Come è ben noto proseguono
le visite storiche, dopo quella a dir poco clamorosa del Presidente Barack
Obama, adesso tocca ai Rolling Stones di cui devo confessare che gradisco solo
“Satisfaction”, con tante scuse ai milioni di fans che hanno in tutto il
pianeta.
Il noto, per chi segue i
fatti di Cuba, programma televisivo “La mesa redonda” oggi è stato dedicato
quasi completamente a loro e al concerto che terranno domani nella “Ciudad
Deportiva” della capitale dove già iniziano i bivacchi per poter prendere i
posti migliori. Sto scrivendo queste note alle 20.30 di giovedì, cioè
esattamente 24 ore prima dell’inizio del concerto. I cancelli saranno aperti al
pubblico alle 14 di domani, venerdì.
Dicevo che “La mesa redonda”
è stata quasi tutta dedicata ai Rolling perché, a sorpresa, nei minuti finali
hanno mostrato una scena della popolare casa di Panfilo Epifanio, il programma
umoristico e satirico, “Vivir del cuento”, in onda ogni lunedì sera sul
programma nazionale di Cubavisión, mentre il sabato va in onda sul canale Internazionale
in orari diversi, secondo i continenti e viene ripetuto, come tutto il blocco
del giorno per tre volte nele 24 ore.
Il presidente Obama in uno
dei discorsi tenuti all’Avana aveva menzionato, sorprendentemente, il programma
che dice molto seguito negli Stati Uniti, parlando in tema di mezzi di
comunicazione multimediali in genere. Quello che ha veramente stupito è stata
la sua comparsa come partecipante a uno sketch riguardante il gioco del domino,
dove mancava il quarto...non ho veramente parole per apprezzare questa sua
“verve”, oltre che da politico da uomo semplice e informato di quello che lo
circonda, sia vicino o lontano.
Ma, tornando alle Pietre Rotolanti,
ho avuto un’altra graditissima sorpresa, l’arrivo all’Avana dell’amica e grande
critica musicale de La Stampa, Marinella Venegoni incaricata, in fretta e furia
dal giornale, di “coprire” l’evento sicuramente di risonanza mondiale, non
certo solo cubana. Abbiamo passato una bella mattinata assieme passeggiando per
l’Avana vecchia che lei non vedeva da anni ed è rimasta piacevolmente colpita
dalla ristrutturazione di gran parte di essa e dal “risveglio” della vita nelle
strade invase, ormai, quasi più da turisti, almeno nel centro che da cubani.
Alla passeggiata è seguito un buon pranzetto nell’ambiente gradevole de La
Cocina de Lilia, già descritta tempo fa con dovizia di foto...
Nel tempo trascorso assieme
e che non è ancora finito, era inevitabile di parlare di suo marito, altro
grande giornalista de La Stampa, Mimmo Cándito, docente all’Università di Genova e sicuramente
uno dei migliori inviati, in assoluto che ci siano stati nelle guerre e
conflitti sparsi dappertutto. In particolare dal Libano, alla ex Jugoslavia e
via dicendo passando per Medio Oriente e Africa. Queste sue corrispondenze in
prima linea e l'esposizione all'uranio impoverito lo hanno, purtroppo, minato nella salute e di questo parla nel suo
ultimo libro: 55 Vasche, pubblicato
da Rizzoli. Purtroppo Mimmo non ha potuto venire con Marinella ed è rimasto a
Miami, ma per l’occasione ci siamo scambiati mail e telefonate “di lavoro” per
sua moglie, ma anche di piacere per tutti, compresa Cecilia che ha
condiviso la tavola con Marinella e con me. Domani la accompagnerò all’entrata
del concerto, ma siamo d’accordo che la andrò solo a riprendere. Son spiacente
per Jagger & c., ma non potranno contare con la mia presenza.
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