La 39ma edizione del Festival del Nuovo Cine Latinoamericano accenderà i
proiettori dall’8 al 17 dicembre con oltre 1200 pellicole partecipanti, una
vera sfida in soli 10 giorni. Il materiale è composto da lungo, medio e corto
metraggi, documentari e animati. Come sempre, le pellicole devono essere
prodotte in America Latina o devono avere un contenuto inerente al Continente.
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mercoledì 22 novembre 2017
sabato 11 novembre 2017
Editori, vil razza dannata!
Risulta che dalle statistiche dei
mesi di luglio e agosto scorsi non ci sono state vendite del libro “Rinascita del turismo a
Cuba – Vista da un italiano”, sia nell’edizione italiana che in quella
spagnola, in PDF o stampato da Amazon.
Il libro è stato pubblicato a fine
giugno e non pretendo che sia un best-seller, ma la cifra 0 mi ha creato
qualche dubbio, infatti un’amica cubana residente in Italia mi ha detto di
averne comprate 3 copie stampate da Amazon che le sono state consegnate il 17
luglio. Mi ha scritto subito felicitandomi, ma un po’ delusa in quanto le foto
erano in bianco e nero, cosa che ho segnalato e dopo diversi solleciti,
recentemente, l’Editrice mi ha detto di star facendo modificare la
“piattaforma” e le foto saranno a colori con relativo aumento del prezzo di
copertina. Avendo fatto notare alla Editrice questo fatto, mi hanno detto che i
dati sono di Amazon (il link delle statistiche di vendita è loro…) e in caso di
tale divergenza dovrei, io, farmi dare la ricevuta di acquisto dalla mia amica,
Mi sembra siamo proprio fuori dalla
logica. Quindi, se ci sono state vendite (come credo) a persone da me
sconosciute e che non sono state registrate, come a questo punto temo, come
posso fare ad averne il riscontro?
Visto come stanno le cose, anche per
eventualmente adire per vie legali, chiedo attraverso questa via (non ne ho altre)
di inviare un appello a chi leggesse questa nota e avesse comprato il libro,
specialmente amici e parenti che sembra (dalle statistiche) non lo abbiano
fatto, almeno in numero sperato, di inviarmi gli estremi dell’acquisto:
località e data, se non si ha la ricevuta di pagamento che sarebbe l’deale.
Guarda caso, ho un accumulato di
“commissioni”, di 19 euro e rotti, se ntro la fine anno non arrivo a 30…non
prendo nemmeno quelli.
Vi sono estremamente grato se
poteste inviarmi notizie per mail all’indirizzo:
Da non credere:
Estimado Aldo,
Es lógico que no disponga de los datos personales de los compradores
porque esa información no es pública, pero si algún familiar lo ha comprado o
la señora que nos ha indicado, debe tener algún contacto con ella para
solicitarle el justificante.
En cualquier reclamación se debe presentar una justificación y en este
caso usted nos está diciendo que hay una compra, que nosotros debemos
justificar con algún dato del pago a la plataforma Amazon.
Todas nuestras ventas están reflejadas a través de la plataforma y salvo
la diferencia por la actualización de la página deben aparecer aunque le
parezcan pocas. Esa información viene detallada en el contrato e incluso los
pasos para la reclamación y no considero que deba cuestionarse una reclamación
legal.
Le ruego que consulte con esos familiares que dicen haber comprado su
publicación y le manden el justificante que por nuestra parte no hay ningún
inconveniente en enviar una reclamación a la plataforma. No solemos tener
problemas con estas gestiones ni con nuestros autores y usted como uno de ellos
tiene el mismo trato, profesional por nuestra parte.
Entiendo que viva en Cuba, pero eso no le impide el contacto para
enviarnos la información solicitada, si dispone de ella. Por nuestra
experiencia y por ese motivo sale en el contrato de edición, muchas personas
dicen haber comprado la publicación y luego no es real, y por este motivo la
forma es tener el comprobante del pago de la compra, que usted nos reclama y
nosotros debemos gestionar con la plataforma igualmente.
Quedo en espera de sus noticias para hacer todas las gestiones precisas
por nuestra parte.
