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mercoledì 25 marzo 2020

Il mio succinto ricordo di Juan Padrón

Probabilmente, molti lettori che non siano cubani o che non conoscano benissimo Cuba, si chiederanno chi era Juan Padrón nonostante nel settore dell’animazione è conosciuto in tutto il mondo che ha percorso in gran parte per la sua attività.
La sua brillante vita artistica è cominciata da disegnatore di fumetti fino alla creazione del suo personaggio diventato icona e idolo di grandi e piccoli: Elpidio Valdés. Un giovane combattente per la libertà di Cuba dal dominio spagnolo, Con gli anni, Elpidio è stato introdotto nei cortometraggi di animazione che servono ancora oggi come materiale didattico per i giovanissimi e nel tempo è stato coinvolto in molte altre circostanze epiche nella storia di Cuba. Il binomio è diventato indissolubile.
Una delle cose straordinarie di queste avventure è che Elpidio e i suoi compagni di avventura, con in primo piano il fedele e imprevedibile cavallo Palmiche, hanno conquistato gli schermi grandi e piccoli della Spagna dove, gli spagnoli nonostante i loro antenati siano vittime di caricature beffarde e naturalmente perdenti, accolgono questi variopinti “mambises” con grande simpatia e Juan è sempre stato ricevuto con calore nell’antica Madre Patria.
Juan però, raggiunto il grande pubblico internazionale, non si è fermato ed ha continuato a partorire personaggi divertenti e dalle caratteristiche più svariate. Esaurito il filone Elpidio, si è dedicato a una serie sketch fulminanti, non a caso chiamati Filminuto, in collaborazione con Joaquín Lavado “Quino”, col quale ha stretto una grande amicizia col risultato di animare i disegni di Mafalda che fino ad allora Quino aveva sempre rifiutato, ma il talento e la carica umana di Juan lo hanno convinto. Poi è venuta la serie di !Vampiros en La Habana” che ha segnato l’ingresso di Juan nel lungometraggio.
Tutte le pellicole dei “Vampiros”, a partire dal soggetto e la sceneggiatura sono state anche trasposte in letteratura per giovani.
Sul piano personale Juan era un tipo straordinariamente gioviale, sempre pronto alla battuta e allo scherzo, non potrò mai dimenticare i momenti passati assieme con le sue imitazioni dei “fratelli sovietici” dalle quali ha anche tratto un corto intitolato “Kolia”, un giovane marinaio sommergibilista della marina di quel Paese.
Prediligeva le storie belliche essendo attento studioso di armi e uniformi di ogni epoca o Nazione moderna. Più volte gli ho fatto notare che in Europa questi tipi di “cartoons”, specialmente per i bambini, potevano non essere sempre o da tutti graditi, ma evidentemente il modo di affrontare il tema, faceva passare in secondo piano la parte “violenta”.
Si dice che normalmente i comici o gli umoristi in genere, nella vita quotidiana non lo sono affatto, uno degli esempi che ho conosciuto è proprio Quino, sempre serio e compunto, ma quando apre la bocca è per una battuta o un’osservazione micidiale. Juan non faceva parte di questa presunta maggioranza il buonumore e le risate accompagnavano le sue giornate.

Molto ci sarebbe da dire e sicuramente hanno detto, dicono e diranno i media di ogni parte del mondo, andando sicuramente più a fondo di queste righe a carattere personale e non certo professionale.


martedì 24 marzo 2020

Ma quando cambierà? ¿Pero cuando cambiará?

