La seconda metà di novembre e la prima di dicembre, all’Avana, sono all’insegna della Cultura, seppure l’attività culturale non manca anche per il resto dell’anno, con la 26ma Settimana della Cultura Italiana, promossa dall’Ambasciata d’Italia e particolarmente dall’Ambasciatore Roberto Vellano e il 41° Festival del Nuovo Cinema Latinoamericano. La prima manifestazione si svolgerà dal 25 del mese al 1° di dicembre con prologhi a partire dal 22 dedicati alla presenza italiana a Cuba, seguiti poi dalla parte “ufficiale” della manifestazione con diverse attività particolarmente rivolte a Giacomo Puccini, conosciuto e apprezzato a Cuba particolarmente per le opere Madama Butterfly e la Bohème. Ci sarà anche la seconda parte, più esaustiva, del colloquio sull’attività di Vittorio Garatti a Cuba.
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Il tempo all'Avana
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giovedì 21 novembre 2024
Fine d'anno all'insegna della Cultura internazionale
lunedì 18 novembre 2024
E anche Rafael è passato
Sono passati 12 giorni dall’arrivo dell’uragano Rafael che ha spazzato la parte occidentale di Cuba con le province di Mayabeque, La Habana, Artemisa e Pinar del Río e dopo giorni di arduo e durissimo lavoro le brigate di lavoratori nel settore elettrico, provenienti da tutto il Paese, sono riuscite a ristabilire completamente il flusso di energia elettrica e di acqua potabile. Uno sforzo davvero encomiabile al quale hanno partecipato anche altri cittadini e reparti militari in quello che potevano come lo sgombero di detriti e vegetazione abbattuta. Uno sforzo encomiabile, ma fine a sé stesso perché non risolve il problema perché le stesse strutture danneggiate sono pronte ad essere distrutte di nuovo da futuri e certi uragani. E se non saranno le medesime toccherà ad altre in altre parti geografiche se non si provvede a una protezione valida della rete elettrica nazionale. Il rimedio non è la soluzione. A questo si aggiunge l’obsolescenza delle centrali di produzione alla quale si aggiunge la mancanza o insufficienza di carburante che le rende inservibili dopo un periodo di mancato uso.
Quello che resta di positivo è la grande coscienza,
solidarietà e generosità del popolo cubano.
sabato 16 novembre 2024
Viaggiare, è un diritto umano o no?
Dopo un lungo “mumble mumble” disneyano, sono arrivato alla conclusione, senza tema di esagerare, che il comportamento delle banche cubane (leggi Governo) in relazione agli ingressi in valuta dei pensionati di Paesi stranieri entra nel campo di violazione dei diritti umani e perdonate se mi esprimo in prima persona, ma il discorso è valido per centinaia o forse migliaia di stranieri residenti a Cuba dei quali, alcuni anche più di me, hanno contribuito alla difesa e sviluppo d’accordo alle possibilità individuali, di questo Paese. Che ci siano difficoltà nella liquidità nelle casse statali è fuori di dubbio, ma che si peschi nelle tasche dei pensionati è indecente oltre che di dubbia o nessuna legittimità internazionale. Pongo il mio esempio che come detto vale per tutti: avrei intenzione di effettuare un viaggio in Italia a fine anno per vedere i pochi famigliari rimasti oltre che amici e conoscenti, ebbene, stando così le cose non potrò farlo perché i MIEI soldi che arrivano a MIO nome, vengono trasformati in valuta virtuale cubana che serve sempre meno per gli acquisti quotidiani.
Teoricamente si potrebbero ottenere, a distanza di diversi
mesi e non magari nella quantità richiesta, facendo domanda agli Istituti
Bancari, ma come si fa a pianificare un viaggio in questo senso?
Infatti, con questa moneta virtuale e men che meno con
quella nazionale non posso comprarmi un biglietto aereo, le agenzie e linee
aeree non l’accettano esigendo (giustamente) il pagamento in Dollari, Euro o
altre valute convertibili. Mi sembra che questo “divieto” di viaggiare possa
tranquillamente essere inserito come violazione dei diritti umani. Non potendo
nemmeno chiedere ad amici e parenti di comprarmi il biglietto per poi
rimborsarli. In che modo? Essendo residenti a Cuba non si possono avere conti correnti
all’estero per poter usare le carte di credito, escluse quelle appoggiate su
banche americane che non sono comunque utilizzabili anche da chi venga da
fuori.
lunedì 11 novembre 2024
Per l'Oriente cubano non c'è tregua
Appena riavute energia e connessione, ho appreso che nella zona orientale dell'Isola c'è stato un terremoto abbastanza considerevole che seppure sembra non abbia fatto vittime ha lasciato danni rilevanti. Quando si dice: "piove sul bagnato".
domenica 10 novembre 2024
Le beffe, senza cena
Ogni mattina nel primo notiziario della Televisione Cubana, appare o meglio appariva dato che in giorni come questi non si possono ricevere notizie, un alto funzionario del settore “Energia e Miniere” dando i dati dei deficit quotidiani di energia che mediamente erano, o sono, intorno ai 1300/1400 megabyte con punte da poco meno di 1000 a quasi 2000. Dopo il catastrofico black out del mese scorso, ma anche prima, le notizie fornite, erano sempre ottimistiche dicendo che “da domani” la situazione sarà migliore per l’entrata in servizio delle Centrali Tizio, Caio e Sempronio mentre si sta facendo manutenzione alla Giacomino. Che la colonna vertebrale del sistema è perfettamente sotto controllo, che è arrivato il combustibile necessario e che non si sarebbe più ripetuto un disastro come quello di fine ottobre. Certo questa volta le cause sono diverse perché l’uragano Rafael avrebbe abbattuto due torri di alta tensione lungo l’autostrada Habana/Artemisa, ma fatti come questo devono essere prevedibili e previsti con l’adeguata scorta di uomini e materiali per il ripristino che non può e non deve ritardare giorni e giorni. Secondo fonti attendibili, in mancanza di poter vedere e ascoltare i media ufficiali, hanno dato uno stimato di 4 giorni, ma francamente per ripristinare due torri e riagganciare i cavi mi sembra un po’ troppo e puzza di alibi, senza contare che l’uragano ha toccato terra alle 16 mentre la corrente è stata tolta circa due ore prima…qual è la verità?
Ma perché si deve vivere nella menzogna? Perché
non si parla chiaro? O forse i responsabili sono incapaci di mantenere, pur
zoppicante, il sistema energetico nazionale? In questo caso devono essere
allontanati. Se invece il vero problema è il risparmio di petrolio, non sarebbe
meglio arrivare, se proprio necessario, anche a un razionamento di 12 ore al
giorno programmato, ad esempio, con due turni alternati: dalle 0.00 alle 12.00
e dalle 12.00 alle 24.00? Almeno si darebbe respiro a frigoriferi, apparecchi
ricaricabili e quant’altro.
Queste interminabili ore, giorni e notti senza
energia elettrica, oltre a creare disagio e frustrazione, comportano danni
economici ingentissimi specialmente nel settore, molto delicato, alimentare.
Tonnellate di derrate vanno buttate per putrefazione in un Paese che non soffre
certo di opulenza. Senza contare l’assenza di comunicazione, in pieno 21°
secolo e il settore dei trasporti, oltre alle scuole e centri produttivi che
devono rimanere chiusi per non parlare degli ospedali. Comincia a scarseggiare
l’acqua che viene ricavata da pozzi, vene sotterranee o bacini, ma che le pompe
non hanno energia per metterla in rete.
Credo che sia quantomeno una mancanza di
rispetto ai cittadini, il susseguirsi di informazioni menzognere. Oltre il
danno anche la beffa.