Gracias por su comprensión. Saludos
giovedì 9 novembre 2017
Obama, chi era costui?
Trumpone ha festeggiato il suo primo
compleanno, della vittoria elettorale, rendendo esecutivi i decreti distruggi
Obama che aveva annunciato a Miami per compiacere Marco Rubio (sponsorizzato
dalla lobby delle armi e altri trinariciuti cubani residenti negli USA. Molti
statunitensi che avevano provato il gusto e altri che lo avrebbero voluto
provare, di viaggiare a Cuba, a desso si trovano di fronte a grossi ostacoli.
Un altro esempio di democrazia e rispetto dei Diritti Umani. Cuba è l’unico
Paese del pianeta che i cittadini USA non possono visitare liberamente. Lo
strano è che ha lasciato “aperte” le rimesse famigliari e le crociere. Speriamo
che non sia perché nella sua improvvisazione politica se ne sia dimenticato.
Nel frattempo il Governo cubano ha approvato
alcune misure migratorie che facilitano il rientro dei cittadini di questo
Paese che risiedono all’estero, anche se hanno lasciato il Paese in modo
illegale.
lunedì 6 novembre 2017
Un secolo dall'Ottobre Rosso
Sono passati 100 anni dal 7 di
novembre in cui l’incrociatore russo “Aurora” ha sparato il primo colpo di
cannone, dalla Neva, contro le fortezze di Pietrogrado. È stato il segnale
d’inizio della “Grande Rivoluzione d’Ottobre” (secondo il calendario giuliano)
che sollevava le masse di diseredati e oppressi contadini e operai russi contro
lo Zar, l’aristocrazia in genere e la borghesia. Bene o male è stato il cambio
di un’epoca e assieme alla quasi finita Prima Guerra Mondiale, in cui sono
morti milioni di russi ha segnato anche, in pratica, il cambio di secolo, così come la Rivoluzione Francese ha anticipato il XIX.
La sua vita non è stata eterna, come
sognavano Lenin, Stalin e molti altri loro compagni di avventura, comunque è
stata esempio per altri popoli e altre latitudini, in altri tempi, di lottare per
l’indipendenza e la sovranità, oltre a cercare una miglior condizione sociale.
Che dire?
Slava Revoluzia!
Turismo, presente e futuro per Cuba
Cuba ha raggiunto, in questi giorni,
i 4 milioni di turisti con 54 giorni di anticipo sull’anno scorso. Tutte le
strutture danneggiate da “Irma”, specie nei Cayos della costa nord
settentrionale sono stati riaperti alla grande. Mi viene il magone pensando a
quando erano poche migliaia, ma mi sembra che il cammino intrapreso sia quello
giusto anche per alleggerire il “bloqueo” che si fa sempre più opprimente.
Come già ho avuto occasione di dire,
sono sorti molti alberghi nuovi, anche di lusso e l’offerta privata di vitto e
alloggio è vasta e diffusa in tutta l’Isola.
Fra i progetti, ambiziosi di
aumentare, oltre agli alberghi, le infrastrutture con campi da golf e parchi
tematici. Al momento sono in avanzato stato di costruzione due nuovi grandi
alberghi: il Packard e il Paseo y Malecón. Il primo sorge sull’area del
“vecchio” e molto più modesto, di pretese e dimensioni Packard, il secondo in
un’area dove sono stati demoliti edifici pericolanti e si affacciano entrambi
sul Paseo del Prado di fronte al Malecón su lati contrapposti del Paseo. Il
Packard è più arretrato rispetto al fronte del mare, mentre per l’altro si
stanno studiando sistemi di difesa per eventuali tormente, uragani o comunque
violente mareggiate, dato che solo la strada lo separa dall’Oceano.
In questa scalata che mira sempre
più in alto, ci sono anche le crociere con la bellezza di 25 navi che
ormeggiano nei porti cubani per la loro navigazione nei Caraibi.
sabato 4 novembre 2017
Embargo? No, "Bloqueo"!
In diverse occasioni di scambio,
verbale o scritto, ho avuto occasione di rendermi conto che moltissime persone
sono disinformate o male informate in relazione all’embargo degli Stati Uniti
verso Cuba. La domanda più frequente è: “Ma Cuba non può comprare in altri
Paesi?” Seguita da: “evidentemente non ha i soldi”.