Il detto che le disgrazie non vengono mai sole è più fondato che mai in questi ultimi tempi. Dopo la catastrofe planetaria causata dal Covid-19 o Sars 2 come pure si conosce che ha flagellato l’Italia più che mai, in relazione alla popolazione/contagi/morte, attualmente Cuba e in particolare l’Avana soffre di una delle più gravi siccità delle ultime decadi, con grave rischio di severi razionamenti, peraltro già in parte iniziati.
 Poi ne sono avvenute altre che hanno toccato da vicino me e ovviamente in modo maggiore altre persone più legate a Sergio Lago o, notizia di oggi, a Juan Padrón, il grande del Cinema di Animazione cubano, ma non solo. Juan soffriva da tempo di grave affezione polmonare con gravi complicazioni, ma non connessa al Coronavirus. Lui poi non era di quelli che avessero gran cura della propria salute aggravata anche da un sovrappeso veramente eccessivo che gli rimproveravo spesso.
La mia amicizia con lui risale agli anni ’80, quando frequentavo gli Studi di Animazione dell’ICAIC di cui la mia compagna di allora era direttrice. Da allora ci siamo frequentati anche se saltuariamente, qualche pranzo o cena o frequentazione di eventi. Difficilmente dimenticavamo i rispettivi compleanni, il mio 75°, nel giugno scorso, ha avuto il piacere di averlo gradito ospite con la sua compagna di sempre: Berta la “gallega”, soprannominata così per i suoi natali in Galizia.
Ci siamo visti anche a Milano in occasione della prima europea del suo film “Vampiros en La Habana”, anche quella volta coincise con il mio compleanno, credo fosse il 62°.
Il 29 gennaio scorso, per i suoi 73, era ancora in piena attività nello studio allestito in casa e anche solo per telefono non ho mancato di fargli gli auguri.
La famiglia ha chiesto le esequie private, anche a conseguenza della situazione di allarme sanitario, aggiungendo che una volta passata la buriana gli si renderanno i dovuti onori.
Un abbraccio a Berta, Silvia e Ian.

El dicho (italiano) que las degracias nunca andan sólas está más que nunca vigente en estos tiempos. Luego de la catástrofe planetaria ocasionada por el Covid-19 o Sars2 como también se conoce que ha castigado a Italia más que nunca con relación a la población/ contágios/muerte, en estos momentos  Cuba, y especialmente La Habana, està sufriendo una de las más violentas sequías de las últimas décadas con fuerte riesgo de estrictos racionamientos, por ende ya comenzados.
Luego han sobrevenidos otras que me han tocado de cerca y por supuesto en forma mayoritaria a las personas más cercanas a Sergio Lago o, de hoy a Juan Padrón, el grande del Cine de Animación cubano, pero no solamente. Juan padecía desde tiempo de una complicanza pulmonar bastante severa, pero sín conexión con el Coronavirus. Él además no era de los que se cuidan mucho la salud con la adjunta de un sobre peso realmente excesivo que a menudo le reprochaba.
Mi amistad con él se remonta a los años ’80, cuando frecuentaba los Estudios de Animación del ICAIC de los cuales mi compañera de entonces era la directora. Desde entonces nos hemos frecuentado aunque no a menudo, algua comida, almuerzo o eventos. Dificílmente se nos olvidaban los respectivos cumpleaños, mi 75, en el pasado mes de junio, tuvo el placér de tenerlo como grato huesped con su compañera de siempre: Berta, la “gallega”, cuyo nombrete se debe a los natalicios en Galicia.
Nos hemos visto también en Milano donde concidimos en ocasión de la presentación en Europa de su primer largometraje “Vampiros en La Habana” y también de otro cumpleaño mio que creo fue el 60.
El 29 de enero pasado, en sus 72, estaba todavía en plena actividad en el estudio instalado en su casa y aunque sólo por teléfono no he faltado en felicitarme con él.
La familia ha pedido una ceremonia estrictamente privada, también a consecuencia de la alarma sanitaria, agregando que a la vez que pase la tormenta, se le brindaran los debidos honores. Un abrazo a Berta, Silvia y Ian.

Con Juan, Ian e Berta a un Festival del Cine



sabato 21 marzo 2020

Corona? Preferisco di no!

