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venerdì 2 settembre 2011

Precisazioni sul "caso" Minà

Il post "dedicato" a Gianni Minà ha aperto un dibattito a distanza tra Marco e S., inoltre S., mi ha "provocato" chiedendomi di dare un mio parere su Cuba da straniero residente. Premesso che non sono un "tuttologo" o un "sabelotodo" e amo profondamente Cuba, prova ne sono gli anni che ci ho vissuto e anche le condizioni in cui mi sono trovato a vivere...devo anche dire che non si può giudicare un Paese in assoluto e che fra l'altro io vivo all'Avana e sono molti anni che non vado nelle altre province, specie in quelle orientali. Mi sembra che questo discorso valga qualcosa di più di qualche riga di commento, ma meriti un suo "post". Nel suo ultimo commento S. fa delle osservazioni sacrosante sugli aiuti che Cuba ha offerto e offre ad altri Paesi in difficoltà croniche o contingenti e questo vale immensamente oltre che dal punto di vista pratico, da quello umanitario e morale. Indubbiamente Cuba OGGI, è un grande esempio di morale, almeno nel campo della politica estera. In quella interna non voglio entrare perché sono, giustamente, problemi interni. Se però devo dare un giudizio sul "quotidiano" torno a dire che il problema è assolutamente complesso, faccio degli esempi pratici. All'Avana esistono: il Centro di Ingegneria Genetica e Biotecnologia, il Centro di Immunologia, il Centro per le Neuroscienze e altri centri scientifici. Sono Istituti di elevatissima qualità e prestigio con risultati eccezionali nella ricerca, ma...nel cuore dell'Avana esiste il "barrio del Fanguito"...che non si può e non si deve nascondere. E' una realtà anche quella. Minà lo ha visto, non lo ha visto o ha finto di non vederlo? All'Avana ci sono i quartieri di Cubanacan e Siboney, ma anche "la Timba". All'Avana c'è l'Ospedale Hermanos Amejeiras, il Cimeq, il Cira Garcia, il camilo Cienfuegos e moltissimi altri centri sanitari, ma c'è anche il policlinico dove manca l'aspirina. Nella mia "filosofia" spicciola cerco di guardare il Paese veramente a 360 gradi, senza pregiudizi, coi suoi pregi e i suoi difetti. Un esempio me lo ha fornito proporio S. raccontando mi di essere entrata in una farmacia con 4 ricette e venire accolta da una "farmacista" vestia in lycra attillato che sembrava più pronta ad andare a ballare alla "Tropical" o a passeggiare sul Malecòn che a distribuire medicinali. La "farmacista", quasi con derisione, ha detto a S. che le spiaceva, ma che non era in grado di fornirle nessuno dei medicamenti richiesti. Continuando nella ricerca, S. è entrata in un'altra farmacia SEMPRE ALL'AVANA....dove è stata accolta da una gentile signorina in camice bianco che le ha detto di avere TUTTE le specialità prescritte e dopo averle consegnate le ha chiesto, educatamente, se poteva essere utile in qualcos'altro. Evidentemente l'Avana e quindi Cuba...non è una sola. Sono andato a farmi un paio di occhiali al'Ottica Almendares di calle Obispo: visita oculistica, scelta della montatura e lenti progressive in un'ora ad un prezzo (in valuta convertibile) che a Milano o New York sarebbe impensabile (verso il basso). Certo, non tutti se lo possono permettere. Ci sono le "Opticas" di quartiere, in "moneda nacional", dove si va con la ricetta dell'oculista, si sceglie la montatura e si aspetta, se va bene una settimana e se le lenti sono complesse anche più di un mese. Naturalmente il prezzo è alla portata di tutti e se lo vogliamo paragonare con altri Paesi è comunque un buon servizio per il "pueblo". Però, anche qua ci sono le due misure e gli esempi sono infiniti. Sono certo che una "jinetera" cubana qualora si trovasse con un "cliente" colto da malore non lo abbandonerebbe a se stesso, ma gli darebbe tutto l'aiuto e l'assistenza necessaria, la natura stessa dei cubani è così, però...rimane una "jinetera". Allora difendiamo a spada tratta le conquiste e i princìpi sacrosanti, ma dove non ci si è ancora arrivati...non nascondiamo la polvere sotto il tappeto. Questo è quello che fa Gianni Minà e non perché "ci crede", ma per pura piaggeria, io in coscienza non lo so fare. Naturalmente, io sono un "tapino" lui è il Dottor Gianni Minà Giornalista professionista. Anche qua ci sono le due misure. Spero di aver chiarito i "miei" concetti per cui non basterebbe un'enciclopedia.

