse occupazioni.
Una piccola classe di imprenditori sta emergendo, molti dei quali affittano camere ai turisti. La casa a due piani di chi ci ospita è moderna e confortevole, situata accanto ad una piccola baia che accoglie una flotta di piccole barche da pesca che riporta alla memoria il romanzo “Il vecchio e il mare” di Ernest Hemingway.
I sommozzatori che incontriamo alloggiano a Playa Girón, a 34 miglia a sud, dove si trova un ottimo hotel all-inclusive. Di solito provengono dall’Europa (Gran Bretagna, Paesi Bassi e, in misura minore, Italia e Spagna). La maggior parte dei giovani ciclisti, escursionisti e praticanti di snorkeling sono tedeschi, insieme a qualche brasiliano.
I nostri padroni di casa gestiscono un piccolo negozio di materiali per sub da casa, dove possiamo mantenere i nostri serbatoi di aria pieni mentre trascorriamo la settimana di immersione lungo la costa. Abbiamo iniziato a Cueva de los Peces, quasi a metà strada tra i due paesini. Attraverso le acque salate, limpide come il gin, splende il profondo fondale sabbioso. Riusciamo ad arrivare al corallo situato a circa cinque metri sotto la superficie.
Questi piccoli gruppi coralliferi sono una festa per gli occhi, con le loro varietà morbide e dure. Gorgonie comuni di colore viola oscillano da una parte all’altra al ritmo delle onde in superficie. Banchi di pesci a strisce gialle e nere passano al largo muovendosi all’unisono come soldati in una parata militare.
Piccoli branzini gialli, porpora e azzurri girano attorno al corallo. Un pesce pappagallo di un brillante verde acqua si alimenta delle alghe mentre un barracuda di grandi dimensioni nuota lentamente in distanza.
Appena a 100 metri dalla costa scendiamo lentamente a 12 metri e arriviamo al precipizio della barriera corallina che va oltre Playa Larga e Playa Girón. Oltre il bordo verso l’abisso, l’acqua è ancora sorprendentemente chiara.
Guardando in giù mentre rimango sospeso, come un colibrì, quello che vedo è incredibilmente affascinante. Non si prova la paura di cadere.
Strisciamo lentamente oltre il bordo della scogliera e scendiamo. Per quanto si può vedere, una parete di corallo piatto appare davanti a noi. Secondo Orlando Perera, il nostro amico e guida, in questa parte della Baia dei Porci se ne possono trovare fino a 17 varietà.
Questi sono coralli duri, con superfici più ampie per catturare la luce mentre il sole si muove sopra le scogliere. In acque più profonde, i coralli morbidi scompaiono rapidamente.
Troviamo granchi nelle fessure dei coralli e Diane scorge un delfino bianco sotto di noi. Si vede per un istante uno squalo dal muso bianco, che ben presto sparisce nel baratro. Durante la nostra salita vediamo splendide meduse a forma di luna che pulsano ritmicamente. Hanno una forma distintiva a forma di ferro di cavallo sulla loro campana. Personalmente le trovo molto attraenti ma è meglio godersele dalla dovuta distanza. Aggiustiamo la nostra rotta e diamo loro più spazio.
Le autorità locali hanno affondato piccole barche da pesca vicino al bordo del muro corallino per fornire un ulteriore elemento di attrazione, ma io sono più interessato a localizzare una conchiglia regina sul fondo del mare vicino agli scogli. Questi esemplari sono cacciati furtivamente nei Caraibi per il mollusco commestibile che si trova al loro interno e per le loro grandi e belle conchiglie rosa (poche sono ancora in vita: nei miei anni di immersioni mi è capitato di trovarle solo in acque cubane).
La mia migliore scoperta resta però Punta Partridge. Arriva a metà del nostro viaggio, a una decina di km a sud di Playa Larga. Una piccola spiaggia di sabbia circondata da una foresta con una costa in pietra calcarea. Bella e luminosa, in una mattina calma, senza onde, perfetta. Molto tranquilla.
Non si sentiva neppure il suono delle onde che si infrangevano sulla riva. Solo pochi uccelli tropicali rompevano il silenzio. Un particolare tono di turchese indicava le acque più basse, mentre il colore blu intenso indicava la presenza di teste di corallo e acque profonde al di là della barriera corallina sotto il mare. Sembrava una foto di Conde Nast per la copertina di una rivista. Perfetta.
Qualche consiglio su cosa consiglia di fare?
Vale certamente la pena familiarizzare un po’ con la famosa storia della regione. Nel villaggio di Australia, l’edificio dell’antica amministrazione della vecchia centrale zuccheriera è stato il quartiere generale di Fidel Castro durante l’invasione della Baia dei Porci nel 1961. I villaggi di Playa Larga e Playa Giron sono stati i principali luoghi dello sbarco. C’è anche un museo dedicato alle battaglie che qui hanno avuto luogo.
Il Parco Nazionale Ciénaga de Zapata confina con entrambe le città e contiene il più grande e diversificato ecosistema di zone umide dei Caraibi. Le sue meraviglie naturali sono rari lamantini, coccodrilli cubani in via di estinzione, più di 900 piante tipiche, 14 formazioni vegetali e oltre 200 specie diverse di uccelli, mammiferi e rettili.
Il Centro Ecologico situato tra Australia e Playa Larga, enfatizza la storia naturale della zona. La vicina Boca de Guamá è un centro per la riproduzione del coccodrillo cubano. Vale la pena visitare entrambi i posti, naturalmente.
A metà strada tra Playa Larga e Playa Giron c’è la Cueva de los Peces, una caverna di pietra calcarea sotterranea di acqua dolce.
Dove alloggiare? Il posto migliore per i sub è certamente Villa Playa Girón. Le strutture sono essenziali, ma offrono servizi per soddisfare le esigenze dei sommozzatori. Circa $ 65 a notte.
Potete anche arricchire culturalmente il vostro viaggio in modo alternativo alloggiando presso una famiglia cubana. Questi alloggi si possono prenotare attraverso Ecomar.
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