Mentre altre tre brigate di personale della salute cubane sono partite per Granada, Surinam e Giamaica, a tutto ieri, 20 di marzo, i casi positivi di Covid-19 accertati a Cuba sono 25 e tutti d’importazione, non si sono verificati casi di trasmissione interna.
I due atleti provenienti dall’estero non sono risultati positivi come avevo erroneamente segnalato, ma sono in osservazione come casi sospetti.
Il Governo cubano ha stabilito diverse misure di fronteggiare la pandemia, non solo dal punto di vista sanitario, ma anche economico e sociale. Sono sospese le manifestazioni culturali e sportive e si raccomandano le precauzioni in vigore nel resto del mondo.
Da martedì prossimo saranno ricevuti solo cittadini cubani residenti all’estero o cittadini stranieri con residenza temporanea o permanente a Cuba. Le frontiere seppure tecnicamente aperte, lo saranno solo per le attività commerciali o per l’uscita dal Paese di eventuali turisti ancora presenti o di cittadini cubani diretti all’estero dove sollecitati. Anche gli spazi aerei resteranno aperti alla navigazione internazionale.
Nel frattempo è arrivata a Milano la brigata composta da 53 tra medici e altro personale della salute, così come sono arrivati a destinazione i croceristi inglesi, mentre la nave Breamar ha ripreso la navigazione e il suo equipaggio affronterà la quarantena in mare.
Un cittadino statunitense presente tra i casi positivi, su richiesta dello stesso e con i relativi interventi della sua Ambasciata, è stato rimpatriato a bordo di una eliambulanza venuta dalla Florida.

Immagini riprese dalla TV cubana dell'imbarco dei crocieristi:











giovedì 19 marzo 2020

A Milano 50 medici cubani, poveri ma belli

Ho avuto adesso la conferma dell'arriavo a Milano di 50 medici Cubani. Grazie Minsap in rappresentanza di tutta Cuba.

Ciao Sergio, ci mancherai

L’ho conosciuto nel luglio del 1968 quando, dopo i tre mesi di corso in Piazza Beccaria, sono stato assegnato alla Zona Venezia quando le Zone erano ancora 8 ed io vi ero stato assegnato come inizio di una “carriera” durata poco meno di 16 anni nel Corpo dei Vigili Urbani di Milano, eredi dei “Ghisa di cui portavamo ancora l’affettuoso soprannome o dei “Survegliant” di antica memoria. Tempi nostalgicamente passati.
Sergio Lago era un veneto dal carattere esplosivo e “faso tuto mì” tipico della sua terra natale. Generoso, sempre con un consiglio da “anziano” e pronto ad aiutare chi era in difficoltà. La sua carriera è stata molto più lunga e brillante della mia, diventato dapprima sottufficiale: Vice Capo Drappello, secondo la nomenclatura dei tempi, e poi ufficiale con varie denominazioni di cui non ricordo l’ultima essendo lontano dal Corpo già da molti anni.
Non so se nella sua carriera abbia inoltrato qualche rapporto disciplinare a carico di colleghi che spesso lo avrebbero meritato, era più frequente sentire il suo vocione gridare, ai meno disciplinati “semo” e “imbecille” e giù con una serie di lavate di testa e richiami al dovere o all’etica del lavoro ai colleghi birbantelli o svogliati. Questo suo modo di essere più che di fare, gli era valso il soprannome di “Pulver” o “Pulverùn” derivato da un detto milanese che si dirigeva a chi era esagerato: “Bagna giò che te fè pulver”!
 In una di queste occasioni, era iniziato il “Periodo especial de guerra en tiempo de paz” a Cuba, venendo a conoscenza delle difficoltà di movimento per carenza di trasporti pubblici, ci regalò una bicicletta che giaceva abbandonata in Zona Sempione, dove stava lavorando, da oltre un anno. Un piccolo gesto, ma che dà la misura del suo cuore.
Nei tempi di frequentazione professionale eravamo entrati “di sponda” o “di striscio” nelle organizzazioni sindacali, lui democristiano DOC e io comunista atipico, spesso eravamo d’accordo per il meglio della categoria, ma quando si usciva dal sindacale per entrare nel politico eravamo come Don Camillo e Peppone, ma sempre col massimo rispetto e affetto reciproco.
Oggi ho saputo da un altro caro ex collega ed amico, Bruno Cassata, della sua scomparsa essendo ricoverato all’Ospedale Sacco, cosa che mi fa supporre sia stato vittima di questa orrenda pandemia che entrambi, proprio non molto tempo fa avevamo sottovalutato, almeno nell’espandersi rapidamente dei contagi. Aveva commentato uno dei miei post sull’incipiente argomento.

So che ha letto con piacere i due testi che ho pubblicato e mi ha commentato pacatamente, senza darmi dell’“imbecille”, per questo sono rimasto allibito e addolorato per questa mancanza. Ciao Sergio, aspettami, non fare “il semo”.

sabato 29 febbraio 2020

Unit° monetaria? Sì grazie, ma...