14 commenti:

  1. Anonimo ha detto...
    Caro S. Cosa vuoi farci a me le barzelle piacciono molto, e ne racconto anche molte. Sai il racconto che ho fatto sui ragazzi del PNR, me lo ha fatto il cubano che ha accompagnato la truppe di Minà, forse mi hanno raccontato qualche barzelletta. Caro S, cosa ci vuoi fare chiamo punti di controllo un po' tutto anche quelli mobili, non sono un super esperto come te.

    Ma sai quando leggo che a Cuba non c'è nessuno che dorme per strada, mi viene qualche dubbio che tu conosci Cuba, a parte chiamare correttamente i punti di controllo e la loro posizione.

    Sai la berzelletta tragica è proprio quello che racconti tu e Gianni Minà, una Cuba che non esiste se non nella propaganda. Come scrive in maniera corretta Aldo ( che Cuba la conosce per davvero, forse non tutti i punti di controllo come te), Cuba è complessa, con dei chiari e degli scuri. Con cose che funzionano e altre che sono allo sfascio. Se vai al CIMEQ tutto funziona peccato che non tutti i cubani ci possono entrare, ma questo qualcuno si dimentica di raccontarlo.

    Caro S, con tutto il rispetto la prossima volta che vai Cuba, prova a guardare meno i punti di controllo e guarda di più come vive la gente.

    P.S.

    la prossima volta che arrivi a Guantanamo, passa per Martires e così aggiungi un nuovo punto di controllo, nella tua mappa perfetta....Un saluto..

    Marco Pinto.

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  2. Caro Marco Pinto prendo atto che tu stesso dici di " amar raccontar " barzellette e di non essere, non solo, un super esperto ma spesso di non sapere nemmeno di che cosa si stia parlando come, ad esempio, nel caso del CIMEQ !
    La sigla CIMEQ vuole esattamente dire:Centro de Investigaciones Médico-Quirúrgicas e potrai facilmente capire che non è un normale e comune ospedale ma un istituto sanitario di investigazione e ricerca dove vengono ricoverati solo alcuni pazienti che devono essere " studiati " e che sono inviati da altri ospedali di tutto il Paese. Chi poi ti abbia detto che " non tutti i cubani ci possono entrare " aveva sostanzialmente ragione e non ti stava emulando però forse si è dimenticato di spiegarti il perchè ( cosa a cui spero di avere rimediato )!
    Sul fatto che a Cuba si dorma per la strada non perdo nemmeno tempo a commentare. Forse qualche ubriacone che, per il quieto vivere ( spesso delle stese famiglie ) non viene ricoverato con le buone o cattive maniere in un centro specializzato per disintossicarlo.
    In quanto a te, caro Aldo, che dire.
    Nessuno a dubbi che tu ami l' isola in cui vivi e che ripeto non è perfetta. Come giustamente ricordi vi sono alcuni reparti che non sono esempio di moderna urbanizzazione però mi sembra che sia facile capirne il perchè!
    Solo con una bacchetta magica e senza i soldi rubati al Governo Rivoluzionario dal blocco ameriKano si sarebbe potuto costruire nuovi reparti ovunque e credo che dal 59 in poi abbastanza per le possibilità economiche si sia fatto al riguardo.
    Spesso alcuni cubani sono " lavativi " ed irriconoscenti e, come in tutto il mondo, vi è chi lavora con attenzione e chi cazzeggia per noia. Trovo giusto che chi possa pagarsi gli occhiali lo faccia ricordando però che nessuno resta miope perchè non ha la possibilità economica per veder chiaro, che sia buono o cattivo Rivoluzionario o no.
    Non conosco però policlinici in cui manchi l' aspirina e se ciò dovesse succederti e solo per il fancazzismo che a volte, ahimè, la fa da padrone... Chiedi di scriverlo sul libro a disposizione di tutti i cittadini cubani nella struttura sanitaria appositamente lasciato per scrivere casi di inefficienza e vedrai che la famosa aspirina apparirà come per incanto.

    Saluti
    S.