Come si vede una nozione molto
semplicistica. Il mal chiamato “embargo” che normalmente può essere parziale o
totale e che vieta la vendita a un determinato Paese, nel caso di Cuba è un
vero e proprio blocco commerciale, economico e finanziario, molto articolato e
con deroghe che vengono applicate a discrezione del Presidente degli Stati
Uniti che però non può abolirlo in toto, essendo Legge, deve essere votato dal
Congresso.
Per rispondere alla prima domanda si
può dire che Cuba può comprare in altri Paesi e lo fa in molte parti del mondo,
ma il discorso non è il “comprare” se non “commerciare” quindi anche vendere,
per ottenere i capitali necessari agli interscambi. Purtroppo ci sono molti
prodotti sofisticati che si trovano solo negli Stati Uniti e Cuba non li può
ottenere nemmeno da Paesi terzi, in quanto il cosiddetto embargo proibisce a
chiunque la vendita a Cuba di prodotti del loro Paese o che contengano più del
10% di materiale nordamericano se fabbricati da imprese straniere, al di la dei
costi di trasporto e dei tempi di consegna.
Questo, in linea di massima, il
problema acquisti che peraltro non possono essere effettuati in dollari
americani, ma devono essere fatti in altre valute con incidenza nei cambi. Cuba
poi non ha accesso a crediti del FMI o istituzioni simili, controllate
strettamente dagli Stati Uniti e molti istituti bancari hanno cancellato le
loro relazioni con Cuba per paura di mega multe in cui alcuni di questi
istituti sono stati vittime per aver fatto transazioni finanziarie con Cuba.
A questo si aggiungono le
esportazioni, per rispondere alla seconda affermazione. Come si diceva, Cuba
commercia, con difficoltà, con il resto del mondo, ma quanto ha perso in 55
anni e continua a perdere senza un mercato infinito come quello degli Stati
Uniti, dove solo il rum e i sigari sono prodotti che avrebbero larghissima
diffusione? Per non parlare di turismo e crociere, con porti come quello di
Miami e altri della Florida, ma non solo che sono base di centinaia di crociere
caraibiche che potrebbero toccare Cuba.
Ammesso che questa Legge
statunitense possa aver avuto fondamento in un passato, ormai lontano, oggi è
anacronistica, contro l’ordinamento giuridico internazionale, vista la sua extra
territorialità, contraria anche agli interessi e diritti degli stessi cittadini
degli USA e causa di gravi violazioni dei diritti, anche umani, di un popolo
intero che ha visto e vede morire, nel corso degli anni, migliaia di persone di
ogni età e sesso per mancanza di strumenti o medicine “made in USA”.
Il mondo, ancora una volta
ha votato per far abolire questa Legge con 191 voti contro 2 (Stati Uniti e
Israele), ma il mal chiamato “embargo” continua.
mercoledì 1 novembre 2017
Visti...da lontano
Tra le misure a “difesa dei Diritti
Umani” prese da Trumpone il magnifico (prepotente), c’è stata oltre alla
riduzione, in generale, del personale in servizio all’Ambasciata all’Avana, la
chiusura totale dei servizi consolari. Da molti anni esisteva un accordo
migratorio che prevedeva la concessione di visti a non meno di 20 mila cubani
ogni anno per ricongiunzione famigliare o semplicemente per risiedere negli
Stati Uniti. Evidentemente, per far fronte a questa mole di lavoro, oltre ai
visti per visite temporanee, ci voleva un nutrito numero di funzionari, oggi
azzerato. Le pratiche relative devono essere dirette al Consolato Generale degli
Stati Uniti a Bogotà.
Considerando che ci vuole un visto
per la Colombia e che non ci sono voli diretti, ma bisogna andare via Panama,
oltre alle spese di viaggio più vitto e alloggio, quanti cubani possono
permettersi di andare (e poi tornare) a Bogotà per sostenere la necessaria
intervista, magari per sentirsi dire che il visto non è stato concesso?