Arrivano i primi segnali, magari non primissimi, di avviso di una più o meno imminente unificazione della moneta a Cuba. I bar e ristoranti statali hanno già ricevuto la disposizione di non accettare i CUC (Pesos convertibili) come pagamento. Quello che fa paura a chi riceve rimesse dall’estero è quale sarà la nuova tassa di cambio delle varie divise, se fosse di 11 a 1 per il dollaro e giù di lì per l’euro sarebbe una perdita di oltre il 50% del potere di acquisto. Noi ne sappiamo qualcosa con il passaggio all’euro in cui “l’unità” monetaria calcolata sulle mille lire si è dimezzata di colpo.
L’avvento del CUC è avvenuto nel pieno del “Periodo especial de guerra en tiempo de paz” degli anni ’90 e allora è stata una mossa vincente per le casse dello Stato con mira all’incamerare valuta estera, dando un colpo alla circolazione semiclandestina del dollaro che ha seguito l’epoca in cui era vietato e tutti gli acquisti si pagavano in Pesos cubani, con grandi o piccoli raggiri e truffe ai danni dei turisti e dello Stato.

Indubbiamente oggi è un problema superato e da risolvere per fare ordine e chiarezza nella circolazione delle monete o delle transazioni, ma rimane ancora la grande incognita della possibile svalutazione, oltre al fatto di dover circolare con una carriola per effettuare acquisti in contanti…

mercoledì 26 febbraio 2020

Ricevo da Rolling Pandas

I 7 posti più “instagrammabili” dell’Indonesia
Avete intenzione di partire per l’Indonesia, ma ancora non sapete cosa vedere e, soprattutto, cosa fotografare?
Ecco a voi una lista dei posti che non potete proprio perdervi e che renderanno il vostro Instagram degno di esploratori affermati! 


1.    Danau Kaolin

Belitung Island è una località tranquilla, poco battuta e cela un fantastico sito minerario dalle sfumature bianco-blu: il Danau Kaolin!

Le sue acque sono miti e non troppo calde, l’odore non è pungente come quelle del Lago Ciwidey White Kawah o il cratere bianco Raja Tinggi, il che permette lunghe nuotate rinfrescanti e momenti di relax!
I giochi di blu e bianco rendono questa meta la location ideale per uno shooting che renderà il vostro Instagram veramente unico ed inimitabile!

2.  Laghi Kelimutu

Sull’isola di Flores, poco battuta e ancora incontaminata, potrete trovare luoghi del tutto surreali e vi sembrerà di trovarvi in una fiaba.
Tra le meraviglie che potrete ammirare su questo paradiso, vi sono i laghi cangianti Kelimutu: 3 bacini d’acqua di colori diversi e custodi delle anime dei defunti. Tiwu Ata Mbupu, dalle acque blu notte, è sede degli spiriti degli anziani e dei padri di famiglia, Tiwu Nuwa Muri Koo Fai custodisce i giovani nelle sue acque verdi e Tiwu Ata Polo cambia colore in base all’umore delle anime dei dannati che lo popolano.

3.  Monte Bromo

Altra meta imperdibile è il Monte Bromo e, soprattutto, l’alba che si può vedere sulla sua cima!
Davanti a te un tappeto di cenere e fumi di zolfo che si confondono tra le polveri rosse del paesaggio facendoti sentire su Marte per qualche tempo.
A differenza di Danaul Kaolin e dei laghi Kelimutu questa tappa è particolarmente battuta, soprattutto all’alba. Ma noi abbiamo la soluzione: da Seruni Point potrete vedere il sole nascente in tranquillità senza essere attorniati da masse di persone.

4.  Pantai Pegadungan


“Il posto migliore per le foto di paesaggi in Indonesia”. Queste sono le recensioni che questa meta riscuote sul web, ed ecco che subito si guadagna uno spazio nella lista dei luoghi più instagrammabili dell’Indonesia!
Detta anche “Costa dai denti di squalo” per le sue rocce che escono come denti aguzzi dalla bocca del temuto predatore, questo luogo è perfetto per osservare il tramonto tra sfumature di arancio, giallo, rosso e rosa.