In merito alla gestione della distribuzione
energetica, non ho mai capito perché, in anni meno difficili, non si è
provveduto a interrare i sistemi cablati di luce e telefoni. In un Paese
soggetto abitualmente a fenomeni atmosferici estremi dovrebbe essere una
priorità, senza contare che anche in situazioni normali la copiosa vegetazione
di alto fusto contribuisce al danneggiamento delle linee per caduta o
aggrovigliamento di rami a danno dei cavi tesi Così facendo si eliminerebbero
anche tralicci antiestetici e pericolosi oltre a proteggere le linee anche dal
normale maltempo. Solamente nella parte vecchia della Capitale si è effettuato,
già da anni, questo lavoro e paradossalmente è quella che soffre meno pericoli per
le ragioni descritte, ma lo si è fatto puramente per motivi estetici.
Si dà anche giustamente, almeno in parte, la
colpa al “bloqueo” degli Stati Uniti che colpisce duramente l’economia e le
finanze cubane anche con effetti extraterritoriali da oltre sessant’anni, ma
per risolvere un contenzioso fra due o più parti bisogna sedersi a dialogare e
scendere a compromessi che potrebbero anche essere dolorosi, ma necessari. Il braccio
di ferro non fa bene a nessuno, specialmente ai più deboli.
Fino a quando questo “armiamoci e partite”?
Pubblicato appena possibile. La corrente
arrivata da noi alle 22.15 di oggi 10/11 ed era mancata alle 14.30 circa del
6/11. Ristabilita anche l'acqua, ma...contaminata.
P.S.: Vengo a conoscenza adesso, il 9/9 alle
15.30 che le torri cadute sono diverse e in diversi punti della Zona
Occidentale e anche della città dove, in alcuni punti la corrente è stata
ristabilita. Questo è doveroso a parziale discolpa di altre responsabilità,
rimane sempre il perché delle linee aeree.
Aspetta (e spera) che te lo mando
Non so se si tratta di un effetto collaterale ed extraterritoriale dell’Embargo, ma spedire per i canali ufficiali, ovvero delle Poste Italiane, un pacchetto o della semplice corrispondenza a Cuba, dall’Italia, è un’impresa colossale. Faccio un esempio, ma è nella norma: il giorno 11/10 l’amico Luca Lombroso mi ha inviato un pacchetto al modico prezzo di spedizione di 27.80 Euro e a tutt’oggi 10/11il, pacchetto non è ancora arrivato. Si trova fermo in un fantomatico deposito di smistamento come da ultima notizia ricevuta il 15/10.
Altro esempio è quando arrivano le cartoline di
convocazione alle elezioni, comodamente, dopo 4 o 5 mesi che si sono svolte.
Faccio notare che ogni giorno arrivano,
dall’Europa, almeno 4 o 5 voli. Le premiate Poste Italiane non possono spedire
con normali voli commerciali? Se è così, devono aspettare di avere materiale
sufficiente per riempire un aereo adatto all’uopo? Una via migliore, almeno per
spedizioni normali, c’è: l’azienda privata DHL che in pochissimi giorni fa
arrivare a Cuba pacchi e pacchetti anche con la sicurezza contro “dirottamenti”
del loro contenuto dato che non arrivano in possesso della corrispondente delle
PT, Correos de Cuba, dalla sicurezza non eccelsa, ma…il problema si presenta
quando si tratta di medicine, seppure normalissimi prodotti da banco come
Aspirina, vitamine, antinfiammatori eccetera, i solerti funzionari della
teutonica azienda richiedono la ricetta medica. Niente di insuperabile, ma
soltanto una molestia e perdita di tempo oltre che di denaro, senza contare che
il medico interpellato si scompiscerebbe dalle risate pensando ad uno scherzo.
mercoledì 6 novembre 2024
Vittoria quasi scontata
Come prevedibile, nonostante le speranze, ha vinto il peggiore. Un ultra ottuagenario che oggi, sembra essere in forma. Senza entrare nel merito di quello che sarà o potrebbe essere.
lunedì 4 novembre 2024
Sull'orlo dell'abisso
Domani si vota negli Stati Uniti e anche se sembra un luogo comune dirlo, il Mondo corre seri pericoli, nonostante uno dei candidati si pavoneggia sul fatto di non aver mai organizzato o finanziato guerre. Purtroppo le guerre non si fanno solo con le armi e poi resta da vedere se questo "pacifista" che ha mandato ad assaltare il Campidoglio di Washington, rimarrà sempre tale.
Quello che è difficile da capire è come mai nel Paese più potente del mondo si scelgano candidati che hanno raggiunto e passato abbondantemente l'età della pensione. Si è visto con il rincoglionito Biden e probabilmente si vedrà con un altro ultra ottuagenario che rincoglionito è comunque dalla nascita.
In God we trust. Meno male che non sono credente.
giovedì 31 ottobre 2024
Voti contro l'embargo a Cuba
Ieri si è votato per la 34 volta la mozione di Cuba affinchè venga tolto l'embargo, più volte inasprito, che gli Stati Uniti hanno imposto a Cuba con misure anche extraterritoriali. Altra vittoria di Pirro con 187 a favore, 2 contro (Stati Uniti e Israele) e un'astensione (Moldavia). Siccome la votazione non è vincolante, l'embargo, ultrasessantenne, rimane.
La votazione è costat il posto al Ministro degli Esteri argentino, Diana Mondino, che è stata immediatamente destituita dal Presidente, Javier Milei, per il voto dato a favore di Cuba.
mercoledì 30 ottobre 2024
Omaggio postumo a Vittorio Garatti
I tre, con il Cubano Ricardo Porro, diedero vita alla Scuola Nazionale di Arte nel quartiere di Cubanacán da cui prese nome. Si tratta di un insieme di “aule” costruite in cotto con struttura “a pagoda”, molto originali e che si sposavano con la folta vegetazione circostante. Nemmeno a dirlo la più bella e robusta costruzione fu quella della Scuola di Musica e Balletto, progettata da Vittorio Garatti. Purtroppo la struttura è stata trascurata e abbandonata ed oggi è abbastanza in rovina, ma ancora apprezzabile.
Appena arrivato a Cuba, Vittorio e sua moglie Vanda, strinsero una forte amicizia con uno degli attori più popolari del tempo. Sergio Corrieri, di padre italiano, e di sua moglie Norma Martínez, anche lei attrice nonché modella e assistente di direzione nel cinema e che fu usa di Alberto Díaz “Korda”, autore della celebre e iconica foto del “Che” Guevara.
Scrivere questa lunga parentesi nella storia di Vittorio è come scrivere un testo di fantasia, dal momento che tutti i protagonisti sono ormai scomparsi ad eccetto di uno: Ramiro Valdés, l’allora potente, schivo e sempre nell’ombra Ministro degli Interni. L’unico di loro che non ho mai conosciuto personalmente.
Io conobbi Vittorio perché Norma, diventata la mia convivente di fatto e direttrice del Reparto di Animazione del Cinema cubano, sapendo che sarei andato a Milano mi chiese di cercarlo e portargli i i suoi saluti. Detto, fatto. Mi recai nella trattoria dell’amico Italo, nel quartiere di Brera, che pure conosceva Vittorio, abitante nella zona e suo abituale cliente, dove lo incontrai.
L’avventura cubana di Vittorio finì tragicamente per una leggerezza, dovuta anche allo zelo e la voglia di lavorare. A quel tempo era incaricato di portare a termine un lavoro importante e delicato: la ristrutturazione del porto dell’Avana. Ebbe la malaugurata idea di portarsi i disegni a casa per accelerare il lavoro, ma…qualche solerte funzionario della Seguridad del Estado ritenne che fosse un’operazione di spionaggio. In poche ore Vittorio e Vanda furono espulsi dal Paese dove aveva realizato opere importanti in campo uranistico e aveva in catiere e in ente altri progetti anche riguardanti la rete dei trasporti.
Soltanto dopo una trentina d’anni, grazie all’intercezione di Norma su Ramiro Valdés accompagnata da un colloquio di Sergio Baroni che aveva incontrato, in un evento nel Palazzo delle Convenzioni, il Vice Presidente Carlos Rafael Rodriguez che gli chiese notizie di Vittorio e rimase allibito quando seppe la storia intervenendo a sua volta presso Ramiro Valdés, Vittorio fu riabilitato e potette tornare a Cuba di cui aveva una gran voglia nel 1987, dopo una ventina d'anni di esilio.. Rimesse a posto le cose, venne completamente scagionato dall’antica accusa ed ebbe il ricevimento che si meritava.