Ma, oltre a questo dettaglio, mai
adottato nemmeno dai repubblicani più recalcitranti come Nixon, Reagan e i Bush
padre e figlio, con l’espulsione dei diplomatici cubani a Washington, è rimasto
un solo funzionario consolare in quella sede a far fronte alle richieste di
cittadini statunitensi e di cubani residenti che hanno il sacrosanto diritto di
effettuare viaggi al loro Paese d’origine.
Questi piccoli dettagli, oltre a
molti altri, non sono stati menzionati dalla Paladina dei Diritti Umani nella
sua dichiarazione di voto contro l’abolizione dell’embargo.
sabato 28 ottobre 2017
525 anni dalla "scoperta"
Sono passati 525 anni da quando, in
un giorno come oggi, l’ammiraglio genovese (sembra nativo dell’entroterra
piacentino), Cristoforo Colombo, poi naturalizzato e al servizio della Spagna
come Crstóbal Colón, dopo aver toccato la prima terra americana nell’isola
battezzata come San Salvador, oggi Watling nell’arcipelago delle Bahamas il
giorno 13, giunse a “scoprire” la “terra più bella che occhio umano abbia
visto”: l’isola di Cuba.
A questo proposito ricordo la visita
del senatore Taviani, pure genovese, profondo studioso della storia di Colombo
nel 1992 all’Avana, con la mostra itinerante sulla “scoperta”, in occasione del
quinto centenario. In quell’ambito in un ricevimento offerto, l’Historiador
dell’Avana, Eusebio Leal Spengler, coniò la formula dell’ “incontro di due
culture” che preferiva a quella della “scoperta dell’America”.
venerdì 27 ottobre 2017
Aiuti italiani a Cuba
Dopo i 300 mila Euro consegnati come aiuto ai danneggiati dall'uragano Irma, l'Ambasciatore italiano Andrea Ferrari ha consegnato altri 500 mila Euro da utilizzare, congiuntamente all'Unicef, per il programma alimentare.
sabato 21 ottobre 2017
Links del libro sulla rinascita del turismo a Cuba
http://www.amazon.com/dp/B0739ZJMYT http://www.amazon.com/renacimiento-turismo-visto-italiano-Spanish-ebook/dp/B073B33FYV
venerdì 20 ottobre 2017
Addio alle armi? Ma quando mai...
In una recente conferenza stampa,
l’ex rivale e adesso culo e camicia (chi sarà la camicia?) di Trumpone, il
senatore per la Florida Marco Rubio (i cui genitori abbandonarono Cuba nel 1956,
quindi con Batista al potere), commentando le richieste di regolamentazione
della legge sulle armi, ha detto che le leggi ci sono per i cittadini perbene,
mentre i criminali non le osservano. Pertanto è giusto che i cittadini ligi
alle medesime abbiano tutto il diritto, previsto dalla Costituzione degli Stati
Uniti, di essere armati fino ai denti. Ma, siccome i criminali non rispettano
le leggi, è giusto dargli una mano? Probabilmente, poi, il nostro Marchetta,
dato che viene foraggiato immensamente dalle compagnie produttrici di armi per
le sue campagne elettorali, non conosce il detto: “l’occasione fa l’uomo ladro”
che in questo caso potrebbe essere: l’arma fa il franco tiratore o sparacchiatore
all’impazzata.
In generale, quindi, negli Stati
Uniti ci si può armare con estrema facilità, le leggi relative sono emanate dai
singoli Stati e possono avere sfumature più o meno liberali o restrittive. Nel
caso della Florida, uno può comprarsi qualunque tipo di arma, anche un carro
armato o un aereo da combattimento. La difficoltà risulta essere, nel primo
caso, che non può circolare per le strade urbane con i cingoli, ma ricoprendo i
cingoli o le ruote con la gomma, non ci sono problemi. Nel secondo caso bisognerebbe
disporre di una pista di decollo e atterraggio, cosa fra l’altro non difficile
in un Paese dagli spazi infiniti.