5.  Tangsi Beach

A Sud-Est di Lombok si trova una delle 11 spiagge al mondo con la sabbia rosa: Tangsi Beach.
La cosa curiosa è che il colore deriva dai frammenti di coralli depositati sulla riva dalle onde che vi si infrangono contro.
Le isole coralline che la circondano, le attività che offre, come snorkeling, relax sotto al sole, e i paesaggi fantastici che la caratterizzano rendono questa meta un luogo imperdibile da fotografare!

6.  Mount Semeru, Oro-Oro Ombo

Tra Gennaio ed Agosto potrete godere della fioritura dei Verbena Brasiliensis Vell, fiori viola che trasformano il paesaggio del Mount Semeru in campi di lavanda francesi alla vista: Oro-Oro Ombo.
Non perdetevi una sessione di trekking sul vulcano più alto dell’Indonesia con i suoi 3700 metri di altezza e un’attività eruttiva dal 1967.

7.   Jomblang Cave

Questa goa, ossia “caverna” in indonesiano, si trova a Semanu, nel complesso di Gunung Kidul, circa 56 chilometri a sud-est di Yogyakarta. Essa è una meta poco battuta e conosciuta, ma vale davvero la pena di essere visitata per i raggi del sole che vi entrano modulati dalle fronde degli alberi che la celano come fosse una gemma preziosa.
Una volta arrivato, potrai provare l’ebbrezza di essere calato nel foro, munito di casco, tuta e stivali di gomma, direttamente dalle braccia degli operai.

Forza allora, prenotate il vostro viaggio in Indonesia, basta un click! (in tutti i sensi)

Altro consiglio prezioso, nel caso decidi di partire da Milano è di prenotare in anticipo rispetto al giorno della partenza, anche il parcheggio aeroporto Milano Malpensa  esattamente come per i voli infatti in questo modo puoi non solo pagare molto meno sul prezzo della sosta, ma soprattutto scegliere con calma il posto auto che meglio si addice alle tue esigenze, evitando inoltre lo stress di cercare un posteggio poco prima del volo.

In ogni caso ti auguriamo un buon viaggio alla scoperta delle meraviglie dell'Indonesia



mercoledì 5 febbraio 2020

Diplomazia e buon gusto

Rivedendo le immagini trasmesse durante il discorso sullo stato dell’Unione dal successivamente assolto al processo politico Donald Strump, emergono almeno due scortesie e una mancanza del minimo senso di tatto e buon gusto.
Alla consegna della cartella contenente il testo del discorso alla presidentessa della Camera, Nancy Pelosi,
il Nostro gira le spalle senza accettare la mano tesa dalla Pelosi che per ripicca, davanti all’assemblea e alle telecamere ne straccia il testo. 1 a 1 palla al centro.

Durante lo svolgimento del raccapricciante discorso viene estratto, quasi di forza dalla tribuna riservata al pubblico, il padre di una ragazza vittima di una delle tante stragi (quella di Portland) dovute al libero porto d’armi previsto dal Secondo Emendamento della Costituzione che Strump difende a spada tratta nella sua esposizione. 10 a zero e fischio finale.

mercoledì 22 gennaio 2020

Il veneto amco del "Che" Guevara

Probabilmente non tutti i simpatizzanti con la Revolución cubana sanno che fra gli 82 spedizionari del “Granma”, sbarcati a La Colorada il 2 dicembre del 1956, c’era anche un italiano: Gino Donè, San Biagio di Callalta (VE) 18/5/1924 – San Donà di Piave (VE) 22/3/2008 ex partigiano e spirito avventuriero, è arrivato a Cuba nei primi anni del dopoguerra dalla Germania dove si era imbarcato come clandestino su una nave di cui non conosceva il destino. Una vita a dir poco eccezionale, così come eccezionali sono le vicende che lo hanno tenuto come “disperso” per decine di anni.
Un bel documentario nel quale Gino racconta la sua storia è reperibile su Youtube e vale la pena, per chi si interessa di Storia, di guardarlo:

http://youtube.com/watch?v=xFALT5PsPZY

venerdì 3 gennaio 2020

Consiglio gastronomico




Fra le molte possibilità che esistono oggi all’Avana, una che merita senz’altro una visita è un buon pranzo o cena da Biki. Un locale che si apre in un angolo dell’emblematico incrocio tra le calli Infanta e San Lázaro, nel luogo dove sorgeva il ristorante vegetariano e per chi osserva questa dieta non c’è problema nell’assaporare l’ottima cucina che oltre a piatti con elementi contenenti proteine animali può scegliere tra deliziosi piatti vegetariani. Un locale accogliente, decorato con stile moderno e operato da una cooperativa di giovani che non hanno niente da invidiare a locali europei per il buon servizio ed i tempi per niente latino americani. I prezzi sono decisamente abbordabili si esce soddisfatti nello stomaco e nello spirito.