Una fetta di vita dolce, amara e di nuovo dolce per un uomo eccezionale che ha goduto di amicizie eccezionali.
Appena arrivato a Cuba, Vittorio e sua moglie Vanda, strinsero una forte amicizia con uno degli attori più popolari del tempo. Sergio Corrieri, di padre italiano, e di sua moglie Norma Martínez, anche lei attrice nonché modella e assistente di direzione nel cinema e che fu usa di Alberto Díaz “Korda”, autore della celebre e iconica foto del “Che” Guevara.
Scrivere questa lunga parentesi nella storia di Vittorio è come scrivere un testo di fantasia, dal momento che tutti i protagonisti sono ormai scomparsi ad eccetto di uno: Ramiro Valdés, l’allora potente, schivo e sempre nell’ombra Ministro degli Interni. L’unico di loro che non ho mai conosciuto personalmente.
Io conobbi Vittorio perché Norma, diventata la mia convivente di fatto e direttrice del Reparto di Animazione del Cinema cubano, sapendo che sarei andato a Milano mi chiese di cercarlo e portargli i i suoi saluti. Detto, fatto. Mi recai nella trattoria dell’amico Italo, nel quartiere di Brera, che pure conosceva Vittorio, abitante nella zona e suo abituale cliente, dove lo incontrai.
L’avventura cubana di Vittorio finì tragicamente per una leggerezza, dovuta anche allo zelo e la voglia di lavorare. A quel tempo era incaricato di portare a termine un lavoro importante e delicato: la ristrutturazione del porto dell’Avana. Ebbe la malaugurata idea di portarsi i disegni a casa per accelerare il lavoro, ma…qualche solerte funzionario della Seguridad del Estado ritenne che fosse un’operazione di spionaggio. In poche ore Vittorio e Vanda furono espulsi dal Paese.
Soltanto dopo una trentina d’anni, grazie all’intercezione di Norma su Ramiro Valdés accompagnata da un colloquio di Sergio Baroni che aveva incontrato, in un evento nel Palazzo delle Convenzioni, il Vice Presidente Carlos Rafael Rodriguez che gli chiese notizie di Vittorio e rimase allibito quando seppe la storia intervenendo a sua volta presso Ramiro Valdés, Vittorio fu riabilitato e potette tornare a Cuba di cui aveva una gran voglia nel 1987, dopo oltre 20 anni. Rimesse a posto le cose, venne completamente scagionato dall’antica accusa ed ebbe il ricevimento che si meritava.
Una fetta di vita dolce, amara e di nuovo dolce per un uomo eccezionale che ha goduto di amicizie eccezionali.
Appena arrivato a Cuba, Vittorio e sua moglie Vanda, strinsero una forte amicizia con uno degli attori più popolari del tempo. Sergio Corrieri, di padre italiano, e di sua moglie Norma Martínez, anche lei attrice nonché modella e assistente di direzione nel cinema e che fu usa di Alberto Díaz “Korda”, autore della celebre e iconica foto del “Che” Guevara.
Scrivere questa lunga parentesi nella storia di Vittorio è come scrivere un testo di fantasia, dal momento che tutti i protagonisti sono ormai scomparsi ad eccetto di uno: Ramiro Valdés, l’allora potente, schivo e sempre nell’ombra Ministro degli Interni. L’unico di loro che non ho mai conosciuto personalmente.
Io conobbi Vittorio perché Norma, diventata la mia convivente di fatto e direttrice del Reparto di Animazione del Cinema cubano, sapendo che sarei andato a Milano mi chiese di cercarlo e portargli i i suoi saluti. Detto, fatto. Mi recai nella trattoria dell’amico Italo, nel quartiere di Brera, che pure conosceva Vittorio, abitante nella zona e suo abituale cliente, dove lo incontrai.
L’avventura cubana di Vittorio finì tragicamente per una leggerezza, dovuta anche allo zelo e la voglia di lavorare. A quel tempo era incaricato di portare a termine un lavoro importante e delicato: la ristrutturazione del porto dell’Avana. Ebbe la malaugurata idea di portarsi i disegni a casa per accelerare il lavoro, ma…qualche solerte funzionario della Seguridad del Estado ritenne che fosse un’operazione di spionaggio. In poche ore Vittorio e Vanda furono espulsi dal Paese.
Soltanto dopo una trentina d’anni, grazie all’intercezione di Norma su Ramiro Valdés accompagnata da un colloquio di Sergio Baroni che aveva incontrato, in un evento nel Palazzo delle Convenzioni, il Vice Presidente Carlos Rafael Rodriguez che gli chiese notizie di Vittorio e rimase allibito quando seppe la storia intervenendo a sua volta presso Ramiro Valdés, Vittorio fu riabilitato e potette tornare a Cuba di cui aveva una gran voglia nel 1987. Rimesse a posto le cose, venne completamente scagionato dall’antica accusa ed ebbe il ricevimento che si meritava.
Una fetta di vita dolce, amara e di nuovo dolce per un uomo eccezionale che ha goduto di amicizie eccezionali.
domenica 27 ottobre 2024
Ma perché?
Succede che gli stranieri che ricevono bonifici a LORO NOME con valuta di LORO competenza, non possono prelevare direttamente la valuta dai loro conti correnti nelle banche cubane che trasformano la valuta vera e fisica in Moneta Liberamente (sic!) Convertibile totalmente virtuale e spendibile solo a Cuba e in stabilimenti cubani, quelli stranieri, leggi compagnie aeree, per esempio, non li accettano. In questo modo chi volesse comprarsi un biglietto esplorando le tariffe più convenienti secondo le date non lo può fare perché non è in possesso di valuta, preferibilmente dollari USA, ma anche altre. Per avere I PROPRI SOLDI, bisogna fare richiesta alla banca e attendere anche molti mesi. Una situazione paradossale e insostenibile. Ma perché le banche, piuttosto, non applicano una commissione sull'operazione trattenendo una (piccola) percentuale per ottenere valuta pregiata? Sarebbe quantomeno più etico e soprattutto legale.
Solidarietà
Grande solidarietà nazionale e internazionale per le zone colpite dal passaggio dell'uragano Oscar nell'oriente del Paese dopo le difficoltà del black out elettrico.
giovedì 24 ottobre 2024
74 anni della Televisione cubana
Il 24 Ottobre del 1950 andava in onda la prima emissione della televisione cubana. Assieme a Messico e Brasile che hanno formato il trio dei pionieri del settore in America Latina.
lunedì 21 ottobre 2024
Che tristezza
Nell'intervallo tra uno scroscio e l'altro sono uscito per vedere cosa potessero offrire quelli che definire negozi sarebbe un eufemismo.
Praticamente poco o niente, nemmeno
pane o gallette di cui si ignora l'arrivo he certamente non è oggi.
Dopo tre giorni e tre notti senza
corrente, la città si è svegliata e non è in ginocchio: è rimasta proprio
sdraiata. Desolazione è la parola per definire quello che si vede e percepisce.
Post postumo (con relazione alla crisi energetica)
fa i pannelli che mi sono stati molto utili anche come risparmio sulla bolletta, ma da diversi mesi sono fuori uso per il guasto di un chip introvabile sia qua che a Cancun, in Messico, dove mi ero recato. La fortuna vuole che un amico si è preso la briga di cercarlo e trovarlo in Italia e me lo ha spedito, però…è ancora in viaggio e bisognerà trovare chi lo installa.
Sento anzi il dovere di ringraziarlo pubblicamente, sperando non si offenda per essere stato citato, ma spero di no: grazie, dottor Luca Lombroso, eccellente meteorologo e amico.
Non so se Diaz Canel abbia dichiarato al Mondo Intero quello che volevano far credere a lui, ma ritengo difficile che non conoscesse la realtà dei fatti... intanto siamo senza corrente (in tutto il Paese) da stamattina. Noi dalle 10.15 il resto dalle 11.00 e nessuno saquando torneremo ad avere il flusso vitale.
