Translate

Il tempo all'Avana

+28
°
C
H: +28°
L: +23°
L'Avana
Lunedì, 24 Maggio
Vedi le previsioni a 7 giorni
Mar Mer Gio Ven Sab Dom
+28° +29° +29° +28° +29° +29°
+24° +24° +24° +24° +24° +24°

domenica 28 dicembre 2014

"Monnezza" o Tomás Milián?

Pubblicato su FB da Giuseppe Sansonna


Venerdì 16 gennaio ore 21:00 al Cineclub Detour di Roma proietteremo due grandi interviste/documentari su Tomas Milian. Il primo ripercorre la carriera artistica del nostro amico cubano dai suoi esordi col cinema “intellettuale”, passando per il Western, fino alle ultime produzioni americane.

Subito dopo invece il turno di The Cuban Hamlet – Storia di Tomas Milian, documentario del dicembre passato, diretto da Giuseppe Sansonna, il quale racconta il ritorno di Tomas all'Havana, lasciata nel 1956.
Mentre otteneva un insperato ingresso all’Actors studio, a Cuba esplodeva la Revolución castrista. Tomas decise allora di intraprendere la sua rivoluzione personale, vissuta sullo schermo. Diventò italiano d’adozione,oscillando tra Visconti e Bombolo, tra Antonioni e lo spaghetti western. 58 anni di assenza e finalmente Tomas torna a casa dove i fantasmi di un tempo non sembrano ancora essere svaniti del tutto. Vagando per l’Havana “alla ricerca dei passi perduti” si abbandona a un lungo, ipnotico racconto nel suo dolce tono ispanico, puntellato di gergalità americane e scivolamenti romaneschi. Confessandosi a uno sguardo amico, traccia bilanci, rimugina ricordi, tragedie fondative e amori perduti. E, infine, sembra svelare l’ultima maschera, quella più intima.

Presenti in sala Giuseppe Sansonna che presenterà il suo lavoro, l'attrice Gabriella Giorgelli che con Tomas ha girato tre film cult La vita, a volte, è molto dura, vero Provvidenza? (1972); Il cinico, l'infame, il violento (1977); Delitto sull'autostrada (1982); e Giuseppe Montagnese gestore del sitowww.tomasmilian.it 


Info e contatti: info@tomasmilian.it








Il ritorno di "Er Monnezza" a Cuba
Pochi giorni prima della telefonata tra Obama e Castro già  Tomas Milian era stato  riaccolto nella sua Havana dopo quasi 60 anni d'esilio



GIANLUCA NICOLETTI

La Stampa, 22/12/2014

La caduta della cortina tra Occidente e Cuba potrebbe essere merito di “Er Monnezza”. Chiaramente siamo tutti felici e soddisfatti che sia definitivamente chiusa l’ ultima appendice della guerra fredda e finalmente andremo tutti a Cuba a vedere fast food e internet cafè…Per onestà intellettuale però non possiamo non ricordare che appena una settimana prima della storica telefonata del “todos somos americanos”,  tra il Presidente degli Stati Uniti e Raul Castro, a Cuba già si respirava un’ aria nuova rispetto al passato: sulle spiagge dell’ Havana era approdato un figliol prodigo che mancava da quasi 60 anni. Tomás Milián era nato proprio al quartiere Vedado nel 1933 (il 3/3/33 per l’esattezza, data che lui considera fatidica) aveva vissuto alla grande tra donne e locali di lusso fino al 1956, anno in cui partì per gli Actors Studio di New York seguendo un sogno americano, da cui però non è più tornato. A Cuba nel frattempo era scoppiata la rivoluzione e lui non c’ aveva messo più piede.  
Con una delicata operazione diplomatica, favorita dall’ Ong IXCO che ha mediato il rientro, Il governo cubano ha accettato che Milián tornasse a immortalare in un documentario la sua nostalgia. Per farlo ha scelto il regista Giuseppe Sansonna (nato il 7/7/77 e quindi fatalmente legato al suo destino). I due hanno trascorso una settimana da “Ritorno al futuro”, durante la quale Tomás è andato alla ricerca dei suoi passi perduti, come dice lui stesso, sui luoghi della sua memoria intima.  
E’ tornato alla casa dove suo padre si suicidò di fronte a lui dodicenne, ha riaccarezzato la barba del “Caballero de Paris”, statua bronzea dedicata al matto del “Vedado” quartiere dove Tomás giocava da bambino. Ha ballato durante un rito di santeria nel cuore dell’ Havana Vieja, è tornato nel cimitero monumentale Cristobal Colón alla ricerca del suo primo grande amore, una ragazza mulatta morta d’ infarto 15 anni fa, lui s’ illudeva che fosse avvenuto nello struggimento del suo ricordo.  
Tutto questo è diventato un documentario: “The Cuban Hamlet” (guarda il trailer) trasmesso da RaiMovie la notte del 16 dicembre. Il giorno dopo fatalmente Castro e Obama si sono sentiti al telefono.  






Nessun commento:

Posta un commento