Nelle foto (di qualche anno fa)
scattate nella mitica US 1 nel tratto South West di Miami, in un banco di
pegni, era in vendita questo blindato che seppur non avendo armi attive, non mi
sembra proprio un veicolo per pacifiche scampagnate o per portare i bambini a
scuola.
martedì 10 ottobre 2017
Cuba, Italia e gioco del Calcio
Il nostro connazionale Lorenzo
Mambrini che lo scorso campionato ha portato al successo la squadra di Santiago
de Cuba è stato promosso, almeno formalmente per questioni burocratiche, come
“secondo” della Selezione Nazionale del Calcio cubano. Contestualmente è stato
anche nominato responsabile principale della squadra di Città Avana che lo
scorso campionato è tragicamente retrocessa alla serie inferiore, con la
speranza che la riporti nella categoria maggiore.
Alla guida della Nazionale Cubana c’è
già stata la non felicissima esperienza di un tecnico italiano agli inizi degli
anni ’90, si chiamava Campari, non ricordo il nome, e proveniva dalle
incipienti squadre femminili italiane. Dichiaratosi entusiasta delle reali,
potenzialità degli atleti cubani era convinto di poter ottenere grandi
risultati con metodi non tradizionali, ritmo musicale compreso. In effetti le
carenze magggiori sono nell’impostazione tecnico tattica. Non ricordo se rimase
anche per il secondo mandato, ma credo che se così fu, non lo terminò.
Non conosco Lorenzo Mambrini, ma
ovviamente gli faccio i migliori auguri per la sua carriera cubana, sia di club
che di Nazionale.
A proposito di Italia, ricordo un
altro fatto non proprio diretto, vista la sconosciuta reale nazionalità del
personaggio che però si è consacrato in Italia, dopo Barcellona da dove si è
portato nentemeno che Luis Suarez, particolarmente nell’Internazionale e già
sulla via del declino, per ragioni di età ha finito la carriera nella Roma: il
Mago Helenio Herrera.
Ricordo un colloquio con l’allora
Presidente della Federazione Cubana di Futból, José Reinoso, mentre si trovava
in vacanza a Cuba con la Moglie Fiora Gandolfi.
Ci trovavamo nella hall dell’Habana
Libre, dove si erano dati appuntamento con l’amanbilità di invitarmi. HH, ormai
anziano e in pensione a Venezia, città della sua signora, si offrì
gratuitamente di fermarsi o tornare a Cuba per alcuni mesi per dare un
seminario e trasmettere l,e sue esperienze e conoscenze agli allenatori cubani.
A quei tempi il Calcio, a Cuba, contava come il 2 a briscola e le condizioni
politiche ed economiche non erano mature per quel passo che avrebbe, forse,
essere stato abbastanza d’aiuto, se non importante. Nun ce allargamo, come si
dice a Milano. Prova contraria non esiste, ma fu l’inizio di alcuni miei
disaccordi con Reinoso che poi fu l’artefice della venuta di Campari.
Il tempo guarisce tante cose e
trovandomi casualmente, al mio ritorno a Cuba a vivere a 50 metri da casa di
Reinoso, siamo tornati amici e tra una chiacchiera e l’altra abbiamo ricordato
il fatto, dove si è giustificato come indicavo sopra, L’arrivo di Campari
avvenne qualche anno dopo e il Calcio cubano continuava a valere come il 2 a
briscola…
Come altra curiosità mi hanno detto
che un 16 enne figlio di padre italiano e madre cubana, cresciuto in Italia
dall’età di tre mesi, sta giocando nelle minori del Torino con buona
possibilità di esordio in serie A.
domenica 8 ottobre 2017
50 anni, da mito alla posterità
Oggi ricorre il 50° della caduta in combattimento di
Ernesto Guevara de la Serna, dai cubani soprannominato "Che", per
quel suo intercalare tipico argentino. Catturato e ferito in un'imboscata dell'esercito
boliviano venne rinchiuso nella piccola scuola della località di Higueras e
ucciso a sangue freddo. Famosa è la foto che ha circolato nel mondo che lo vede
nella posizione del "Cristo" del Mantegna.
Passato alla posterità, a dispetto dei suoi nemici,
sopratutto nella zona di Valle Grande, dove è stato sepolto in una fossa comune
scoperta 20 anni fa, viene addirittura santificato e posto sugli altari con
altri simboli della religione cristiana.
mercoledì 4 ottobre 2017
Ma Portorico e le Isole Vergini dipendono dagli USA o no?