Il gas GPL per le cucine è fortemente razionato e ristretto, noi abbiamo il numero 4.064 nella coda per averlo ed oggi è stato assegnato il 400 e qualcosa…Se manca anche lacorrente non so come si potrà cucinare. Con le piogge di questi giorni nemmeno a legna,
visto che la vegetazione è fradicia. Nel frattempo gli alimenti più “preziosi”, conservaticome oro nei frigoriferi e congelatori, rischiano di marcire anche per i continui scongelamenti dovuti ai frequenti cambi di temperatura seppure con tempi non prolungati e indefiniti come l’attuale.
Le comunicazioni? Se fossi credente mussulmano…inch’Allah. Anche le linee telefoniche fisse sono interrotte, miracolosamente oggi è ripresa la rete wi-fi, non so come e mi
rallegra, sempre…batterie permettendo senza possibilità di ricarica.
Non si possono attivare i motori per portare l’acqua ai piani superiori o ai tetti dove sonoinstallate le cisterne, dal momento che la pressione della rete è a malapena sufficiente per il piano terra.
Tutte le attività produttive, commerciali e di servizi sono paralizzate, le pompe di benzina non possono erogare la poca che hanno alle interminabili code di auto perché non hanno corrente. La gente non può comprare nemmeno il panino quotidiano (da 60 grammi) perché le panetterie non possono funzionare.
Il presente post non so quando potrà essere pubblicato per impossibilità di trasferirlo col cellulare, date le condizioni energetiche e l’impossibilità di usare il modem perché senza corrente e senza linea telefonica.
Aggiornato alle 10.30 del 19 Ottobre, dopo oltre 24 ore senza corrente.
2da parte:
Improvvisamente dopo 35 ore e mezza, si sono accese le luci in casa. Miracolo! Ma dopo, una decina di minuti puff! Tutto spento un’altra volta. Dopo il danno, la beffa che in parolemolto povere vuol dire “ci hanno preso per il culo”. Questa seconda puntata è durata fino alle 07.00 di oggi lunedì 21. In pratica 68 ore e mezza su 72.
Non è ammissibile che in un mondo sviluppato e civile succedano queste cose.
Il Governo dà la colpa al maltempo e al “bloqueo”, ma in genere quando ci sono dei confronti la responsabilità è di entrambe le parti, se vogliono o meno trovare una soluzione.
Nel frattempo si sono sviluppate una tempesta tropicale e un uragano nei Caraibi. Proprio quelloche ci mancava.
domenica 13 ottobre 2024
E i fake continuano...
Un’altro “fake” sta viaggiando in rete, fabbricata da “Directorio Cubano” che nonostante il titolo è di Miami. Si tratta del video di una giovane che si sarebbe bagnata nelle acque di Varadero dove nuotava un “tiburón” (squalo), si dice, scambiato per un delfino con l’evidente motivo, magari sterile, di scoraggiare le visite al balneario cubano dal momento che chi lo vede non analizza o non conosce i dettagli:
1) Il
mare e la costa non sono di Varadero
2) il “tiburón”
visto da lontano non è chiaramente identificabile e in nessun momento si vede
la pinna dorsale di uno squalo in perlustrazione
3) in
nessun momento si vedono contemporaneamente, seppure a distanza, la ragazza e
il pesce
4) gli
squali non si avvicinano a litorali come quello di Varadero dove le acque sono
poco profonde e il fondo è di sabbia bianca, colore a loro sgradito
5) per
opinione personale e quindi opinabile, l’interno dove è girata l’intervista
sembra troppo “ricco” e accurato per essere cubano.
martedì 8 ottobre 2024
Donald e l'immigrazione cubana
Voci peraltro non confermate, ma credibili, dicono che fra i primi, ulteriori, provvedimenti nei confronti di Cuba, nel caso di vittoria di Donald Trump, ci sarebbe la chiusura dell’Ambasciata degli Stati Uniti all’Avana che peraltro svolge prettamente lavori consolari più che diplomatici e la soppressione dei voli diretti tra Miami e le altre città cubane oggi servite, ad eccezione dell’Avana.
Già
nel suo precedente incarico, Trump, aveva inasprito alcuni effetti collaterali
dell’embargo che però non toccavano in modo diretto i cubani, almeno non nella
vita di tutti i giorni. Il provvedimento più evidente è stato quello di mettere
Cuba nella lista dei presunti Paesi patrocinatori del terrorismo con effetti e
risvolti politici poco simpatici, particolarmente riguardo agli europei, che
quello di non possono utilizzare l’ESTA per l’ingresso negli Stati Uniti per
turismo tutti coloro che abbiano o abbiano avuto rapporti con Cuba anche solo
per viaggio turistico, costringendo alla trafila per l’eventuale ottenimento
del visto.
Ora
però se mettesse tra le promesse elettorali anche le minacce di cui sopra,
probabilmente non avrebbe tutti i cubani residenti negli Stati Uniti e in grado
di votare, dalla sua parte. Certo sono minoranze, gli abilitati al voto, ma
nell’opinione pubblica cubano/americana la cosa non sarebbe certo accolta bene.
Nonostante il distanziamento o addirittura l’odio di gran parte o della quasi
totalità degli immigrati verso il Governo e il sistema cubano, i legami
famigliari sono comunque molto forti e se sono d’accordo in molte misure
politiche e/o economiche per danneggiare il Governo cubano, credo che molti non
apprenderanno volentieri la notizia di ulteriori difficoltà di riunione, più o
meno a breve o lungo termine con i parenti rimasti sull’Isola. Magari potrebbe
essere la manciata di voti che lo vedrebbe, ancora, gridare al broglio
elettorale.
Attento
Donald, potrebbe essere un autogoal.
sabato 28 settembre 2024
Raul Castro è vivo e vegeto
Sempre in tema di fake-news circolanti sul web, nei giorni e settimane scorse circolava la notizia che Raul Castro (93 anni) fosse ricoverato in fin di vita o addirittura morto in uno degli ospedali più avanzati di Cuba. Ebbene, l’altro ieri lo abbiamo visto in perfetta forma mentre riceveva il Presidente del Vietnam in visita ufficiale a Cuba.
Questo,
una volta di più dimostra quanto, alcune frange, dell’opposizione cubana
residente a Miami sia poco o niente credibile e fantasiosa.
venerdì 27 settembre 2024
Quando i "fake" sono inutili e dannosi
Sul web sta circolando una fotografia (di cui allego il link) con una didascalia che dice più o meno così: “Cuba un Paese assediato da 66 anni di embargo nutre cosi ì suoi bambini nelle scuole” e mostra una lunghissima tavolata di bambini con uniformi scolastiche che non sono certamente quelle di Cuba, con vassoi da self-service ricolmi di ogni ben di Dio. Al di là che l’embargo è del 1961, quindi gli anni sono 63, chi ha pubblicato questa foto, se lo ha fatto in “buona fede”, ovvero solidarizzando con Cuba, ha fatto un terribile autogol dal momento che farebbe venire meno la necessità di solidarizzare materialmente con Cuba. Se invece lo ha fatto per una sottile ironia non è che abbia raggiunto il suo scopo, aumentando la confusione. Purtroppo la realtà è ben diversa e ai bambini, con tutte le attenzioni che meritano e che ricevono, non si riesce a dare una dieta nutrizionale soddisfacente. Così che in un modo o nell’altro, si vergogni chi ha pubblicato quel falso grossolano.
Cuba. Geografia del
desiderio.