lunedì 23 dicembre 2019

Bau bau, Cane

Cane se n’è andato ieri sera alle 19.30. Ci ha accompagnato per 10 anni e poco più di sette mesi, da quando siamo tornati a risiedere all’Avana. Inutile usare le frasi fatte, di circostanza o i luoghi comuni, chi ha goduto o gode la compagnia di un amico di questa specie sa cosa vuol dire per gli altri, spesso, “è solo un animale”.

Questa mattina lo abbiamo sepolto, sotto una pioggia battente e il caldo umido del tropico. Non sono un credente, ma spero per lui che ci sia un Paradiso degli animali dove la sua anima possa avere un eterna felicità, mentre le sue spoglie giacciono dentro alla Madre Terra.




Si avvicina la riunificazione monetaria

Nel suo discorso davanti all’Assemblea plenaria del Poder Popular, il Presidente della Repubblica, Miguel Díaz Canel ha annunciato l’imminenza della riforma monetaria con la unificazione della moneta. Il CUC che ha avuto la sua importanza particolarmente nel “periodo especial” sta giungendo alla fine. Secondo quanto riportato dai media locali, con l’entrata in vigore dell’unificazione valutaria, saranno salvaguardati i depositi bancari e il contante in possesso dei cittadini. Non ci sono ancora previsioni certe sull’applicazione di questa misura, ma da quanto espresso dal Presidente si sta lavorando ai ritocchi finali e al perfezionamento delle misure di salvaguardia delle tasche della popolazione e si è arrivati, dopo anni di sforzi, a un punto molto prossimo all’entrata in vigore.

domenica 8 dicembre 2019

Ciro Bianchi, un mito del giornalismo culturale

Ho avuto il piacere di ricevere la visita dell’amico Ciro Bianchi di origine italiana, ma cubano da cinque generazioni, Premio Nazionale di Giornalismo e di recente insignito dell’Ordine per i 500 Anni dell’Avana, fra le numerose onorificenze e premi ricevuti nel corso della sua lunga e prolifica carriera che ha riassunto come invitato nel popolarissimo programma “Entre tú y yo” condotto dalla, pure, popolarissima attrice e conduttrice Irela Bravo, andato in onda proprio ieri. Ciro, oltre ad avere da 15 anni una colonna fissa su “Juventud Rebelde” è autore di soggetti per documentari e programmi televisivi, oltre ad avere scritto una trentina di libri concernenti la Storia e i costumi di Cuba, in modo particolare dell’Avana. Con lui non poteva mancare la sua inseparabile compagna di vita Mayra, a sua volta scrittrice di numerosi libri di ricette e di gastronomia. Con loro abbiamo festeggiato la sua ultima onorificenza e conversato piacevolmente su ricordi e conoscenze che spesso si sono rivelate comuni. All’età di 72 anni, Ciro, non è ancora disposto ad attaccare la penna al chiodo e ha molti progetti in cantiere fra i quali la recentissima proposta di essere autore dei testi di un prossimo programma televisivo dedicato alla Storia. Auguri per una ancora lunga e prolifica traiettoria.