Trumpone (dopo due settimane dal
Passaggio di Maria) è arrivato a Portorico, naturalmente cibi e bevande se le è
portate dal continente e le strade principali sono asciutte. Gli abitanti
vivono ancora nell’indigenza più assoluta. Peccato che non vada più spesso a
Las Vegas dove ci sono stati 59 morti e oltre 500 feriti per una sparatoria (sic!).
Ma si sa nel Paese dei Diritti Umani, ogni cittadino ha diritta a tenere
(almeno) un’arma per difendersi. Peccato per i non cittadini che si trovano da
quelle parti.
Per autoerotismo ha ordinato il
rimpatrio, di 15 diplomatici dall’Ambasciata di Cuba a Washington. Dice: “per
reciprocità”, ma i suoi diplomatici li ha ritirati lui, non sono mica stati
espulsi. Sta di fatto che le relazioni consolari: visti, riunificazioni
familiari ecc., stanno precipitando a livello degli anni ’60. Del secolo
scorso.
sabato 30 settembre 2017
venerdì 29 settembre 2017
Giusto per non dimenticare,,,
Visto che un amico su Facebook mi ha chiesto dove lo può trovare:
Rinascita del turismo a Cuba, visto da un italiano
Renacimiento del turismo en Cuba, visto por un italiano.
giovedì 28 settembre 2017
Saluti da Jaimanitas
Jaimanitas si sta leccando le ferite, come quasi tutto il Paese, ma la ripresa dei servizi essenziali è stata rapida e efficace, ci sono solamente pochi casi isolati, in situazioni geografiche veramente complicate che non hanno riavuto corrente, telefoni e acqua. Molte sono le strade, anche importanti, interrotte per l'erosione causata dalla penetrazione del mare che ha aperto vere e proprie voragini, a partire dal Malecón avanero o la "Via Blanca" nella zona di Santa Cruz del Norte.
Enormi danni al sistema agricolo e i provvedimenti governativi di sussidi e aiuti in tutti i campi della vita quotidiana sono esemplari e credo unici al mondo.
Sono però ancora inagibili le strutture turistiche de "los Jardines del Rey", le isole al nord di Villa Clara e Ciego de Ávila che hanno subito danni ingentissimi, incluso nelle vie di accesso costruite con posa di pietre sul mare per costruire le strade atte a raggiungerle via terra.
Sono però ancora inagibili le strutture turistiche de "los Jardines del Rey", le isole al nord di Villa Clara e Ciego de Ávila che hanno subito danni ingentissimi, incluso nelle vie di accesso costruite con posa di pietre sul mare per costruire le strade atte a raggiungerle via terra.
La nota positiva è che si è ristabilita la riserva di acqua nei bacini del Paese nei quali, in molte province del centro e oriente la situazione determinata dal lunghissimo periodo di siccità stava diventando estremamente critica.
In ogni caso Irma se n'è andata, Trumpone invece resta e adesso è venuta alla luce la presunta indisposizione indotta di alcuni diplomatici statunitensi e loro famigliari, in missione all'Avana non sono note cause ed effetti. Nemmeno nei tempi di tensione maggiore è successo qualcosa di simile e le indagini fornite da parte di medici e scientifici cubani, con appoggio di nordamericani, non ha portato a conclusioni che ci siano cause dolose. Sembrerebbe, infatti, che "misteriose apparecchiature" fornite da un tecnico della NASA, abbia causato disturbi auditivi ad alcuni diplomatici statunitensi, canadesi e loro famigliari. Ma Trumpone e i suoi amici di Miami usano il presunto, misterioso e non provato fatto con vista a una nuova chiusura delle Ambasciate
lunedì 18 settembre 2017
Aspettando Maria
Dopo Irma, stiamo aspettando Maria, non so se per cattivo gusto o per scaramanzia le abbiano dato il nome della Madre della Fede Cristiana. José si è spostato verso nord danneggiando le Bahamas del nord e probabilmente le Bermuda. La strada di Maria, invece, sembra diretta verso le Antille e i Caraibi. Secondo previsioni ancora forzatamente premature, sembrerebbe che le condizioni atmosferiche generali che peraltro possono cambiare, le aprirebbero un “canale” che sfiorerebbe la punta orientale di Cuba, peraltro ancora sotto shock per Mathews, l’anno scorso e per la fresca, fresca Irma, per poi virare decisamente a nord. La distanza di Oceano ancora da percorrere da grandi possibilità di un aumento d’intensità nel suo tragitto, arrivando da queste parti come Uragano di Grande Intensità: categoria da 3 a 5 nella scala Simpson-Shappire. Nel momento di questo post sta passando sulle Piccole Antille, già rase al suolo da Irma, con categoria 2
Nel frattempo, in questa zona prevalentemente baciata dal clima e dai vacanzieri delle latitudini nord (o anche sud, specialmente a seconda delle stagioni) il Messico non ha niente da invidiare a nessuno in fatto di catastrofi, infatti contemporaneamente al “piccolo” uragano Max di categoria 1, ha ricevuto una delle più grandi scosse di terremoto a memoria d’uomo: scala 8.2 Richter. Paragonabile solo a quello del 1985 che fece stragi nella capitale del Paese.