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La mensa scolastica che Cuba, sotto
embargo da 66 anni, regala tutti i giorni ai propri bambini.
martedì 24 settembre 2024
Chi ha (mal) tempo, non aspetti (mal) tempo
Ogni settimana esce un prospetto che indica gli orari di sospensione dell’energia elettrica all’Avana, suddiviso per gruppi di utenze e le varie fasi della sospensione. Noi facciamo parte del gruppo “1 B” e questa settimana ci toccava oggi, martedì, dalle 10 alle 14 e il prossimo sabato con lo stesso orario. Con stupore abbiamo notato che poco prima delle 9.30 il servizio era già stato sospeso ed è stato ripristinato solo alle 15.45 circa.
martedì 17 settembre 2024
Natale? È un'opinione
In Venezuela quest'anno si festeggerà il Natale...il 1° Ottobre. Il Presidente Maduro lo ha dichiarato ufficialmente. Dopo aver "vinto" le elezioni adesso si sostituisce anche al Papa o...a chi gli sta sopra. Può stabilire lui la data di nascita di Gesù Cristo. Siamo in attesa di vedere quando cadrà la Pasqua.
sabato 7 settembre 2024
Turismo e crisi
Una delle risorse, diventata importante, di Cuba è scesa a picco. Si tratta del turismo per il quale ho lavorato molti anni descrivendone anche la rinascita in tempi di Rivoluzione, seppure ormai pacifica. Il primo, duro, colpo è stato dato dalla Pandemia di Covid che ha fatto crollare il turismo in tutto il mondo, ma Cuba non è stata capace o non ha potuto risollevarsi. Gli standard ricettivi, i servizi collaterali e le offerte alternative sono insufficienti, se non sono peggiorati. È anche vero che il turismo, in generale, è soggetto a tanti fattori tra cui la moda oltre alle offerte più o meno allettanti degli operatori turistici.
Cuba
con delle bellezze naturali che non hanno niente di che invidiare agli altri
Paesi dei Caraibi, America Centrale e Meridionale, Estremo Oriente o Atolli del
Pacifico, ha avuto un piccolo seppur sostanziale decollo tra gli anni ’80
del secolo scorso e la prima decade di questo. Poi, come detto, la Pandemia che
non ha permesso a un’economia fragile e ostacolata dalle dure sanzioni anche
extraterritoriali previste dall’Embargo statunitense, tenta a decollare di
nuovo.
A suo
vantaggio ha anche una popolazione estremamente cordiale e disponibile con i
visitatori, ma credo che una delle sue attrattive principali sia stata anche
quella politica che oggi sembra interessare meno. Senza voler mescolare il vino
all’Acqua Santa e con tutto il rispetto dovuto, la scomparsa di Fidel Castro
che non era certo un’attrazione turistica e men che meno per sua volontà, dal
momento che ha sempre considerato il turismo un male necessario, a mio modesto
e forse erroneo parere, ha avuto una piccola parte di questa flessione, almeno
per quello che riguarda l’Europa e l’Italia.
Certo,
la parte del Leone l’ha sempre fatta il Canada con i suoi turisti balneari e
stanziali, ma da solo non basta e anche da quelle latitudini le quote sono
scese.
Un
problema molto serio e di difficile soluzione perché per incentivare
l’interesse dei visitatori bisogna migliorare strutture e infrastrutture, ma se
gli ingressi in valuta non riescono a coprire i fabbisogni, come si fa?
Per
contro però, continuano a sorgere come funghi degli alberghi di dimensioni che
sembrano eccessive, anche esteticamente. Chi li occupa?
martedì 3 settembre 2024
Oggi si compiono 35 anni
Oggi ricorrono 35 anni dal terribile incidente del 1989 avvenuto sulla pista dell’aeroporto dell’Avana. Un sinistro provocato principalmente dalla presunzione ed errori di calcolo del pilota che ha comunque pagato anche lui con la vita le sue leggerezze assieme agli altri 111 occupanti del velivolo, tra equipaggio cubano e passeggeri italiani.
Presunzione
per non aver ascoltato i suggerimenti della Torre di Controllo che gli
suggerivano di ritardare il decollo per il maltempo, particolarmente violento
in questo periodo dell’anno e gli errori di calcolo per non aver tenuto in
conto la, relativa, limitata potenza dei motori dell’IL62 di cui era al comando
che rendevano problematica l’uscita da una turbolenza a bassa quota. A questo
si è aggiunta anche la fatalità che proprio al termine della pista mentre si
trovavano a 60 metri da terra si è formata una raffica di vento discendente, conosciuta come windshire, incubo dei piloti, che
ha schiacciato il velivolo verso il basso facendolo schiantare tra la fine
della pista e il centro abitato di Luzgardita, costituito prima dell’aeroporto
e comunque in tempi meno pericolosi, ma che il buon senso avrebbe dovuto far
sgomberare quando il traffico si stava incrementando e la potenza degli aerei pure.
Difficile
o quasi impossibile per qualunque pilota anche con apparecchi dotati di motori
più potenti poter “bucare” la tormenta a quella quota.
L’abbrivio
dovuto alla velocità ha trascinato l’aereo per varie centinaia di etri mentre,
essendo zeppo di carburante, per l’urto e l’attrito prendeva fuoco lasciando
senza campo gli occupanti e radendo al suolo buona parte di Luzgardita di cui
non si era reso noto il numero di vittime, se lo si è fatto successivamente non
ne sono informato.
Un
dettaglio che mi sembra ancora oggi incredibile è che mia figlia che era venuta
a trovarmi, era prenotata su quel volo, ma ha voluto anticipare il rientro di
una settimana. Proprio vero che quando non ti tocca…
giovedì 22 agosto 2024
Per la burocrazia (quasi) tutto il Mondo è Paese
Che la burocrazia sia
infernale in (quasi) tutto il Mondo è risaputo, ma quella cubana ha una marcia
in più. Stamattina sono andato in banca rassegnato, come sempre, all’idea di
farmi una coda che poteva andare dalla mezz’ora all’oretta. Invece no, sono state
oltre due ore per un’operazione che è durata meno di 5 minuti. Come mai?
Risulta che chi ha un conto in valuta, prima del disastro finanziario
cominciato con la famigerata “riunificazione (sic!) monetaria, andava allo
sportello dopo una più che accettabile coda di qualche minuto, e riscuoteva il
suo. Adesso no!
Bisogna fare la coda alla
parte “commerciale” dove confluiscono le imprese e comunque casi che hanno una
certa complessità e/o quantità di pratiche da smaltire. Il tutto per trasferire
dal conto alla scheda magnetica l’importo desiderato che comunque viene
trasformato nella valuta virtuale MLC (Moneta Liberamente (sic!) convertibile.
Nel caso di necessità di effettivo in valuta (la propria), bisogna fare
richiesta scritta di una quantità X e aspettare la disponibilità che
normalmente non va sotto i due mesi, salvo presentare giustificazioni di
urgenza.
Alla mia richiesta di parlare
con la direttrice della filiale, per capire come mai questa semplice e veloce
operazione non si possa fare agli sportelli di cassa, questa mi ha candidamente
risposto che “questo non è previsto” e che lei non poteva provvedere al cambio
della procedura perché sono disposizioni ”che vengono dall’alto”,
accompagnandosi con un gesto delle braccia e uno sguardo al cielo. Sono rimasto
perplesso. Saranno disposizioni dell’Onnipotente o più semplicemente de
Presidente o del Primo Ministro?
Delle due persone addette al
sevizio “commerciale”, una alle 11.45 ha staccato per andare a mangiare,
nonostante abbiano avvisato che la banca chiudeva alle 13 in quanto non funzionava
l’aria condizionata.
Fra le tante idee innominabili
ho pensato anche se gli assaltatori siano dentro o fuori dalle banche.
sabato 17 agosto 2024
Il Paese delle contraddizioni
C’è sempre molta attenzione verso Cuba, ma la distanza e la disinformazione da entrambi i lati non possono nemmeno rendere l’idea della realtà.