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  3. Molto probabilmente io sono stato un soggetto da studiare molto a lungo visto i mie vari ricoveri al CIMEQ, con tanto di tessera per entrare a me intestata, ma oltre a me che comunque pagavo per farmi "studiare", evidentemente i militari cubani, che possono usufruire di quella struttura sono tutti soggetti da "studiare" come ci racconti tu.

    Vedi caro S. le tue bugie per difendere qualcosa di indifendibile vanno a braccetto con quelle che racconta il nostro Gianni nazionale. Magari anche tu come lui avete qualche ritorno personale.

    Cuba ripeto non è negativa in tutto, ma non è neanche quello che racconta Gianni Minà o che racconti tu. Purtroppo a Cuba di senza tetto ce ne sono molti, tanto che esistono anche degli enti caritatevoli, che gli aiutano, vedi per esempio opera di Sant Egidio presente in Havana.

    Questi sono a mio parere discorsi totalmente inutili, chi ha visto e conosce Cuba, sa di quello che sto parlando. Credo anche che raccontare delle bugie, così palesi come quelle di Minà, o la tua difesa d' ufficio, siano cose che non aiutano per nulla Cuba.

    Tu sei padrone di raccontare quello che vuoi, parlarci della docu fiction di Minà senza nemmeno averla vista, che nessuno ti manca di rispetto, tu invece manchi un po' di rispetto ai milioni di cubani che devono combattere per avere una medicina o una casa.

    Credo che tutto questo però non sia interessante e Aldo, penso che abbia fatto questo blog, per raccontarci del altro. Molta cultura cubana, e piccoli aneddoti di vita quotidiana cubana, cose che sono sempre molto interessanti.

    Le stupide polemiche che stai tentando di creare le lasciamo in altri luoghi non ti pare, senza occupare questo prezioso e sincero spazio.

    Un cordiale saluto Marco Pinto

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  4. Per non mescolare la M con la cioccolata questo lo commento a parte, sperando che se qualche d’ una legga non si senta offesa.

    - però...rimane una "jinetera" -

    Hai proprio ragione e lo condivido al 100% anche se spesso queste “ fenomene “ sono così ridicole e meschine che pure si vantano di esserlo o di esserlo state.

    Queste sono veramente quanto di peggio la Rivoluzione abbia prodotto e sono la vergogna nazionale in Patria ed all’ estero.

    Saluti
    S.

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  5. @ Pinto

    Vedi caro Pinto...il piccolo problema è che sino ad ora le bugie le racconti solo tu...Tu credi veramente che se le cose fossero come dici il Governo Rivoluzionario avrebbe resistito per più di cinquant' anni ? E' questa la considerazione che hai per i cittadini cubani ?
    Se poi di fastidia aver pagato per essere stato ricoverato io non ne ho la colpa...però mi chiedo:
    avresti forse desiderato essere stato curato in maniera gratuita per togliere medicine ai cubani che dici di amare e considerare?
    Non ti sembra di essere eccessivamente " ridicolo " ?

    Saluti
    S.

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  6. ma questa S. almeno e' 1 bella gnokka?

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  7. Il proprietario del Blog, capisco che possa avere una visione di Cuba a 360° essendo in eta' avanzata e per di pu residente, ma Pinto tu vivi sull'isola? Da come parli sembri un luminare piu di quanto lo sia la S.
    che almeno a Cuba ci vive.

    Certo dare del bugiardo a Mina' che di mesi e anni ha Cuba c'e ne ha passati diversi e alla S. che a quanto pare ci vive? Tu imvece quante volte l'anno vai a Cuba e per quanto ci rimani?

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  8. - @ ma questa S. almeno e' 1 bella gnokka? -

    Come vedo vi è sempre chi, a corto di argomenti, cerca di buttare tutto " in vacca " magari pensando che io sia cubana e sperando di trovare la pappa pronta.

    Comunque come al solito non mi perdo in provocazioni da pochi cuc ( magari una maglietta ) ed approfitto per ricordare al Pinto che a Cuba i militari hanno il divieto di incontro con gli stranieri, hanno ospedali per loro ( ospedali militari )e che non hanno certamente bisogno di farsi ricoverare al Cimeq e che se così fosse il Pinto di turno non li vedrebbe nemmeno!!!

    Siamo come sempre alle solite...

    S.