venerdì 15 novembre 2019

500 di questi giorni

Come tutte le signore mature, anche l’Avana si è imbellettata per il suo 500° compleanno che ricorre domani in quanto la documentazione ufficiale indica il 16 novembre del 1519 come data di fondazione della Villa de San Cristóbal de La Habana. L’operazione cosmetica non è solamente superficiale, ma ha visto recuperate decine di strutture cadenti o abbandonate in vista di utilizzazione sociale. A questo fervore urbanistico si sommano molte attività culturali: concerti, spettacoli teatrali e cinematografici.
La parte architettonica ed estetica che più ha visto le opere edili è senz’altro il Paseo del Prado che al suo imbocco dal Malecón ha visto sorgere due dei tre alberghi di lusso della capitale: il Packard Iberostar e il Paseo del Prado che con le loro linee moderne in vetro e acciaio formano un contrasto più che accettabile con il resto di stile coloniale del Paseo.
Più avanti, arrivando al Parque Central vi è il terzo (primo per entrata in servizio) albergo lussuoso: il Manzana Kerpinski sul lato opposto del Gran Teatro dell’Avana Alicia Alonso che pure è stato ristrutturato all’esterno e all’interno, tornando al suo antico splendore. Sul fianco destro del teatro si apre il Boulevard San Rafael anch’esso opera di ristrutturazione capitale con abilitazione di nuovi centri commerciali e di svago.
Proseguendo verso sud e attraversando la strada si arriva al Capitolio Nacional con la sua cupola dorata e oggetto di un trattamento intensivo che lo ha restituito al 100% della sua funzionalità e imponenza. Nei suoi saloni viene ospitata la sede dell’Asamblea Nacional del Poder Popular e dopo anni di chiusura per impraticabilità è stato restituito alle visite del pubblico.

Nel quadro dei festeggiamenti è avvenuta la visita dei reali di Spagna rappresentando la discendenza dei fondatori della città 27 anni dopo lo sbarco di Cristoforo Colombo, armato dalla regina Isabella di Castiglia e convinto di essere arrivato alle Indie. Nel suo discorso ufficiale, Filppo VI non è stato particolarmente diplomatico lanciando un messaggio riguardo alla “democrazia, libertà e diritti umani”, mentre dovrebbe preoccuparsi per la “sua” democrazia che ha reso la Spagna ingovernabile e trascurando il fatto che visitando, come prima visita ufficiale del suo regno, l’Arabia Saudita e poi altri Paesi arabi non proprio democratici e ignoranti dei diritti umani, particolarmente nei riguardi delle donne, si è guardato bene dal pronunciare qualcosa di simile.

giovedì 7 novembre 2019

Vittoria...

Anche quest’anno una schiacciante “vittoria di Pirro” di Cuba all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il cui parere non è vincolante, ma significativo, dove la risoluzione presentata per l’eliminazione dell’embargo degli Stati Uniti è stata votata con 187 voti a favore 3 contro, manco a dirlo USA, Israele e il Brasile del leccapiedi Somaro Bolso, 2 astenuti: Colombia e Ucraina e 1 non votante: Moldavia.

Come si può vedere anche i Paesi più lontani ideologicamente  e politicamente, nonostante le pressioni ricevute dalla diplomazia nordamericana, in particolare in America Latina e Caraibi, hanno votato contro questa misura assurda, inefficace e che penalizza soprattutto la popolazione cubana come ha brillantemente, ancora una volta, esposto il Ministro degli Esteri Bruno Rodriguez Parrilla citando nomi e fatti che dovrebbero far vergognare chiunque pratichi e appoggi questo “castigo” verso un Paese che vuole solamente aver il diritto di essere indipendente nelle sue scelte e che nonostante i quasi 60 anni di strangolamento continua a resistere.

sabato 26 ottobre 2019

Altro giro di vite...

Ancora una volta Strumpaccio mostra la sua arroganza, prepotenza e disprezzo per ogni norma annunciando la proibizione, dal prossimo 1° dicembre, dei voli commerciali dagli Stati Uniti a Cuba con la sola eccezione dell’Avana, sulla quale potranno operare ancora (non si sa fino a quando) le tre linee attualmente attive: American Airlines, Delta e Jet Blue.