La contraddizione, da che la conosco, è sempre stata regina a Cuba a volte in modo veramente paradossale. Uno degli esempi è il paragone tra il “Periodo Especial” degli anni ’90 e l’attualità. Nel primo caso in un Paese dove l’abbondanza o anche la semplice sufficienza non esistevano, tutto era soggetto allo Stato e l’iniziativa privata era completamente assente. Lo Stato garantiva le necessità di base per una Società come la Sanità e l’Istruzione in particolare oltre a garantire un pacchetto di generi alimentari e utilità domestiche a prezzo politico con la famosa “Libreta de abastecimiento”. Ma, per esempio, la frutta e la verdura erano pressoché introvabili e quando, con poca possibilità di scelta apparivano nei “puestos de viandas”, erano immangiabili. Quel periodo servì a far capire che almeno alcune attività avevano bisogno di essere svolte da privati perché lo Stato non poteva garantire la capillarità dei servizi. Piano, piano, si aprirono le porte alle attività private seppure all’inizio con certe limitazioni. Paradossalmente adesso le attività private sono dilagate e se non si trova quello che prima garantiva lo Stato nei servizi essenziali, lo si trova nei generi alimentari e nei beni di consumo, seppure con una scelta limitata la qualità discutibile. Il problema maggiore è l’inflazione accompagnata, ovviamente, dalla crescita dei prezzi non accompagnata da quella dei salari per, gli ancora moltissimi, lavoratori dello Stato. Chi tornasse all’Avana dopo un periodo di almeno 20 anni, non la riconoscerebbe più per il proliferare di botteghe più o meno attrezzate che fioriscono nelle strade di porta in porta. Apparentemente c’è più gente che vende di quella che compra.
Il problema è che questo
esercito di “piccolo capitalismo”, a volte nemmeno troppo piccolo, cresce
incontrollato per mancanza di una struttura fiscale e i commercianti godono dei
benefici senza sottostare agli oneri, mentre lo Stato è sempre più in bolletta.
Gli errori della riforma
monetaria si fanno evidenti e la cosiddetta “unità monetaria” non è mai
esistita, i mezzi di pagamento non sono solo in moneta nazionale, esattamente
come prima, anzi in alcuni casi è peggio proprio per questa ventilata “unità monetaria”.
Risulta che prima di questo evento c’erano confini ben definiti sull’uso della
valuta o della moneta nazionale, oggi è un miscuglio si può pagare con ogni
tipo di moneta, reale o virtuale come la MLC (moneta Liberamente (sic!)
convertibile. Tanto per fare un esempio, c’è il Club Havana (da non confondere
con il Rum Havana Club) che è un circolo creato per dare un luogo di ritrovo e
svago ai soli diplomatici, si è poi allargato ai tecnici stranieri e
attualmente è aperto a qualunque straniero che abbia la residenza in Cuba.
Questo Club che per sua natura doveva essere, come lo era, fonte di prestazioni
e servizi pagati in valuta, oggi viene pagato in moneta nazionale, partendo
dall’iscrizione in poi.
Allora qualcosa non funziona
in una Società Socialista dove, per necessità, si è aperto uno spiraglio al
capitalismo. O no?
mercoledì 7 agosto 2024
Davvero in punto di morte si rivive il film della propria vita?
Si dice che quando si arriva in punto di morte, si vede scorrere tutto il film della propria vita. Io dubito che in frazioni di secondo, fossero anche minuti, questo possa succedere. Dovrò aspettare ancora un pochino per saperlo. Quello che so per provarlo direttamente è che meno speranza di vita rimane, affiorano ricordi sepolti nel tempo. Si rivedono persone e fatti che hanno avuto un ruolo nella vita passata, a volte con grande importanza per gli sviluppi successivi e a volte soltanto come aneddoti. Uno di questi ricordi che senza dubbio ha avuto una importanza fondamentale viene proprio dalla nascita e dura fino alla maggior età che allora era di 21 anni.
Mia madre era cittadina turca
ebrea e non poteva sposare mio padre, separato, ma in tempi in cui il divorzio
non si poteva nemmeno sognare, pertanto venni iscritto come “figlio di madre
nubile” e senza un padre legittimo. Per questo motivo, fin dai primi vagiti,
venni iscritto al Comune di Milano come di nazionalità estera. Ma ecco il
bello: fin da subito però venni iscritto alle liste di leva per il servizio
militare che allora era obbligatorio nonostante che in ogni certificato che
chiedevo all’Anagrafe risultavo straniero. Passarono gli anni e venne il tempo
delle prime chiamate al distretto militare per visite e accertamenti che
culminavano con i famosi “tre giorni” che precedevano l’arruolamento di poco
più di un anno.
Nel 1961, tra i 16 e Lo zio che ra17 anni vennero in Italia, dagli
Stati Uniti, degli zii di mia mamma che non avevano figli, si innamorarono di
me e organizzarono perché andassi a vivere con loro a New York. Per questo
avevo bisogno del passaporto e per averlo dovetti andare al Consolato turco di
Milano dove mi accolsero in una lingua sconosciuta. Per fortuna, per il loro
lavoro, parlavano anche italiano e mi concessero il passaporto della mezza luna
e la stella.
Tra la metà e la fine di
maggio mi imbarcai sul modernissimo (allora) transatlantico Leonardo da Vinci
che era al suo secondo viaggio transatlantico di linea. All’epoca si viaggiava
meno in aereo, specialmente nei viaggi oltreoceano. Dopo una settimana di mare,
di cui 5 giorni nell’Oceano Atlantico senza vedere terra se non, da lontano, le
Isole Azzorre, all’alba del 1° luglio arrivai al porto di New York, dopo aver
compiuto le 17 primavere in alto mare, passando sotto gli occhi attenti e la
fiaccola della Statua della Libertà. La visione era certamente di grande
impatto nonostante la bruma dell’alba estiva. Lo zio mi ricevette e mi portò
nella loro casa di Brooklyn, quartiere notoriamente “italiano”, ma non solo, di
New York.
Dopo i primi giorni di fascino
del nuovo e sconosciuto però, mi resi conto che la vita in quel Paese non era
fatta per me e in meno di un mese lo zio dovette organizzarmi il viaggio di
ritorno che effettuai sulla nave Constitucion, orgoglio della flotta americana,
ma che in confronto alla nostra “Leonardo” era una bagnarola.
Ritorno alla vita “normale” in
un’età difficile per le caratteristiche proprie e per il fatto che un giovane
con solo la scuola dell’obbligo e con vista all’interruzione per la chiamata di
leva, non era facile trovare un lavoro “serio”. Ciononostante tra le varie esperienze
provvisorie ebbi la possibilità di diventare ottico in una ditta che mi aveva
assunto come fattorino e che col tempo mi aveva passato nei laboratori di
riparazione e montaggio degli occhiali. Per quella inquietudine propria
dell’età, non mi conformai e detti le dimissioni restando a spasso.
Nel frattempo, giocando a
calcio nei campionati giovanili, avevo l’illusione, come tanti, di poter far
carriera in quello sport e probabilmente con un’altra testa avrei potuto anche
farla, le doti non mi mancavano. Fui “scoperto” da osservatori della S.G.
Gallaratese che militava nel campionato di Serie D nella categoria
semiprofessionisti, siccome giocavo in difesa, nei piani della Società era di
allevarmi per sostituire un giocatore che avevano venduto alla Fiorentina:
Bernardo Rogora. Nemmeno a dirlo, col caratteraccio e la presunzione di cui ero
molto più dotato che come calciatore, il progetto fallì anche per la famosa
chiamata alle armi. Ricevetti la cartolina di precetto per il 10 gennaio 1965,
quando avrei dovuto presentarmi all’89° Reggimento Salerno C.A.R. di Savona.
Non avevo ancora compiuto i 21 anni ed ero ancora cittadino turco…soltanto
nell’estate successiva, approfittando della licenza ordinaria ed avendo
compiuto la maggiore età, potei recarmi all’apposito ufficio dell’Anagrafe di
Milano per prestare giuramento di fedeltà alla mia nuova Patria. Il giuramento
prestato come difensore in armi non venne nemmeno preso in considerazione.
Dopodiché dovetti recarmi al
Consolato turco per notificare la decisione con lacrime (di coccodrillo?) del
Console e personale amministrativo.
Ci sarà qualcuno che possa
spiegarmi dove si trova la logica e dove si figurassero errori o abusi da parte
di qualcuno?
