Alla luce della vicenda dei cubani bloccati in Costarica e che pare abbiano avuto una soluzione abbastanza avventurosa e precaria (non era più logico farli arrivare direttamente in Messico, Paese che si è detto disponibile a facilitargli il transito verso gli USA?) mi sembra che la buona volontà espressa dal presidente Obama sia un po' impallidita. Al di la della (possibile) soluzione Messico, non sarebbe stato ancora più semplice riceverli negli stessi Stati Uniti?
Guarda caso, il Governo...non il Congresso, si è espresso in modo chiaro sulla legge "de ajuste cubano" che prevede il caso "piedi asciutti, piedi bagnati). Ha detto che rimangono in vigore e non ha nessuna intenzione di abrogarle.
Oltre a questa grave mancanza di buona volontà, mi domando dove sono finite le promesse di aiuto per il miglioramento delle telecomunicazioni? La Società Telefonica cubana, ETECSA, ha dichiarato di star lavorando per il miglioramento del servizio vocale e internet, dicendo di prevedere un aumento del servizio ADSL che per il momento è fornito solo alle aziende immobiliari che affittano in CUC. Nel frattempo il server di posta "enet.cu" è fuori uso da due giorni e quello del web è in situazioni da far piangere. La posta su altri server: "outlook.com" (già hotmail) o "gmail" non si riesce ad aprire, nonostante si arrivi alle hot pages dove si legge la presenza di messaggi in arrivo. Per impostare queste note ci ho impiegato circa 15 minuti.
Allora mi chiedo: ma Obama ha prestato servizio in Marina o è parente di Geppetto?
Caro Aldo ma chi paga i biglietti aerei per quasi 10.000 cubani che vagano in centro america? Il problema è simile a tutti i profughi del mondo. Un caro saluto Olio.
RispondiEliminaPer le linee telefoniche, pensa che dove vivo io ETECSA non ha nemmeno la linea, anche se promessa al delegato da almeno 5 anni.
Caro Olio, uno come te dovrebbe sapere che grazie alla "ley de ajuste" i profughi cubani diretti negli Stati Uniti non sono "come tutti gli altri profughi del mondo", ma vengono incoraggiati a raggiungere gli USA "in qualunque modo" per avere automaticamente il diritto di asilo, salvo eccezioni stabilite da situazioni penali o altro. Nel caso dei rifugiati in Costarica il passaggio aereo per il Salvador e il proseguimento in bus per il Messico (sic!) è a carico loro: chi paga va. None ra meglio fare un volo diretto al Messico? Immagino che i parenti residenti negli USA non elemosineranno sul pagamento delle spese visto che tutta quella gente arriva nientemeno che dall'Ecuador.
RispondiEliminaIn merito al telefono nella tua zona, tieni presente che 5 anni fa Obama non aveva ancora promesso di aiutare a migliorare il problema delle telecomunicazioni...