Un tema che non avrei voluto affrontare perchè ampiamente pubblicato e strumentalizzato dalla stampa mondiale e non solo quella "voyeuristica" che si pasce dei fatti privati altrui, ma le "provocazioni" mi costringono ad affrontare (brevemente) il tema.
Wendy (transessuale) e Ignacio (omosessuale) si sposano domani all'Avana. Dietro a questa storia ci sono risvolti dei quali non mi interessa parlare. Quello che è certo è che in fatto di "civiltà", in questo caso almeno, Cuba si è dimostrata avanti di moltissime lunghezze a tanti Paesi "civili" che tollerano le cose più abbiette a patto che non siano pubbliche o ufficializzate.
Non sarà certo un Paese e un sistema perfetto, ma almeno l'ipocrisia su certi argomenti è stata lasciata da parte e la libertà di scelta sessuale, mi sembra, sia un fatto concreto. Visto anche questo chiacchieratissimo matrimonio.
Per la cronaca...sono rigorosamante all'antica, eterosessuale, ma cerco di rispettare chi abbia gusti o tendenze diverse basta che si tratti di maggiorenni consenzienti e responsabili.
venerdì 12 agosto 2011
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.....mi spiace, nn conosco la storia nè i protagonisti:....mi sono distratta!
RispondiEliminanulla da obiettare se due persone che si vogliono bene si vogliono sposare (se maggiorenni e consensienti)....anche perchè ormai nn si sposa più nessuno, dovremmo essere grati a quei pochi che hanno il coraggio di impegnarsi ufficialmente.
auguri agli sposi.
Nelle scorse settimane la notizia è stata pubblicata, con dovizia di particolari, da molte agenzie e giornali non solo della cosiddetta "stampa rosa" per l'interesse risvegliato dallo "strano" matrimonio classificato come "primo matrimonio gay a Cuba". In realtà, anche se si tratta di un matrimonio "diverso" non è esatamente "gay" in quanto Wendy è ormai donna a tutti gli effetti. La notizia è stata più che altro strumentalizzata per i percorsi politici dei due protagonisti e la presenza di una nota "blogger" come testimone. D aparte mia non ritenevo di pubblicare niente, ma...vox populi...
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