Intanto aspetto di vedere se
altri ricordi sepolti tornano alla luce.
venerdì 2 agosto 2024
Arriba España
Il clima politico spagnolo si va surriscaldando sempre più. Il Capo del Governo, Pedro Sànchez dall’immagine fresca e rassicurante, si trova involucrato in affari poco chiari di sua moglie, Begoña e si rifugia nel rifiuto di dichiarare all’Autorità inquirente. Al di là di questo episodio, Sànchez, presiede con grandi doti di equilibrismo un Governo composta da forze anche contrastanti con la Corona tipo la sinistra repubblicana catalana, separatista, come i movimenti baschi, pure separatisti. Per mantenersi al potere ha presentato rapidamente un progetto di amnistia per il separatista catalano, ricercato e rifugiato in Belgio, proprio per non essere abbandonato dai catalani. Quanta vita avrà ancora il Governo del bel Pedro?
Olimpiadi
Sarò pure un vecchio retrogrado, però mi sembra che queste Olimpiadi francesi abbiano qualcosa che esce dalla loro natura. In primo luogo l’inaugurazione tenuta per la prima volta fuori dalla sua sede “naturale”: uno stadio. Poi per aver previsto alcune gare di nuoto, per spirito di originalità come il precedente in un fiume, specificatamente la Senna, le cui acque si sono rivelate inquinate e si è dovuto procedere alla sospensione dell’evento. Il terzo episodio, però non dovuto all’organizzazione, è stato quello del combattimento pugilistico fra la rappresentante italiana e l’algerina accusata di essere “un uomo”. Al di là del fatto specifico per il quale non ho competenza medica né giuridica, mi sembra che uno sport come la boxe non sia proprio il massimo per il genere femminile e credo (magari mi sbaglio) che le donne che lo praticano siano se non tutte, per la maggior parte, invidiose del pene. A questo punto sarebbe opportuno prevedere per le future edizioni la categoria di “Terzo Sesso” o magari anche Quarto, perché vi possa prendere parte chiunque senza polemiche e/o limitazioni.
mercoledì 31 luglio 2024
Un parere personale sulla situazione postelettorale in Vnezuela
Ho l’impressione che Maduro non sia uscito proprio bene, almeno nella considerazione internazionale, dove anche amici come Lula da Silva o altri rappresentanti delle sinistre moderate hanno preso le distanze. Quello che uno si chiede è perché proclamare delle “elezioni libere” se poi nella realtà non lo sono? Dove si vede che le urne non vengono aperte pubblicamente dopo il deposito dell'ultimo voto? Meglio non esser ipocriti e dichiarare apertamente una “Dittatura del Proletariato” di antica memoria dove il proletariato restava tale e la cupola viveva nell’opulenza. Cambiando l’ordine dei fattori il risultato non cambia.
mercoledì 24 luglio 2024
Una Legge positiva, ma...
Sicuramente una buona notizia: i cubani potranno costruire barche per poter pescare o per diporto. Potranno anche importare motori fino alla potenza di 60HP.
Questa
nuova Legge è senza dubbio positiva per quello che riguarda le libertà individuali,
utile per il lavoro e per lo svago. Cuba
è un’isola dove, assurdamente, non si trova in vendita il pesce o i prodotti
del mare in genere. Da una cinquantina di anni era vietato, ai privati,
possedere natanti per ragioni di sicurezza nazionale. Adesso, supponendo che le
medesime ragioni non sussistano, nel senso più stretto, ne rimangono altre che
erano comprese nell’anteriore divieto, come la possibilità di espatrio
clandestino.
Non
voglio essere pessimista, ma mi sembra che le condizioni attuali del Paese non
richiedessero con tanta celerità un provvedimento che in sé, come dicevo, è
positivo e che come il riordinamento monetario si rivolga poi contro sé stesso.
In un
momento nel quale si moltiplicano le fughe, diserzioni o più in generale gli
espatri più o meno legali o clandestini, mi sembra che la presenza di natanti a
portata di mano, seppure custoditi, possano portare a furti e violenze per
poter espatriare. A questo si aggiunge la penuria di carburanti che stanno
limitando il normale traffico pubblico e privato con il divieto di portare
recipienti alle pompe di benzina, ma è possibile solo riempire il serbatoio del
veicolo. A questo punto, come si alimenterebbero i motori dei natanti?
Supponendo che si fornissero dei permessi agli aventi diritto, non aumenterebbe
il rischio di speculazioni, accaparramenti e furti?
Più
che giusto ed encomiabile aumentare le libertà, ma allora perché dichiararsi in
un’economia di guerra? Le guerre richiedono sacrifici e limitazioni. Sarebbe
meglio dichiarare la pace.
martedì 23 luglio 2024
Difficoltà
Ho avuto qualche difficoltà con la pubblicazione del blog, adesso risolte. A breve i ricomincia...
martedì 16 luglio 2024
Un errore gravissimo
Quello che hanno commesso due giganti dell'informazione come la CNN e il Washington Post è iperdonabile e daano loro un duro colpo alla credibilità da parte del loro sterminato pubblico di orientamento democratico nonché agli altri media cui trasmettono le informazioni come nel caso della CCN.
Subito dopo l'attentato a Donald Trump, hanno pubblicato che "era caduto durante un meeting". Se si poteva e i può dubitare della genuinità dell'attentato e non di una mostruosa macchinazione, di cui Trump è capacissimo, bisognava dirlo dopo, preferibilmente con le adeguate investigazioni. Non sono due mezzucci di quartiere, ignoti bloggers o frequentatori delle chat online, bensì di due giganti dell'informazione con diversi ilioni di lettori.
domenica 14 luglio 2024
Un attentato che puzza
Ho rilevato una serie di stranezze e coincidenze sospette nell’attentato subito da Trump al cui cospetto Berlusconi era meno di un lattante.
Intanto l’attentatore era un repubblicano ed è morto, così il principale testimone se ce ne fossero altri, non c’è più. Non potrebbe essere stato coperto di soldi e tranquillizzato su un eventuale “arresto”?
Ha sparato 10 colpi da 120 metri con un’arma modernissima e nessuno è andato a segno eccetto quello del graffio all’orecchio.
Era stato visto, ben prima, a girovagare sui tetti.
L’attentato è successo nel pieno della campagna elettorale e porterà grande beneficio in voti alla “vittima”.
Seppure Trump non è ancora presidente aveva comunque grandi possibilità di esserlo e questo lo favorisce ancora di più.
Uno che è capace di mandare ad assaltare la Casa Bianca non è capace di costruire un evento simile?
Meditate gente, meditate.
sabato 13 luglio 2024
La logica illogica dei "cartelli" o mafie
Chi ha visitato Cuba molti anni fa, specialmente fino alla fine degli anni ‘80 o agli inizi dei ‘90 con il “Periodo especial de guerra en tiempo de paz”, oggi si stupirebbe nel vedere l’infinità di esercizi commerciali privati presenti all’Avana, mentre allora era tutto statale e praticamente non si vedevano punti di vendita. Anche oggi però chiamarli negozi sarebbe un eufemismo. In questo Paese delle contraddizioni, questa è una in più. Manca di tutto, l’essenziale, e si vende il superfluo o quasi se si eccettuano gli alimentari che non sono certo un lusso, peraltro carissimi e fuori dalla portata dei più. Altra contraddizione. Normalmente per la legge della domanda e dell’offerta c’è una concorrenza con mira al ribasso. Qua invece no, queste recentemente inventate “Minipymes”, piccole e medie imprese commerciali o artigianali che importano meci dall'estero, sembra abbiano fatto un “cartello”, in Italia si chiamerebbe Mafia, per cui i prezzi vanno solo al rialzo e se si tenta di calmierarli gli articoli spariscono. Evidentemente chi li gestisce preferisce il “poco, ma buono”. Strano concetto per chi rimpiange il capitalismo e il libero commercio. Una volta di più Cuba si dimostra la capitale dell’illogico.