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  9. Accidenti a me e a quando ho avuto l'idea di parlare del "compagno" Minà. Meno male che lo conoscono in tanti...A me dispiace solo che strumentalizzi Cuba per il suo tornaconto e che metta anche in "pericolo" le mie amicizie. Sapevo che essere frainteso era moooolto facile, eppure credo di essere stato chiaro. Per me l'argomento Minà è capitolo chiuso, chi vuole litigare e insultarsi lo faccia pure, i commenti del blog non sono soggetti a censura e non mi "vincolano" personalmente.
    Pace e bene a tutti.

    p.s.: mi sono beccato anche del "vecchio babbione", detto in termini più gentili, ovviamente.
    Grazie Gianni, metto in conto a te anche questo.

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  10. Sei veramente simpatico; direi un " vecchio lupo di mare " ( di Bibbione )!
    La prima volta che verrò al " Latino " ci faremo due " sacre " risate in compagnia.

    Saluti
    S.

    P.S.

    Mi piacerebbe sempre con il tuo prezioso " termometro " sapere se, a tuo giudizio, trovi che la capitale sia cambiata o sia sempre la stessa.

    Grazie di nuovo
    S.

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  11. Cara S., mi sembrava che il mio "prezioso termometro" non ti fosse particolarmente gradito perchè dico quello che vedo e che penso senza e lo faccio, almeno in questa sede, senza analizzare le cause, ma solo vedendo gli effetti che esistono e non ha senso negarli. Anche quando non piacciono. So di essere simpatico, me lo dico tutti i giorni.
    La Capitale è cambiata, molto e in meglio. Chi è stato all'Avana dopo la metà anni '70 e fino ai primi '90 non la riconoscerebbe più per la "vita" che è fiorita dopo deceni di abbandono assoluto di ogni attività economica e di supporto ANCHE al turismo. Grazie al Dott. Eusebio Leal Spengler che ha avuto, ed ha, la capacità di restaurare la città vecchia non solo in termini architettonici, ma anche culturali. Naturalmente la "vita" è fiorita anche nelle altre zone della città, ma il visitatore predilige, naturalmente, il centro storico: quello dei racconti di Hemingway e di Graham Greene. Anche chi non sa chi siano...A parte pubblicherò un post su un servizio che ha stupito anche me per la sua efficienza.

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  12. Lo sapevo che non avresti deluso i tuoi ammiratori.
    Eusebio è un grande, forse uno dei pochi che all’ estero trova soldi veri da investire per salvare e ristrutturare l’ Habana.
    E poi ha, devo dire, oltre che una fantastica ed affascinante cultura ( ero con lui a Baracoa per l’ anniversario della fondazione della città ed, a memoria, ha fatto un discorso da “ brividi “ ) un eccellente gusto e non solo in materia architettonica. Pure con le “ bionde “ non scherza.
    Ho accompagnato mio figlio al nuovo teatrino dei títeres che ha “ inventato “ dove aveva il suo ufficio ed è veramente fantastico.
    Tornando a noi una descrizione così come la tua della Habana vecchia credo che nemmeno il Gianni “ nazionale “ ( anche perché ama il piano esecutivo di quell’ Hotel ) la abbia mai fatta!
    Vedi che alla fine la verità viene sempre a galla.
    Hai fatto felice me ma avrai sicuramente deluso il caro “ Pinto “. Certo che con un cognome così “ simpatico “ pretendere di essere “ ricoverati “ a Cuba e non pagare è veramente ridicolo ed è un nuovo segnale che della nostra cara isola non ha capito nulla. Pazienza !

    Attendo di leggere le novità che ti hanno stupito anche se le immagino già.

    Saluti
    S.

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  13. Cara S. continui a far battere la lingua dove duole il dente...non so se il Gianni "nazionale" lo conosci personalmente o sei affascinata solo dai suoi panegirici scritti e/o filmati. Io fino a quando lo conoscevo come personaggio pubblico lo ammiravo molto, adesso solo in parte. Come persona per niente. Non so se ho deluso il "caro" Marco Pinto, ma non credo. Credo che nei ragionamento bisogna, come hai pubblicato tu a parte, saper distinguere la cioccolata dalla m...
    La conferenza di Eusebio l'ho seguita in televisione, purtroppo non ero invitato a Baracoa...veramente grande.

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  14. essendo residente permanente nella Perla del Caribe le chiederei
    un suo spassionato parere sui
    tanti viaggiatori che solo
    frequentano l'isola per le
    facilities e la benevolenza
    delle sue native.

    Che cosa ne pensa di questa folta
    categoria?

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