Mi arrivano dall'Italia diverse felicitazioni per "la fine dell'embargo", molti "hanno saputo" che finalmente si potrà avere un servizio di internet con una velocità di connessione decorosa, che ci sarà di tutto e di più. Tutto questo per il riavvicinamento creato da due capi di Stato che con motivazioni diverse desiderano una normalizzazione dei rapporti tra le due nazioni, dal momento che in seguito a una crisi iniziale è sfociata nella rottura delle relazioni diplomatiche ben 54 anni or sono e all'applicazione del famigerato embargo commerciale, economico e finanziario degli USA verso Cuba, con implicazioni anche extraterritoriali.
lo scorso 17 dicembre, in un momento storico quanto inatteso, Barak Obama e Raúl Castro hanno fatto un annuncio in contemporanea dichiarando di voler iniziare al più presto le trattative per un riavvicinamento e la normalizzazione delle relazioni tra i rispettivi Paesi. Da quel momento sono successi due fatti importanti: la riapparizione di Cuba nel congresso dell'Organizzazione degli Stati Americani, in cui è avvenuto l'incontro "fisico" con relative strette di mano tra i due capi di Stato, a Panama, e la cancellazione di Cuba dalla lista degli Stati patrocinatori del terrorismo. Non voglio qua entrare nel merito della giustizia o meno di questo inserimento fatto negli anni '80 da Ronald Reagan, sta di fatto che questa situazione è stata azzerata. A questo è poi seguito l'annuncio che il prossimo 20 di luglio, gli uffici d'interesse di entrambi i Paesi, patrocinati dalla Svizzera, torneranno ad avere il rango di Ambasciata.
Indubbiamente fatti trascendentali, impensabili, fino a poco tempo fa, ma...la strada per l'abolizione dell'embargo è ancora lunga e tortuosa...gli scogli sono tanti e non di poco conto, da ambo le parti si presentano contenziosi, più o meno giustificati e legittimi o più o meno strumentali, sopratutto da parte dell'opposizione radicale all'interno degli USA. Non mi sembra il caso di farne un'analisi in questo spazio, non sarebbe qualificata e comunque diventerebbe lunga e tediosa. Sta di fatto che dall'Italia arrivano i segnali di cui sopra e che sono frutto, in parte dell'informazione incompleta, inesatta o mal fatta dai media, ma credo anche dalla superficialità di chi ne usufruisce che spesso "guarda le figure" o i titoli, ma non legge il contenuto o lo legge in modo frettoloso o nel caso di radio e/o TV ascolta con superficialità sempre che quanto trasmesso sia corretto.
Un esempio di cattiva informazione viene dall'articolo in cui una nota rivista di gossip e attualità ha annunciato il prossimo inizio di una stagione di crociere nei Caraibi, facendo del'Avana il porto principale. Fino qua tutto bene, il "brutto" viene quando il redattore, per arricchire la notizia da per scontato che arrivi la Coca Cola, l'Internet e che si sono riaperti i consolati...naturalmente sottintendendo che sarebbe finito l'embargo. Ora, giusto per la precisione, se questi signori leggessero queste righe, al di la di confermare che l'embargo esiste ancora, dirò loro che la Coca Cola, in quantità limitata a una clientela diplomatica o turistica (oggi per chiunque) c'è sempre stata, ma non arrivava e non arriva direttamente dagli Stati Uniti, ma da Paesi terzi. L'internet è presente da anni, in misura estremamente limitata per quantità e qualità, ma c'è. I consolati (forse confusi con le ambasciate) sono aperti dalla metà degli anni '70, proprio nel contesto degli Uffici d'Interesse. Meditate, gente, meditate.
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lunedì 6 luglio 2015
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