giovedì 24 ottobre 2019

Bye bye Francisco

Un fatto che doveva essere compiuto da tempo e che solo dopo 44 anni, il Governo socialista di Pedro Sánchez ha reso compiuto, si sta trasformando in un boomerang in termini elettorali. L’esumazione della mummia di Francisco Franco dalla Valle dei Caduti dove era sepolto in un mausoleo costruito al centro di fosse comuni dove giacciono oltre 33.800 mila, tra vittime (la stragrande maggioranza) e falangisti, da “cerimonia discreta” come aveva annunciato la Ministra di Giustizia si è trasformata in show diretto e interpretato dalla famiglia Franco che gode ancora di privilegi fra i quali la gestione di una Fondazione Francisco Franco, numerose aziende e proprietà, alcune delle quali con entrate di dubbia provenienza e di valore incalcolabile.
Una delegazione di 22 discendenti del dittatore accompagnati da Luís Alfonso di Borbone, cugino di Juan al mausoleo per l’esumazione per proseguire quindi al cimitero dove è stata predisposta l’inumazione definitiva e dove aspettava Antonio Tejero, l’ex colonnello autore di un tentato colpo di Stato nel 1981 quando aveva preso con le armi il controllo del Parlamento.
Corone di fiori, bandiere falangiste, inni e invocazioni di “viva Franco” hanno accompagnato le operazioni di esumazione e sepoltura. Il nipote maggiore, Francis Franco si è impadronito, sotto gli occhi della rappresentante del Governo, della bandiera in cui era avvolto il feretro al momento della sepoltura nel 1975 e che fa parte del patrimonio del Regno di Spagna, non della famiglia.

Dopo il colpo ricevuto coi moti della Catalogna, il PSOE sta ricevendo un’altra bastonata con questa cerimonia che poteva essere evitata, almeno nei termini in cui si è svolta. Anzi, non doveva proprio esserci una cerimonia nella quale la famiglia Franco ha sfruttato una vota di più dei beni e privilegi del Regno e Governo di Spagna. 









Foto: da TV Canal Vasco

venerdì 18 ottobre 2019

Alicia

Gli “spot” degli scenari di tutto il mondo si son spenti per lei. La sua lunga vita biologica e artistica è finita per sempre. Rimane il Gran Teatro dell’Avana che l’ha vista un’infinità di volte protagonista e che porta il suo nome perché i posteri non si dimentichino di lei.
Ricordo di averla conosciuta a Milano negli anni ’70 quando, nonostante avesse passato i 50 anni ed avesse già problemi alla vista, era in tournée con il Balletto Nazionale di Cuba, una sua creatura. Mi ha impressionato la sua apparente fragilità, com’era minuta, al contrario di come appariva sulle scene: grande nella sua Arte e in apparenza nel suo fisico. Grande e forte anche il suo carattere, non poteva essere diversamente per essere diventata una delle icone mondiali della danza classica. Addio, Alicia Alonso.



giovedì 17 ottobre 2019

Al via il commercio in valuta convertibile

Dal prossimo lunedì, 21, inizierà il commercio in valuta liberamente convertibile, ma non in moneta effettiva. Gli Istituti bancari cubani sono già stati abilitati per l’apertura di conti in valuta estera a tutti i cittadini cubani, stranieri residenti o persone giuridiche che lo desiderino. A questi conti verrà abbinata una scheda magnetica (tipo bancomat) che permette l’acquisto, a prezzi ragionevoli, di beni generalmente più richiesti in alcuni esercizi abilitati e con (si dice) un discreto assortimento di elettrodomestici e ricambi per auto di qualità superiore agli standard degli acquisti in CUC e si pagheranno via POS.
Questi “bancomat”, permettono l’estrazione di CUC, facendo la conversione del valore richiesto al momento dell’operazione, così come accadrà nei POS dei punti di vendita.
Il titolare del conto in valuta potrà comunque accedere al contante nella moneta prescelta (o altre secondo il cambio) nel caso di necessità che maggiormente si presenta per eventuali viaggi all’estero, col permesso di esportazione del controvalore di 5 mila dollari USA per persona. Questi conti, se aperti appunto in questa valuta, non saranno gravati dell’imposta del 10% che rimane per l’uso del biglietto di banca che era stato determinato per alleggerire i danni prodotti dall’embargo statunitense contro Cuba.
Parallelamente verranno aperti uffici importatori che sono destinati a richieste particolari di beni che non sono normalmente disponibili sul mercato interno e anche questi sono accessibili a tutte le categorie di residenti.
Misure indubbiamente interessanti e importanti fatte anche per limitare l’uscita di valuta per effettuare acquisti all’estero che poi comportano costi e disagi disagi per il trasporto e le pratiche doganali al rientro a Cuba.

Anche in questo caso…meglio tardi che mai.

domenica 6 ottobre 2019

Vincitori e vinti