Come ciliegina aggiungiamo che hanno Trumpone come vicino di casa…
Cartolina ricordo di Irma, senza amore...
sabato 16 settembre 2017
Irma, la non dolce
Giorni or sono, mentre “Irma”(non certo la “dolce” come nell’omonimo film) si approssimava alla costa nord dell’oriente cubano, ho ricevuto una mail da un amico il quale mi comunicava che i “pessimisti” prevedevano una catastrofe all’Avana. Guardando i pronostici emessi continuamente dal Servizio Meteorologico e dalla Difesa Civile ho sottovalutato con ottimismo e leggerezza la situazione. La traiettoria era sul mare, parallela alla costa nord, con possibilità di toccare terra in alcuni punti delle regione centrale. I Cayos della zona ne sanno qualcosa come le province di Villa Clara, Ciego de Ávila e Sancti Spiritus. Il problema da me sottovalutato era l’ampiezza di tale perturbazione di categoria 5, ovvero il massimo previsto dalla Scala Sapphir-Simpson con venti di circa 290km/h con raffiche di oltre 300 e che il raggio (oltre 100km. per un diametro di più di 350 del sistema) attorno all’occhio, manteneva la potenza dei venti, seppure non massimi, ma attorno ai 200kmh, penetrava sul territorio cubano. Altro mio ottimismo è stato che il cono di traiettoria, prevedeva una curva a nord (che c’è stata), prima di raggiungere le coste dell’Avana, ma anche qua ho sottovalutato l’ampiezza del fenomeno atmosferico. Naturalmente “catastrofe” è un termine relativo e si può usare in differenti contesti, nel caso specifico non si può paragonare la catastrofe di Barbuda o Saint Martin (le peggiori), o quelle di altri Paesi toccati più direttamente. In ogni caso Cuba è stata toccata duramente dal settore sud dell’uragano che fra l’altro è quello che portava la maggior parte dei venti di grande intensità, facilitata dalla fase di luna piena e dall’alta marea della notte. Il risultato, comunque catastrofico, è stata una penetrazione del mare mai vista a memoria d’uomo con la saturazione completa dei tre tunnel dell’Avana, diversi crolli, la sospensione di corrente e telefono (di internet non se ne parla se non da alcuni “punti Wi-fi) che se per noi è stata di circa 4 giorni, in altre zone prosegue. Personalmente ho subito la seconda inondazione della mia Polsky Fiat 126, con l’aggravante che questa volta si tratta di acqua salata e non di pioggia. Insomma, se al tutto c’è il peggio, la nostra piccola “catastrofe l’abbiamo avuta anche qua. Bisogna riconoscere che le autorità nazionali e locali hanno mobilitato tutte le forze possibili per la prevenzione e il recupero raggiungendo fasi di riabilitazione in tempi brevi, lavorando duramente 24 ore su 24, escludendo i casi più difficili e complicati che richedono qualche tempo in più. Grande disciplina e solidarietà da parte della popolazione in generale.
venerdì 8 settembre 2017
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