martedì 9 luglio 2024
Ritorno alla realtà
Già da un certo di tempo, prima di andare a Cancùn, avevo problemi con il cambio della mia (si fa per dire) macchina, una Fiat Polsky 126 della metà degli anni ‘80. Non funzionavano bene la prima e la terza velocità. Il meccanico non era disponibile e così dovetti rimandare la riparazione. Appena rientrato il meccanico aveva terminato i suoi precedenti impegni e ha messo mano all’opera scoprendo che i pignoni relativi alle due marce citate erano consunti, per fortuna il resto era salvo. Il motivo era stato causato dalle giunzioni in gomma che sigillano la scatola del cambio, logorate e che avevano lasciato uscire tutto il liquido. Detto, fatto è riuscito a trovare i due pignoni e il resto del materiale deteriorato per poter rimontare motore e scatola del cambio. Il piccolo problema è che il lubrificante per la scatola è introvabile, nemmeno fosse uranio arricchito. Mi sto mordendo le dita per non averlo comprato a Cancùn, ma chi si immaginava che il fondo del barile si era sfondato a furia di raschiarlo? Certo la Legge e la vita non ammettono ignoranza e adesso mi godo la vista della macchinetta immobile e che fra l’altro, necessita anche del carrozziere.
sabato 6 luglio 2024
lunedì 1 luglio 2024
Cancùn, adiòs
Abbiamo lasciato Cancùn dopo una settimana passata bene eccetto l’ultimo giorno rovinato dalla pioggia, col ricordo di un volo di andata disastroso e di quello di ritorno eccellente con partenza in orario e arrivo in anticipo, il volo previsto come da itinerario per la durata di 1 ora e dieci minuti è stato coperto in soli 50 minuti.
L’arrivo a Cuba, attualmente, è stato facilitato molto rispetto al passato potendo compilare la modulistica richiesta online dalle 72 alle 24 ore prima dell’arrivo e che comprende una dichiarazione giurata che evita il passaggio alla dogana. Rapido anche il controllo passaporti, ma...dopo, ci si deve sottoporre al controllo di sicurezza evidentemente inutile per chi sbarca da un volo internazionale dove è già stato abbondantemente controllato all’imbarco. Non si potrebbe evitare?
Altr delizia è stata la mancanza di connessione fino alle 5 del pomeriggio del 1° luglio.
Come già detto il soggiorno a Cancùn è stato piacevole all’hotel Selina Laguna, installazione che si trova in un’ottima posizione, ma è abbastanza spartana e con un servizio che lascia a desiderare, ma se vogliamo, è giustificato da un prezzo contenuto. Una sistemazione ideale per giovani, magari con pochi mezzi. Errore di valutazione da non ripetere e consiglio agli amici che volessero recarsi a Cancún di evitarlo dal momento che la scelta è infinitamente amplia per prezzi e ubicazione.
lunedì 24 giugno 2024
Chi ben comincia...
Cancun, arrivo!
Incredibile, ma vero mi hanno dato i MIEI soldi anche se i 3/4 di quanto richiesto, però penso e spero che bastino anche se le spesucce sono diverse e i pasti principali fuori dall'albergo.
Ieri, venerdì, mi hanno chiamato alle 15.45 per dirmi che potevo andare a risucotere i miei averi e alle domande di dove e quando hanno risposto presso la mia banca...lunedì, seppure la richiesta specificava la mia partenza prevista per domenica. Dopo angosciosa attesa mi hanno detto che potevo andarci stamattina (sabato) al che ho risposto che la succursale oggi era chiusa dato che le banche lavorano a sabati alterni e alla mia era toccato sabato scorso. Altra attesa angosciosa con telefono riagganciato. Terrore!
Poco dopo mi hanno richiamato dicendo di andare ad altra succursale che oggi era aperta. Così è stato e mi hanno dato tutta la cifra in biglietti da 10 e 5 Euro... senza parole. Come sempre le poche cose che si risolvono sono sempre all'ultimo minuto e con angoscia. Quando si risolvono...
domenica 16 giugno 2024
Siamo all'ammazzacaffé
C'è un vecchio detto italiano che per indicare qualcosa che ha avuto termine, magari senza speranza dice: "siamo alla frutta". Nel caso di Cuba direi che siamo oltre come ad esempio i pranzi o cene importanti dove si serve il dolce, il caffé e il cosiddetto "ammazzacaffé", normalmente un liquore. Dopodiché basta.
Nel caso di Cuba siamo arrivati all'ammazzacaffé. Chi riceve valuta dall'estero, come nel caso mio, ed ha un conto in banca precisamente in valuta e non in moneta locale, per le spese ordinarie che si effettuano con la "tarjeta", una specie di carta di credito, vede trasformati i suoi soldi nella moneta virtuale MLC (Moneda Libremente Convertible, sic!!!) da usare negli appositi punti di vendita. Fino a qualche anno fa si poteva ritirare il contante, adesso per averlo bisogna prenotarlo con diversi mesi di anticipo e presentare una giustificazione per l'eventuale uso che se ne farebbe!!!
Uno si domanda come si chiama questo comportamento: abuso, appropriazione indebita ocos'altro?
lunedì 10 giugno 2024
E questo come si chiamerebbe?
Tra le “stranezze” di questo Paese, ormai ridotto al lumicino, c’è quella che chi ha un ingresso in valuta con relativo c/c in banca locale non può usufruire liberamente dei SUOI soldi che vengono accreditati in Euro, Franchi, Sterline eccetera, ma restituiti sotto forma di moneta virtuale (MLC - Moneta Liberamente Convertibile, sic!!! da chi e come?) che è utilizzabile solo negli esercizi, abbastanza sforniti, di proprietà statale.
Chi ha bisogno della (sua) valuta, la deve prenotare con mesi di anticipo e con una valida giustificazione che normalmente coincide con la prenotazione di un viaggio all’estero e presentazione delle relative ricevute di alberghi e/o biglietti aerei. Il problema è che nessuna compagnia aerea o agenzia turistica accetta MLC come pagamento, quindi se la persona non ha chi gli fornisce questa pezza giustificativa pagando il viaggio ed eventualmente il soggiorno in un Paese terzo, come fa?
Nel mio caso, avendo maturato più che il minimo di pensione in Italia e dal momento che l’INPS manda a ME Euro reali, perché non ne posso usufruire a mio piacimento? Anche prima di questo provvedimento non credo di averne mai abusato e adesso se devo organizzare un viaggio sono sulla corda tesa.
sabato 8 giugno 2024
Europei di serie A e B
Sono arrivate le elezioni europee 2024 e non si è ancora stabilito un metodo per far votare i cittadini europei all’estero. Nel caso italiano, quando si vota per le Amministrative non ci sono problemi in quanto è ovvio, per la loro natura, che questo tipo di elezioni siano per i cittadini residenti in un Comune specifico. Chi risiede all’estero non ha diritti o doveri verso quell’Amministrazione locale, Comune, Provincia o Regione che sia. In merito alle Politiche la situazione è diversa perché, come dice la parola stessa, si tratta di dare un indirizzo politico al Paese e questo sì riguarda anche i residenti all’estero. Nel caso di Cuba e credo di altri paesi dove la presenza italiana è relativamente bassa, l’Ambasciata non dispone di un Seggio Elettorale e il cittadino che lo desideri può recarsi in Italia con un rimborso delle spese del 75% relativo al biglietto aereo. Un sistema che unisce l’utile (voto) al dilettevole (riunione con parenti e amici) ad un prezzo agevolato.
Nel caso delle Elezioni Europee non ci sono disposizioni in merito, ma credo che questo tipo di Elezione abbia indubbiamente un carattere politico, più che amministrativo. Un piccolo esempio di quanta strada si debba ancora fare per avere un’Europa veramente unita: gli Stati Uniti d’Europa.
Non si potrebbe valutare una legge che possa fare in modo di creare un Seggio Elettorale in ogni Paese che abbia relazioni diplomatiche con l’Unione? Molto probabilmente, anzi quasi certamente, il numero di elettori europei giustificherebbe la costituzione di un Seggio Elettorale. Si potrebbe stabilire un calendario per il quale, a turno, ad ogni tornata sia un Paese Membro diverso ad occuparsene.
A quanto pare, però, questo forte richiamo politico al voto è ancora subordinato a una struttura amministrativa Si arriverà veramente a un’Europa unita o succederè prima una catastrofe mondiale? La risposta mi fa paura.